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Viaggio in Calabria: Cosenza


Capitolo 8 -
Cosenza


SINOSSI


Il capitolo narra la situazione di una Cosenza terremotata e in corso di terremoto senza tregua da otto giorni.

Continua dalle ultime righe del precedente (Bellini), con l’arrivo all’Albergo del Riposo d’Alarico tanto sospirato, provato dal terremoto, riempito di umanità varia di sfollati, quanto inospitale nel benvenuto. 

Le prime schermaglie tra il gruppo dei viaggiatori e il personale dell’albergo sono di ostilità da parte di quest’ultimo, irritato Dumas, indispettito Jadin, che arriva perfino ad essere negazionista:  

«Ma infine, - chiede Jadin (rivolgendosi al proprietario dell’albergo) - perchè siete tanto restio a darci delle stanze?

... Voi credete ai terremoti? - mi chiese Jadin.

... Ma no! È tutta una commedia! Le loro case cadono perché sono vecchie e dicono che è per il terremoto per prendere l’indennizzo da parte del governo...»

Ma la situazione architettonica ed umana è molto provata dal terremoto e tutto è difficile da recuperare alla normalità, se ne rende conto e viene colpito Dumas che si immerge empaticamente tra la folla diventando un cronista nel raccontare la situazione degli sfollati nella baraccopoli.

La forza della disperazione di potersi godere finalmente un albergo quasi degno di questo nome, rende i nostri viaggiatori, coraggiosi oltremodo, rimanendo fermi nelle loro stanze perfino durante le scosse notturne, spettatori calmi ma partecipi delle scene di panico.


Audio Lettura dell’intero capitolo da pagina 129 a 141 (ascolta il Podcast qui sotto)


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(Continua con Terremoti)



COSENZA (Cusenza in cosentino) comune capoluogo dell'omonima provincia in Calabria, i cui abitanti son detti Cosentini (Cusintini in dialetto cosentino), ed è detta la città dei Bruzi e l’Atene della Calabria.

Si trova su un colle nella valle del fiume Crati, alla confluenza col fiume Busento, entro una verde cornice di colline, è una città animata e vivace, con varie iniziative industriali e principale base per la visita alla Sila.

È formata da una pittoresca parte antica, aggrappata sul pendio del colle Pancrazio e presso le sponde del Crati, e da una moderna, con vie lunghe e dritte, notevolmente estesa in piano verso nord al di là del fiume Busento, che la distingue da nucleo storico.

Fondata dai Bruzi che ne fecero la loro capitale nel 400 a.C., esercitò un ruolo egemonico nella regione sino alla conquista da parte dei romani e dal 1500 assunse il ruolo di capoluogo della Calabria Citeriore. 

La città moderna è fulcro di un agglomerato urbano comprendente, tra gli altri, il comune di Rende, dove ha sede il campus dell'Università della Calabria. (continua ascoltando il podcast qui sotto)

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SAN LUCIDO (Sàntu Lùcitu in calabrese) è un comune della provincia di Cosenza in Calabria, i cui abitanti son detti Sanlucidani.

Situato su uno sperone roccioso a dominio di un’estesa spiaggia  della costa tirrenica lunga circa tre chilometri, è centro di origine medievale.

È suddiviso in varie contrade: Pollella, Deuda, Varco, Santa Lucia, Rizzuti, San Giovanni, Cerasuolo, Puppa, Miccisi, Dragone, Vallena, Acquabianca, Santo Pietro e il territorio comunale presenta un andamento altimetrico compreso tra 0 e 1200 metri sul livello del mare. 

San Lucido è nota anche per il tufo bianco che si estrae dai suoi monti, per il fico d'india (un ventennio fa molto diffuso in tutta la zona bassa del paese) e i capperi che crescono naturalmente sulla rocca. (continua ascoltando il podcast qui sotto)

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