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Lazio: Filettino


Filettino è un comune italiano della provincia di Frosinone nel Lazio; il paese sorge su uno sperone di roccia calcarea arroccato tra il Monte Viglio e Monte Cotento ("costis ardua" rupe scoscesa), nell'estremità sud-est del Parco dei Simbruini, zona dove si trovava il confine tra il Regno delle due Sicilie e lo Stato Pontificio: ancora oggi durante le escursioni nei boschi tra il Monte Cotento ed il Monte Viglio è facile imbattersi nei cippi di pietra che delimitavano tale confine, riconoscibili per le chiavi simbolo dello Stato Pontificio incise su un lato del cippo e per il giglio simbolo del Regno delle Due Sicilie inciso sull'altro.


In zona sorge il fiume Aniene e vi sono i tre monti più alti del Parco dei Simbruini: il Monte Viglio (m.2156), il Monte Cotento (m. 2014) ed il Monte Tarino (1961), monti dalle pendici ripide, immersi in un incontaminato ambiente naturale, dalle cui cime si gode di un bellissimo panorama. 
Filettino è anche luogo di turismo invernale dato che nell'area vi è il comprensorio sciistico di Campo Staffi.



Fa parte del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini e della Comunità montana Valle dell'Aniene


FILETTINO
Regione: Lazio
Provincia: Frosinone FR
Altitudine: 1.063 m slm
Superficie: 78,08 km²
Abitanti: 520
Nome abitanti: Filettinesi
Patrono: San Bernardino da Siena (20 maggio)
Gemellaggio: Selonnet dal 2011 (comune francese situato nelle Alpi dell'Alta Provenza della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra)











STORIA

L’origine del nome Filettino deriva dal fatto che le abitazioni, a causa del territorio ristretto, sorgono una in fila all'altra, da qui “fila“ Filetto, Filettino; viene dal latino filictum, derivato collettivo da filex "felce", ma
potrebbe anche derivare da "ϕυλακτήριον" termine con cui i bizantini definivano le postazioni fortificate poste a controllo di posizioni strategiche, che spesso viene reso con il toponimo Filetto (come anche Filattiera, in Lunigiana).
Prima della conquista romana, l'area in cui sorge Filettino apparteneva agli Equi.
Per lo storico settecentesco Eleuterio Arquati, Filettino fu fedele a Roma in occasione della battaglia delle Forche Caudine e durante la seconda guerra punica.

Non si hanno comunque notizie sulla nascita del borgo montano, si sa solo che il nome Filettino compare la prima volta nell'atto del XI secolo con il quale Papa Niccolo II, sopprimeva l'antica diocesi di Trevi per unirla alla Diocesi di Anagni, assieme agli altri paesi da essa dipendenti.
Il primo nucleo abitativo risale probabilmente al VI secolo in seguito alle ricorrenti invasioni dei Goti e successivamente dei Saraceni; le popolazioni che abitavano nelle zone pianeggianti, per sfuggire alle devastazioni, si rifugiarono nelle zone più nascoste e interne, spinti anche dalla vicinanza delle sorgenti del fiume Aniene, dando cosi vita al nucleo abitativo di Filettino.
A testimonianza del passaggio dei Saraceni restano visibili ancora oggi le mura saracene, costituite sicuramente per difendere il borgo da attacchi esterni. 
Dal 1257 al 1296 Filettino è sotto il dominio della famiglia papale Conti, per poi essere annesso nel 1297, al feudo della famiglia Caetani per circa tre secoli

Nel 1400 nel paese dimorò San Bernardino da Siena, divenuto poi patrono del paese in seguito al salvataggio della popolazione da un attacco di briganti.
Nel 1430 Filettino dà i natali a Martino Filetico, uno dei più grandi umanisti della Ciociaria.

Nel 1602 con la condanna a morte di Prospero Caetani da parte di Papa Clemente VIII, Filettino divenne Comunità immediate subiecta, ovvero dipendente direttamente dalla Camera Apostolica, che amministrava il patrimonio dello Stato Pontificio, fino al 1847

Il paese fu dotato di uno Statuto Comunale redatto il 16 maggio 1604.
La Sacra Consulta inviava nel paese un governatore (detto anche podestà o pretore), che rimaneva in carica uno o più anni, il quale doveva vigilare sull'attività della Magistratura Civica per conto del Governo Centrale senza interferirvi.
La riforma di Monsignor Albergotti del 1702 disponeva che ad amministrare la Magnifica Comunità di Filettino vi fosse un Consiglio Pubblico Generale di 60 membri, composto dal Magistrato pro tempore e dai Consiglieri.
Secondo una nota del 1807 i membri del Consiglio facevano parte del Ceto dei Consiglieri.
La carica di Consigliere era ereditaria, come recita una nota del 2 agosto 1800 a proposito della richiesta del depositario eletto Domenico Cerrocchi di cedere la carica al fratello maggiore: "Se dunque il maggior fratello è persona benestante e senza figli ed ha il requisito di esser Consigliere in luogo del defunto padre, sembra assai più giusto che a questo diasi l'officio di Depositario [...]" e anche: "È altresì vero che il di lui fratello maggiore esercita la carica di Consigliere come persona comoda e senza figli che subentrò in luogo del di loro padre morto".
I membri del Consiglio avevano pari dignità e facevano parte del Bussolo di Magistrato, ulteriormente suddiviso in Bussolo dei Sindaci e Bussolo degli Ufficiali.
In questi bussoli, secondo una nota del 1706, vi si ritrovavano "li più benestanti et atti all'esercitio et amministratione del pubblico".
La Congregazione Bussolare, costituita da un deputato ecclesiastico e da uno secolare scelti dal Consiglio, traeva periodicamente, dal Bussolo di Magistrato, 20 individui da inserire nel Bussolo dei Sindaci e 40 da inserire nel Bussolo degli Ufficiali.
Sindaci ed Ufficiali venivano approvati mediante votazione del Consiglio ed estratti a sorte ogni semestre, andando a costituire il Magistrato pro tempore.
I Bussoli duravano teoricamente 10 anni ma in questo lasso di tempo avveniva che alcuni Consiglieri morissero e fossero surrogati dai figli sia nella carica di Consigliere che nel Bussolo di cui erano temporaneamente parte.
Tuttavia, a bussoli esauriti, la Congregazione si riuniva per rifarli, rinnovandoli totalmente secondo le qualità dei membri del Ceto dei Consiglieri.
In caso una famiglia del Ceto si fosse estinta, si sarebbe proceduto all'aggregazione di un'altra famiglia benestante e di condizione civile.
Le cariche di Magistrato potevano essere esercitate dai figli dell'eletto.
Recita infatti una nota del 1706 che, qualora gli estratti avessero già compiuto 70 anni, ma avessero avuto "figlioli atti ad esercitar le loro veci", avrebbero potuto rinunciare alla carica in favore del figlio.
Tutti gli eletti venivano solennemente insediati dal Podestà.
Ad assistere ai Consigli vi era il Deputato Ecclesiastico, sacerdote locale scelto per assistere ai Consigli, senza diritto di intervento.
Vi era inoltre la carica di depositario, detto anche esattore, tesoriere o camerlengo, assegnata per sorteggio ad un possidente iscritto in un'apposita lista.

All'annessione allo Stato Pontificio esplose il fenomeno di brigantaggio, facilitato anche dalle numerose zone boschive circostanti Filettino.
Tra il 1861 e il 1870 fu progettata e costruita la strada carrabile che collega Filettino ai comuni vicini Trevi nel Lazio e Altipiani di Arcinazzo, che segna definitivamente la fine dell’isolamento del paese.

Nel 1870, con la caduta dello Stato Pontificio, Filettino viene annesso al Regno d’Italia.
Dal 1938 al 1945 il nome Filettino diventa Filettino Graziani, in quanto il Maresciallo d'Italia vi nacque nel 1882.


Marzo 2012 nasce il Principato Filettino con premier il regista Squitieri

Davanti all'avvocato Taormina, principe reggente, il giuramento di 10 ministri. 
Il presidente del Consiglio: "Penso a una rassegna cinematografica"

A guidarlo, nel ruolo di premier, fu il regista cinematografico Pasquale Squitieri, scelto dal principe reggente Carlo Taormina a capo dell'esecutivo della nuova istituzione del paese.
Il neonato Principato, nato su progetto lanciato dal sindaco Luca Sellari, aveva una struttura organizzativa composta, dopo l'elezione del Parlamento, di 30 deputati.

Secondo Taormina la nascita del Principato di Filettino ''è la risposta all'abbandono dei territori e al degrado della politica''.


''Nei prossimi giorni sarò a Filettino - affermò il premier Pasquale Squitieri - e mi metterò subito al lavoro. Prendo molto seriamente questo mio incarico.
'Sono felice di essere stato chiamato a guidare il governo del Principato di Filettino che intende restituire ai cittadini il loro diritto alla proprietà del territorio - ha aggiunto il premier e regista cinematografico Pasquale Squitieri - Il nostro obiettivo è di portare Filettino nel mondo facendone un centro positivo sul piano economico, culturale e sociale.
Penso, ad esempio, anche all'organizzazione di un'importante rassegna di cinema.
In un momento così difficile per il nostro Paese l'iniziativa partita da Filettino è giusta e deve far riflettere.
Ora il problema è lavorare e progettare e su questo ci sarà il massimo impegno da parte del governo che sono stato chiamato a presiedere dal mio amico principe, Carlo Taormina".
(clicca qui per leggere l'articolo su Repubblica.it) 


TERRITORIO

Tutto il territorio del Comune di Filettino è compreso nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini il Parco più esteso del Lazio, che si estende per 30.000 ettari, insieme ad altri 6 paesi (Jenne, Vallepietra, Trevi nel Lazio, Subiaco, Cervara di Roma).



Il Parco rappresenta una delle formazioni orograficamente più importanti del sistema Appeninico ed è compreso nell'imponente catena Simbruino - Ernica.
La ricchezza idrica, da cui il toponimo Simbruini (sub imbribus) è una delle caratteristiche principali dell'area. 
Meta di eccezionale fascino per gli amanti della natura, presenta una notevole biodiversità; è possibile emozionarsi di fronte a paesaggi di eccezionale suggestione, a volte incontaminati e selvaggi e in altri casi segnati dal lavoro dell'uomo.
Filettino vanta una vasta faggeta che è stata proclamata monumento naturale dalla Regione Lazio. 
Le sorgenti del fiume Aniene sono state dichiarate sito di interesse comunitario


Il territorio di Filettino è zona a protezione speciale ed è incluso nella Rete Natura 2000 della Regione Lazio (rete di alto valore naturalistico).
Le sue aree sono percorribili a piedi, in bicicletta, a cavallo, con le ciaspole e con gli altri mezzi adatti ad una fruizione rispettosa dell'ambiente.
Tra i boschi di acero e di faggio e le ampie radure si snoda l'affascinante sentiero Giovanni Paolo II, ovvero il sentiero che da Serra S. Antonio attraversa la località Moscosa e giunge fino alla Madonna del Belvedere che si affaccia sulla Valle Roveto (AQ). 


Di particolare rilevanza è il monte Viglio che con i sui 2156 m s.l.m. è una delle vette più alte dell'Appennino Centrale.

La fauna ittica presenta elementi di rilevo, infatti nelle acque del fiume Aniene si trovano la trota fario e il gambero di fiume.

Filettino offre una incredibile varietà di itinerari con i suoi 7.600 ettari di bosco.
Da segnalare il sentiero Italia, il più importante itinerario di Trekking della penisola che attraversa integralmente i monti Simbruini.
Filettino è interessato inoltre dal sentiero Frassati del CAI


MONUMENTI E MUSEI

Filettino seppure sia un piccolo comune, dispone di un grande patrimonio artistico conservato nelle molteplici chiese e musei presenti sul territorio. Le chiese sono state costruite tutte dopo il 1100.


A 3 Km dal paese è possibile ammirare l'antica tecnica di costruzione romana, dei resti delle mura Saracene.
La fontana delle "tre cannelle" deve il suo nome alle tre cannelle da cui sgorgano le prime acque del fiume Aniene.
La fontana è stata costruita nel 1866 per volontà di Francesco Caraffa.

Museo di Arte Sacra presso la chiesa di San Bernardino
Il Museo, dedicato a Monsignor Alessandro De Sanctis, parroco di Filettino dal 1942 ad oggi, è stato inaugurato ad agosto 2016.
E' aperto al pubblico previo appuntamento contattando telefonicamente la parrocchia al numero 0775 581846.
L'ingresso è gratuito

Museo della tradizione agro-silvo-pastorale presso palazzo Graziani,
sono presenti la piccola Biblioteca Comunale e il Museo allestito dal Consiglio Pastorale. 
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi agli uffici comunali al numero 0775 581832.
 
Le Chiese (notizie sul sito del Comune): di San Bernardino, Collegiata di Santa Maria Assunta, di San Giovanni, di San Nicola, di Sant'Antonio, della SS Trinità
La Cona di San Bernardino, alle pendici del monte Cotento, costruita intorno ad una roccia scavata, la cui forma rappresenta un piede umano che gli abitanti attribuiscono all'orma di San Bernardino.
E' meta ogni anno a Maggio del tradizionale pellegrinaggio in onore del Santo Patrono del paese. 


La comunità di Filettino, tra l'altro, ha ospitato il Corpo di San Bernardino da Siena, cosa ben diversa dalle “reliquie” ovvero, frammenti di ossa, vestiti ecc.
Una bara di 2 metri e 20 di lunghezza, in vetro blindato, contenente i resti mortali del frate che veste il saio francescano, tanto conosciuto in Italia nel 1400 per aver efficacemente combattuto mali attualissimi quali ad esempio lo strozzinaggio e l’usura; ma anche nella letteratura italiana, per aver lasciato numerosi scritti in “lingua volgare”, la futura lingua ITALIANA.
Il Corpo del Protettore di Filettino, San Bernardino da Siena, nato a Massa Marittima, città in provincia di Grosseto, custodito a L’Aquila nella grande e bellissima Basilica edificata in suo onore, essendo quest'ultima resa inagibile dal disastroso terremoto del 6 aprile 2009, per forza maggiore, insieme a molti aquilani, anche San Bernardino da Siena, è stato costretto a lasciare temporaneamente la sua città adottiva per essere “sfollato” altrove, in attesa della ricostruzione della “sua casa”.
Così Filettino, ha accolto in paese del Corpo del Santo; un episodio che non trova similitudini nella storia del paese; la Parrocchia del paesello, capofila tra le comunità parrocchiali del centro Italia, ha promosso così, la peregrinatio del corpo del suo Santo Protettore. 


A ridosso del centro storico sono sorte a cavallo tra 1800 e 1900, una serie di palazzetti padronali di particolare fascino ed imponenza, aventi una peculiare tipologia architettonica e cromatica, sicuramnete omogenei nella loro originalità.
Alcuni di essi sono legati a personaggi storici di rilievo.

Mostra "Gli Animali del Bosco" presente nel centro visita del parco dei monti Simbruini, curata dall’Ufficio Naturalistico del Parco dei Monti Simbruini, che mette in evidenza, tramite diversi diorami, il rapporto bosco-animali.
Si tratta di splendide ricostruzioni artificiali di ambienti naturali con veri animali rinvenuti morti nel territorio del parco e imbalsamati.
Tra gli animali presenti nella mostra e divisi in 3 distinti diorami si può osservare: lo scoiattolo, il ghiro, il tasso, la volpe e la martora, il capriolo, il gheppio, l’istrice, la talpa, il cinghiale striato, il lupo, il topo ragno, il visone americano e la puzzola.
Si tratta di un valido percorso di Educazione Ambientale per gli studenti e un punto di ritrovo per escursionisti che amano avventurarsi per i splendidi sentieri dei monti Simbruini.

CULTURA

Personaggi Illustri

Filettino pur essendo un piccolissimo borgo montano e ricco di storia e di personaggi illustri: il poeta Eleuterio Arquati, l'eroina risorgimentale Giuditta Tavani Arquati, il letterato Martino Filetico nato a filettino nel 1430 da una famiglia benestante e considerato uno dei maggiori umanisti della Ciociaria.
Tra gli altri personaggi: Rodolfo Graziani, Maresciallo d’Italia e Viceré d’Etiopia; il Venerabile Padre Giuseppe Pesci passionista Beatificato e Monsignor Filippo Caraffa studioso e storico della cultura locale.

Letteratura

Le leggende e le suggestioni che a Roma si raccontavano del basso Lazio, prima dell'Unità d'Italia, furono recepite anche dallo storico Ferdinand Gregorovius (clicca per Enciclopedia Treccani) (clicca per Wikipedia).
Nelle sue Peregrinazioni in Italia parla ampiamente del Lazio, in modo abbastanza letterario, e cerca di stabilirvi dei confini territoriali senza però fonti attendibili, finendo per creare nuovi toponimi che risultano quasi un artificio letterario.
Attorno al 1858, descrivendo l'appennino laziale, egli designa un vasto territorio dell'attuale provincia di Frosinone come Montagna Ciociara (Bergciociaren), la zona pedemontana della catena oggi conosciuta come monti Ernico-Simbruini.
 

CUCINA TIPICA

Patate sotto il coppo, con la pancetta;
Pizza con gli sfrizzoli, ovvero pezzetti di carne di maiale.

ECONOMIA

Gli abitanti nel recente passato si sono dedicati ad una certa attività agro-silvo-pastorale (a testimonianza di queste attività è stato allestito il museo della tradizione agro-silvo-pastorale); nella prima metà del XX secolo il comune è stato interessato da un rapido spopolamento, molti sono emigrati a Roma e nell'Agro Pontino, poiché inesistente era l'attività industriale, labile l'artigianato e strettamente collegato ai pochi bisogni interni.
Più recente è lo sviluppo del turismo, legato principalmente all'escursionismo estivo e agli sport invernali praticati in località Campo Staffi

EVENTI

(20 Maggio) Festa del patrono del paese: San Bernardino da Siena; Processione la sera del 19 maggio, festa solenne il giorno 20 maggio con giochi folkloristici, spettacoli pirotecnici, braciolata in piazza per tutti.


(Prima Domenica di Giugno) Festa del Corpus Domini, con le tradizionali infiorate in Piazza Arquati e Piazza Caraffa.

(Ultima Domenica di Luglio) Festa della Madonna Addolorata.

(14 Agosto) Festa dell’Assunta: Processione la sera del 14 agosto, quando oltre all’argentea statua della vergine Assunta, adornata di oro, vengono portati in processione i troni del SS. Salvatore e di San Rocco;

(21
Agosto) Manifestazione folkloristica "Svicolando", passeggiata eno-gastronomica nel centro storico con spettacolo pirotecnico conclusivo presso il Belvedere del Cotardo

(Ultimo Sabato di
Agosto) Festa di Sant'Antonio: Processione l’ultimo sabato di agosto, caratteristica perché i componenti, iscritti alla confraternita, tutti rigorosamente maschi, vestono il saio francescano. 
Il giorno successivo giochi popolari, torneo di carte, spettacolo pirotecnico.


(Seconda Settimana di Settembre) Festa del Nome di Maria; data mobile. Essa è caratterizzata dai diversi spettacoli pirotecnici, da degustazione di prodotti tipici locali, dalla partenza del tradizionale Missile che da Largo Filetico, “vola” scoppiettando e fischiando fino all'imbocco di Via IV novembre, avendo attraversato per intero Viale 1° Maggio.

(24 Dicembre) accensione del tradizionale Fuoco di Natale che arde ininterrottamente in Piazza Arquati fino all’Epifania (6 gennaio) che dona a tutto il paese un vero aspetto natalizio e che serve per scaldarsi un po’ quando si passeggia in paese, per scambiare due chiacchiere in particolar modo se fa freddo e c’è la neve.


COME RAGGIUNGERE FILETTINO

In Autobus da Roma

La scelta è praticamente obbligata: occorre prendere una delle corse in partenza da Roma Anagnina con destinazione Filettino e si arriva senza cambi.
Il problema sono gli orari: c’è una partenza alle 7:25 e una alle 10:20; con la seconda arrivate dopo mezzogiorno


In Automobile da Roma


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