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Viaggio in Calabria: da Vena di Màida a Cosenza

Capitolo 7 - Bellini


ITINERARIO del CAPITOLO


Vena di Maida - Tiriolo - Rogliano - Cosenza


SINOSSI


Il capitolo narra il viaggio da Vena di Màida a Cosenza, ma si intitola Bellini perché come al solito, Dumas amando l’aneddotica legata alle persone, dà risalto alla notizia della morte del grande compositore siciliano, sebbene sia solo una piccola parentesi del racconto del viaggio impegnativo e periglioso assieme ai fedeli compagni di viaggio Jadin e il cane Milord.

Il capitolo inizia quindi con l’arrivo a Vena di Maida, paese abitato da Albanesi, al quale Dumas dedica una pagina; ma un gatto ucciso dal cane Milord, la scarsità di cibo ed alberghi, fa decidere di abbandonare presto il paese che è costato il risarcimento del gatto in cambio dell'unica soddisfazione per Jadin aver potuto ritrarre la padrona del suddetto gatto, con il vestito da sposa tipico arbëreshe.

Da Vena il piccolo drappello si sposta a Tiriolo paese particolarmente provato dal terremoto, dove al risveglio nell’unico albergo praticabile, Dumas apprende incredulo della morte dell’amico Bellini.

Ripartiti alla volta di Cosenza, ancora vicissitudini patite a causa di una tempesta che li fa ritrovare più morti che vivi a Rogliano.

Alla ripartenza per Cosenza, causa postumi della tempesta perdono perfino l’uso di un mulo.


Audio Lettura intero capitolo da pagina 119 a 127 (ascolta il Podcast qui sotto)


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VENA di Maida (Vjna in lingua arbëreshe), posta a 242 metri s.l.m. è frazione di minoranza etnica e linguistica albanese (arbëreshë) facente parte, oggi del territorio comunale di Màida. 

Originariamente Calabritti, il 14 ottobre del 1839 Vena fu assegnata come frazione al Comune di Maida.

Il paese fu fondato verso la fine del 1400 da una Comunità Albanese (Arbëreshë), venuta in Calabria, probabilmente, dopo la morte di Scanderbeg avvenuta nel 1468, la caduta di Kruja (1478) e la caduta di Scutari (1479) quando si ebbe la quasi definitiva sottomissione dell’Albania all’Impero Ottomano. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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(Continua con Cosenza)



TIRIOLO (Tiriuelu in calabrese) è un comune della provincia di Catanzaro in Calabria, i cui abitanti si chiamano Tiriolesi.

Centro agricolo della Sila Piccola, situato a Nord dell'istmo di Catanzaro, sopra un poggio che segna il displuvio tra la Valle del Fiume Amato sul versante Tirrenico e quella del Fiume Corace sul versante Ionico. 


La parte Nord-Orientale dell'abitato si addossa alle pareti rocciose di uno spuntone calcareo, in splendida posizione panoramica e in un suggestivo scenario di rocce strapiombanti.

Il Centro dell'abitato, pittorescamente compatto sul suo colle è pervaso da un'atmosfera antica, con l'ariosa Piazza Italia, che ha una vista che spazia sui 2 mari (Jonio e Tirreno).

Vi si conserva ancora il bellissimo costume femminile ed è famosa per il tradizionale artigianato tessile e il prodotto tipico di Tiriolo è la produzione del ”Vancale”, scialle da donna del costume tipico indossato dalle ”pacchiane”, le donne tiriolesi. (continua ascoltando il podcast qui sotto)

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[...] Ero in quello stato di dormiveglia che rende impossibile iniziare a seguire un pensiero preciso e duraturo e durante il quale si distingue il sogno dalla realtà quando sentii la voce di Jadin che dialogava con due nostri compatrioti.

Tra le mille parole confuse percepii il nome di Bellini. [...]


[...] Poi mi sembrò di sentire: «È morto! - Bellini è morto? ... - Sì» [...] [nella foto Vincenzo Bellini]


[...] Mi lanciai verso la mia redingote [la redingote (anche, quale adattamento italiano, redingotte) è il nome in lingua francese di un capo di abbigliamento intermedio fra il vestito e il mantello (robe-manteau, sempre in francese), ovvero un soprabito o cappotto legato sul davanti, aderente alla vita e lasciato libero inferiormente]; presi dalla tasca il portafoglio e dal portafoglio la lettera.

- Eccola.

- Di che data è? -.

Guardai.

- 6 marzo.

- Ebbene! mio caro oggi è il 18 ottobre; il povero Bellini è morto nell’intervallo.

Questo è tutto.

Non sapevate che da conti fatti risulta che la nostra umanità possiede 22.000 malattie e che dobbiamo alla morte 12 cadaveri al minuto, senza contare le epidemie di peste, tifo e colera? [...]



ROGLIANO è un comune della provincia di Cosenza (m 660) in Calabria i cui abitanti si chiamano Roglianesi.

Si tratta del centro maggiore della Valle del Savuto, fiume che attraversa il suo territorio; è denominato anche Borgo delle 12 Chiese (continua ascoltando il podcast qui sotto)

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