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Mare e Sardegna - Verso Nuoro


Capitolo 6 - Verso Nuoro


ITINERARIO E LUOGHI del Capitolo


Sardegna: Sòrgono - Tonara - Gavoi - Nuoro


SINOSSI


Continuiamo a viaggiare assieme a Lawrence e alla moglie Frieda, l’ape regina come la chiama lo scrittore; si parte con la corriera da Sòrgono per raggiungere Nuoro, per altre 31 pagine di diario.

Il capitolo inizia con una meravigliosa ode alle nostre strade italiane (con un appunto già nel 1921 alla manutenzione del fondo), alla comodità delle corriere e alle capacità di guida degli autisti, ma anche alle strade ferrate.

Continua col racconto del viaggio in corriera, con la solita dovizia di particolari dentro e fuori la stessa, fino a raggiungere la prima tappa nel paese di Tonara, in cui si imbattono in una processione per la festa di Sant’Antonio da Padova, dove Lawrence sfoga tutta la sua curiosità e narrazione dei vestiti tipici di cui il borgo è famoso ancora oggi.

Il viaggio continua con varie fermate in altri paesi, e più ci si avvicina a Nuoro, più i paesi diventano civilizzati; inoltre, Lawrence nota che ci sia differenza tra la solarità dei luoghi arroccati, posti in alto e l’ombra di quelli in valle, posizione che si riflette anche sull’indole degli abitanti. 

Arrivato a Gavoi, la tappa di metà percorso, ha subito una tale buona impressione che ben lo dispone in tutti i rapporti umani, tanto che durante il pranzo presso il ristorante locale ha parole di apprezzamento nei confronti dei commensali, apprezzandone la buona educazione nella semplicità, fino ad arrivare a dichiarare «Io li trovai quasi le uniche persone bene educate che avessi incontrato» aggiungendo «nei nostri amici della corriera, alberga ancora la famosa ospitalità e generosità Sarda».


Bella le sue considerazioni sulla nascita del genius loci e dell’identità territoriale materiale e immateriale italiana e la dichiarazione d’amore per l’Italia e delle motivazioni che muovono i viaggiatori del Grand Tour.

Ma il viaggio continua perché la tappa finale è Nuoro.

Tra gli altri incontri fatti sulla corriera, un gustoso racconto narrato con una punta di malizia è quello dedicato a una giovane sposina con marito geloso, in cui si intravede la vena narrativa dell'autore del futuro romanzo de “l’amante di Lady Chatterley”

I nostri due viaggiatori arrivano finalmente - come dice Lawrence spossato dal viaggio - a Nuoro, in pieno carnevale, il che lo appassiona soddisfacendo la sua curiosità per i costumi.

Ovunque vada Lawrence ha da lamentarsi degli alberghi, ma ancor di più del cibo, e anche a Nuoro, sebbene l’albergo sia appena sopra la media, il cibo è scarso e criticabile.


La narrazione di Lawrence, talvolta fa pensare che gli manchi solo una macchina fotografica per poter fissare le immagini che gli scorrono davanti.

Ama le scene di massa ma anche personaggi singoli e coppie, che descrive come sceneggiature di pièce teatrali.

La sua scrittura, infatti, è evocativa, sinestetica, ricchissima di particolari e sensazioni, continua a raccontare ogni sensazione e atmosfera, considerazioni, divertenti scenette, ambienti, luoghi, paesaggi, passo passo, momento per momento ogni momento, con precisione ogni personaggio, suono e rumore, inquadra e rende reale ogni ambiente.


Audio Lettura di tutto il capitolo pagine 137 a 168 (ascolta il podcast qui sotto)


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LOCALITÀ del Capitolo




TONÀRA è un comune della provincia di Nuoro in Sardegna, i cui abitanti sono detti Tonaresi in italiano e Tonaresos in sardo.


A 910 metri sul livello del mare, è un centro di villeggiatura del Gennargentu, circondato da castagneti e noccioleti; si è formato per l'unione dei tre nuclei storicamente distinti gli Arasulè, Tòneri e Teliseri, più un quarto, Ilalà, abbandonato ai primi del 1900. 

Il paese è noto per la produzione artigianale del torrone, iniziata nel 1600 con l’occupazione spagnola essendo gli spagnoli grandi produttori di questo dolce; non avendo però zucchero disponibile a Tonara, venne utilizzato il miele, caratteristica vincente di questo torrone. 

Negli ultimi anni il commercio del torrone sta superando quello che è il mercato dell'Isola per approdare in varie regioni Italiane. 

Un’altra produzione tipica, antica e soggetta ad esportazione, è quella dei campanacci per mucche e pecore.

Discreto lo sfruttamento del patrimonio forestale che è rivolto principalmente alla produzione di legna da ardere e in piccola parte legname da opera artigianale il castagno. 

Irrisorio, invece, al confronto degli altri comuni sardi, l'apporto economico dell'allevamento. 

A Tonara si sta anche sviluppando il turismo montano, che in Sardegna non ha mai goduto di grosse fortune.


Fra i comuni più alti della Sardegna, è situato nella regione del Mandrolisai, circondato da boschi di lecci, querce, castagneti e noccioleti nel fondovalle, è uno dei comuni più "verdi" della Sardegna, ricco di acque e sorgenti perenni anche se nessuna di grossa portata, tutte tributarie del fiume Tirso.


Come testimoniato da Lawrence, quelli di Tonara sono i più bei costumi della Sardegna (clicca per andare all’elenco dei costumi tradizionali) (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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GAVOI è un comune situato a 790 m slm nella provincia di Nuoro in Sardegna, i cui abitanti sono detti Gavoesi o Gavoini in italiano e Gavoesos in sardo.

In auto, a 13 km circa da Nuoro, si lascia la regionale che collega la città a Oristano e si prosegue con la strada provinciale 128 attraversando Oniferi, Orani, Sarule.

L’abitato è disposto sul digradante pendio di una conca boscosa.

Le alture tutt’intorno lo proteggono, lago, corsi d’acqua e boschi lo abbracciano, Gavoi è un paese incantato della Barbagia di Ollolai, nel centro della Sardegna.

I gavoini andavano noti per la produzione esclusiva di morsi, speroni e finimenti per cavalli, oggetti che esportavano in abbondanza su tutti i mercati del isola.

La ritenevano un'arte nobile direttamente tramandata dai progenitori di antichissima origine troiana, invitti contro le armi cartaginesi e romani. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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NUORO (Nùgoro in sardo, il nome in lingua sarda è coufficiale) è capoluogo dell'omonima provincia della Sardegna centro-orientale dal 1927, i cui abitanti son detti Nuoresi in italiano e Nugoresos in sardo.

Posta a 549 m slm, si estende a cavallo di un’accidentata dorsale granitica che si allunga dal Monte Ortobene; il mare, a levante del monte, è in linea d'aria a una trentina di km e il porto più vicino, quello di Olbia, a oltre trecento.

La città è il cuore della tradizione e dell'originalità culturale del territorio interno isolano. 

Nacque qui Grazia Deledda, narratrice della sua terra. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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