Emilia Romagna: all'Istituto Emiliani per visitare Fognano, Brisighella e la Pieve di Tho
Pubblicato da
Giuseppe Cocco
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Il mio primo viaggio da Roma per Fognano e Brisighella comincia il 27 dicembre 2013, con partenza da Roma, binario 8 della Stazione Termini alle 9,29 (4’ di ritardo) con un treno Freccia Rossa per Firenze dove arrivo alle 10,55, al binario 9 della Stazione di Firenze Santa Maria Novella. 2 ore lungo paesaggi verdi di primavera, ma con vedute di monti imbiancati da un inverno tardivo. La temperatura minima 9 massima 15, nonostante un sole variabile. Attese le 11,40, dal binario 16 parto per Fognano con il Regionale Firenze-Faenza; un trenino a tre carrozze, compresa motrice, motorizzato a nafta, lento ma affascinante, che, lungo un percorso in salita, scavalla le verdi colline a confine tra Toscana e Romagna.
La Ferrovia Faentina venne inaugurata nel primo tratto Faenza-Fognano nel 9 gennaio 1887 e con successivi 3 tronchi Fognano-Marradi 26 agosto 1888, Firenze-Borgo San Lorenzo 8 aprile 1890, per finire con Borgo San Lorenzo-Marradi 21 aprile 1893.
Ore 13,11, dopo 1 ora e 30 minuti da Firenze e un totale di circa tre ore di viaggio da Roma, arrivo a 124 metri slm, nella stazioncina di Fognano frazione del comune di Brisighella; un giardinetto ben tenuto con fontanella in ghisa, a secco, e due corpi di fabbrica; il più grande, a due piani, è la stazione e la casa del casellante, la più bassa con tetto spiovente, la toilette, ben tenuta.
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Scendo qui perché il mio campo base sarà l’Istituto Emiliani, mitica istituzione, attorno alla quale è sorto il borgo di Fognano. (leggi la sua storia)
Dopo 210 m a piedi, lungo un breve vialetto alberato in discesa, busso al portone dell’Istituto.
Vengo accoltocon gioia, è Suor Caterina, la superiora, a darmi il benvenuto, mentre incontrerò dopo il pranzo Suor Marisa, il dinamica nocchiero che mai si ferma, colonna e coordinatrice di tutte le attività dell'Istituto Emiliani che, per abbreviare i tempi di percorrenza dei 172 metri del corridoio, usa un monopattino.
L'Istituto Emiliani,
(leggi la sua storia) delle Suore Domenicane del SS. Sacramento è un Centro di Accoglienza fondato il 2 ottobre 1822 dal benefattore faentino Giuseppe Maria Emiliani assieme a Don Giacomo Ciani (parroco di Fognano) e Suor Rosa Teresa Brenti, concretizzarono i loro ideali nella fondazione di un Istituto educativo con ispirazione domenicano-eucaristico qui, a Fognano, sulle rovine dell'antico Monastero. Fu ideato un “Progetto educativo”, così aperto e così innovativo da destare interesse in campo europeo, che mirava alla formazione integrale della donna, spirituale e culturale, ponendo al primo posto l'interiorizzazione della Parola di Dio e un rapporto adorante con L'Eucarestia. Grande rilevanza veniva dato allo studio della storia, delle altre materie umanistiche, delle lingue europee senza trascurare l'arte, la musica ed il teatro, il giardinaggio e i lavori femminili, l'educazione al dialogo, dando così alle educande del Collegio Emiliani un'impronta ed uno stile di vita particolari.
Guarda il video (qui sopra) con gli Acquarelli dedicati all'Istituto Emiliani di Fognano e se ti interessa acquistarne qualcuno, clicca sul logo sottostante
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Posto alla base delle colline romagnole coltivate a viti e ulivi, fa da
corona al borgo di Fognano nel Comune di Brisighella, da cui dista 6
km; è costituito da un edificio di 14.500 Mq, costituito da ampi spazi,
tra cui 3 corridoi sovrapposti di 172 m di lunghezza ogn'uno, 2
chiostri e varie sale riunioni.
Nel
lato nord, delimitato dal muro perimetrale confinante sul lato nord,
con la ferrovia Firenze-Faenza, l’Hortus Conclusus, di 3 ettari,
coltivato con tutto ciò che serve alla sussistenza alla mensa
della Casa per Feriea km 0.
Guarda il video (qui sopra) con gli Acquarelli dedicati all'Hortus Conclusus di Fognano e se ti interessa acquistarne qualcuno, clicca sul logo sottostante
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Si
raggiunge facilmente dalla stazione di Firenze SMN, prendendo il treno
della linea ferroviaria faentina; un trenino a trazione a nafta che si
arrampica superando il confine Tosco-Romagnolo e, dopo 1h 30' giunge a
quota 124 metri slm, nella stazioncina di Fognano, frazione del comune
di Brisighella; di lì per una breve discesa di 200 m si giunge al
complesso Emiliani.
La Casa per Ferie dell'Istituto Emiliani dispone di 180 posti letto in camere spaziose, singole o a più letti con bagno interno.
È attrezzato con sale di diversa capienza, mezzi audiovisivi, ampi spazi di soggiorno, un parco secolare, giochi per bambini, una cucina casalinga e parcheggio.
L'abitato di Fognano, la località più importante del comune di Brisighella, si erge su un profondo dirupo alla cui base scorre il fiume Lamone.
In paese meritano una visita la Chiesa Parrocchiale dedicata a S. Pietro risalente al 1464 e il Monastero-Collegio Emiliani fondato nel 1822.
Ogni anno nel mese di luglio le strade di Fognano si animano di caratteristici stand gastronomici e folcloristici in occasione della tradizionale sagra paesana "A tutta festa Fognano".
Guarda il video (qui sopra) con gli Acquarelli dedicati a Fognano e se ti interessa acquistarne qualcuno, clicca sul logo sottostante
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DA VEDERE NEI DINTORNI
BRISIGHELLA
Un comune italiano di 7.809 abitanti della provincia di Ravenna ubicato a 115 metri s.l.m. nella bassa valle del Lamone, alle pendici dell'Appennino tosco-romagnolo, a pochi km da Faenza.
Il Borgo è caratterizzato da tre pinnacoli rocciosi, su cui poggiano la *Rocca Manfrediana (1300), il *Santuario del Monticino (1700) e la *Torre detta dell'Orologio, ricostruita nel 1800 sulle rovine di un preesistente insediamento difensivo del 1100.
E' famosa per la *Via del Borgo, nota anche con il nome di Via degli Asini, è una suggestiva strada sopraelevata, quasi interamente coperta da archi di ampiezze differenti.
Anticamente poggiata su una larga base di roccia, rivestiva un'importante funzione difensiva, attestata dalla presenza di una compatta fila di case a protezione del lato sud del borgo.
Solo in un secondo tempo lo zoccolo fu scavato per ricavarne stalle, fondaci e negozi, trasformando così il portico in una sopraelevata.
Guarda il video (qui sopra) con gli Acquarelli dedicati a Brisighella e se ti interessa acquistarne qualcuno, (stampe e/o oggettistica), clicca sul logo sottostante
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Il nome di via degli Asini deriva dall'uso di far passare per la via le carovane di animali adibiti al trasporto del materiale dalle vicine cave di gesso.
Brisighella è stata insignita delle più prestigiose certificazioni - Borghi più Belli d'Italia, Città Slow, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano -, a testimonianza delle sue eccellenze e della sua qualità di vita. Appartiene anche al circuito delle Città dell'Olio.
COME SI RAGGIUNGE Brisighella
Da Fognano dista 4,1 km e si raggiunge prendendo in auto prendendo la SS302 o il treno della ferrovia Faentina che in 3 minuti ci porta alla stazione di Brisighella ai piedi del centro storico.
INFO
Sito informativo su Gastronomia, Artigianato, Eventi, ecc.: www.brisighella.org
Usciti da Fognano, procedendo in direzione nordest lungo la Strada Statale 302, verso Brisighella, dopo aver traversato la ferrovia, a circa 3 km sulla destra, dietro la massicciata della ferrovia faentina, si vede, isolata nella campagna, la PIEVE di SAN GIOVANNI IN OTTAVO (detta Pieve del Tho).
Si sottopassa la ferrovia e si accede ad un piazzale su cui si aprono un piccolo cimitero e la Pieve più antica sorta nella Valle del Lamone.
Le sue origini sono assai remote e la fanno risalire a Galla Placidia, figlia di Teodosio, che l'avrebbe fatta erigere con i resti di un tempio dedicato a Giove Ammone.
L'epoca della sua costruzione è ignota, probabilmente sorse tra il 700 ed il 900.
E’ detta "in Ottavo" in quanto è collocata all'ottavo miglio della strada romana ("Via Faventina", indicata nella Tavola Peutingeriana) che congiungeva Faenza con l'Etruria.
Guarda il video (qui sopra) con gli Acquarelli dedicati alla Pieve di Tho e se ti interessa acquistarne qualcuno, (stampe e/o oggettistica), clicca sul logo sottostante
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Suggestivo tempio in stile romanico, a pianta basilicale, a 3 navate, divise da archi che poggiano sopra 11 colonne di marmo grigio e una di Verona, molto diverse fra loro come spessore e larghezza (forse di materiale di reimpiego di un antico preesistente tempio dedicato - come già accennato - al dio Giove Ammone).
I muri della navata centrale, all'esterno, presentano pregevoli decorazioni di archetti e di lesene, poste fra le monofore.
Un Miliare Romano con iscrizione dedicata ai 4 Imperatori della decadenza (anni 376-378), una lastra, ora Paliotto dell'altare centrale (700-800) Lapide Funeraria in ceramica (1600), Affreschi dei 1300-1500, capitello Corinzio (Acquasantiera) del primo secolo d.C., testimoniano l'antichità di questa "Chiesa-Madre" della Valle del Lamone.
INFO
Orari di apertura: domenica e festivi dalle 15 alle 17.
Mesi di giugno, luglio e agosto dal martedì al sabato dalle 15,30 alle 17,30
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