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La lunga strada di sabbia: l’Emilia Romagna da Rimini a Porto Corsini verso Chioggia


L’Emilia Romagna da Rimini a Porto Corsini verso Chioggia

SINOSSI


Il viaggio si avvicina a Trieste, tappa d’arrivo dell’itinerario Lungo la strada di sabbia.

È il mese di Agosto 2021 e dal 4 al 10 continuo a viaggiare in compagnia di Pasolini lungo la sua “Lunga strada di sabbia” anch'egli in agosto ma del 1959.

Da Senigallia, lasciamo le Marche per l’Emilia Romagna, e dalla provincia di Rimini per quella di Ravenna con altri 173 km da Cattolica passando per Riccione luogo delle memorie estive della sua infanzia ed adolescenza, e arrivando a Ravenna e Porto Corsini, fino a Chioggia in Veneto.


Nella stesura della sua sceneggiatura di viaggio, senza soluzione di continuità, Pasolini a Cattolica, con le sue considerazioni sinestetiche, osserva in piani lunghi per illustrare gli esterni spiaggia, alternati a primi piani, che illustrano i tentativi di conquista di donne tedesche da parte di uomini con schiene michelangiolesche e braccia muscolose, vecchi fuchi grassi e bassi.

Poi arrivato a Riccione ricorda e verifica, come detto, le spiagge della sua infanzia e adolescenza in un’intima nostalgia

«... Allora, quando, con intima gioia, il gelato lo prendevo tutti i giorni, tutto era qui più assoluto e più eterno.

Le giornate erano lunghissime, delle entità dotate di vero valore e di vera durata: il periodo delle vacanze era un periodo della vita. ...»

«... A Riccione ho avuto la mia prima avventuretta, così passata di moda.

Ho ancora la fotografia, a casa.

Lei era un’allieva ballerina, della mia età, quattordici, quindici anni. ...»

Poi sulla spiaggia per soli ravennati trova gioventù scomposta, scatenata, in cui infuria la ragazzaglia della periferia, del contado, del proletariato che lavora alle fabbriche.

Ed ancora, verso Chioggia, torna ad allargare l’ottica in grandangolo e dichiara: «... Devo dire la verità: dopo Ancona la “bellezza naturale” finisce (intendo dire lungo il mare) - la collina marchigiana - si appiattisce di colpo, si annulla. ...»

Poi dopo Porto Corsini ritrova la bellezza.

«... E allora correre in macchina, su, verso Chioggia, diventa una vera, esaltante avventura, per gli occhi, per il cuore. ...».


Audio Lettura da pagina 147 a 150 (ascolta il Podcast qui sotto)


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ITINERARIO E LUOGHI del CAPITOLO


Emilia Romagna: Cattolica - Riccione - Rimini - Ravenna - Porto Corsini

Veneto: Chioggia


LOCALITÀ del Capitolo



[...]



Cattolica (Catòlga in romagnolo) è il comune i cui abitanti si chiamano Cattolichini, che fa parte della provincia di Rimini, in Emilia-Romagna. 

Affacciata sul mare Adriatico, è una nota località turistica balneare della Riviera romagnola con un'antica tradizione marinaresca.

Cattolica è il centro balneare più a Sud della Riviera Adriatica dell’Emilia Romagna, a circa venti chilometri da Rimini, al confine con le Marche. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Riccione (Arciôn o Arzòn in dialetto romagnolo) nota località balneare della Riviera romagnola, è il comune i cui abitanti si chiamano Riccionesi e fa parte della provincia di Rimini, in Emilia-Romagna. 

Riccione, fino al 1922 facente parte di Rimini, si estende lungo la fascia costiera emiliano-romagnola ed è situato in una zona di transizione tra gli ultimi settori meridionali della Pianura Padana e le prime colline dell'entroterra romagnolo. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Ravenna (Ravêna in romagnolo) è il comune i cui abitanti sono chiamati Ravennati, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna.

È la città più grande e storicamente più importante della Romagna; il suo territorio comunale è il secondo in Italia per superficie (superato solo da quello di Roma) e comprende nove lidi della riviera romagnola.


Nella sua storia, è stata capitale tre volte: dell'Impero romano d'Occidente dal 402 al 476), del Regno ostrogoto dal 493 al 540 e dell'Esarcato bizantino dal 584 al 751.

Per le vestigia di questo luminoso passato, il complesso dei primi monumenti cristiani di Ravenna è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, come sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna".


È una città dell'Emilia Romagna nota per i colorati mosaici che ornano molti degli edifici del centro storico, ad esempio la Basilica di San Vitale, a pianta ottagonale, la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, risalente al 500, e il Mausoleo di Galla Placidia con pianta a croce. 

A nord del centro si trova il Mausoleo di Teodorico, costruito nel 500 per Re Teodorico il Grande, un edificio funerario circolare gotico in pietra con cupola monolitica. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Porto Corsini è una località balneare della Riviera Romagnola e frazione del comune di Ravenna. 

Fu costruito su entrambe le sponde della foce del canale Candiano, a 13 km dalla città. 

Oggi solo l'abitato sulla sponda nord del canale prende il nome di Porto Corsini, mentre la parte sulla sponda sud ha assunto dal 1930 la denominazione di Marina di Ravenna.

Dal 1700 fino alla prima guerra mondiale Porto Corsini è stato lo scalo portuale di Ravenna. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Lido di Pomposa (Pumpòsa nel dialetto locale) è una località balneare della provincia di Ferrara e fa parte dei sette Lidi di Comacchio.

Quasi tutta l'architettura del lido è riconducibile al boom che ci fu tra gli anni 1950 e 1960.



Ma Pomposa è anche sinonimo di Abbazia di Pomposa [anche raccontata dallo scrittore Marcello Simoni a Rai Radio 3], risalente al IX secolo (800) è una delle più importanti di tutto il Nord Italia, posta a 18 km dalla spiaggia e dal mare, circondata dalla campagna nella pianura Padana. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Lido di Volano (Vulàn in dialetto ferrarese) è una località balneare della provincia di Ferrara, ed è il più settentrionale dei sette Lidi di Comacchio, quello più vicino al delta del Po e quindi più interessante dal punto di vista naturalistico.

È la località più a nord del litorale di Comacchio, prende il nome da un ramo dell'antico corso del fiume Po. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Lido degli Estensi (I Estìns nel dialetto locale) è una località balneare della provincia di Ferrara appartenente ai sette Lidi di Comacchio, il più turistico dei Sette detti anche lidi ferraresi, e porta il nome della famiglia degli Estensi che a lungo governarono Ferrara.


La scelta ambientalista locale ha portato ad abbattere il minor numero possibile di pini per far spazio alle abitazioni quindi l'assetto architettonico delle abitazioni ha tenuto conto della presenza dei pini. 

La sua spiaggia è tra le più lunghe d'Italia, grazie ai fenomeni di sedimentazione favoriti dalle mareggiate di scirocco da un lato e dalla lunga diga più a nord che separa il lido degli Estensi da Porto Garibaldi. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Mesola (La Mèsula in dialetto ferrarese) è il comune i cui abitanti si chiamano Mesolani della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna, comune del Delta del Po, a sud del ramo denominato Po di Goro che rappresenta sia il confine comunale sia regionale tra Veneto ed Emilia-Romagna.

Il territorio interamente pianeggiante è per gran parte sotto il livello del mare, ma sono ancora visibili le linee delle dune che rappresentano l'antica costa. 

In località Massenzatica si trova la riserva di circa 50 ettari delle antiche dune fossili. 



Un tempo in gran parte vallivo è stato oggetto di vari interventi di bonifica: prima gli Este nel 1500, poi la Società Bonifiche Terreni Ferraresi nella seconda metà dell'Ottocento e infine l'Ente Delta Padano hanno realizzato una grandiosa opera fatta di canali, chiaviche ed idrovore a cui viene affidato il quotidiano governo delle acque.

È caratterizzato dalla presenza del Castello della Mesola, attorno al quale ci sono vaste aree con pinete e del Bosco della Mesola dov’è presente una specie autoctona di cervo. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Chioggia (Cióxa in veneto chioggiotto) è il comune i cui abitanti si chiamano Chioggiotti, Chiozzotti, Clodiensi o Cioxoti della città metropolitana di Venezia in Veneto. 

Si trova ai margini meridionali della città metropolitana e confina con la laguna veneta a nord e ad ovest, il mare Adriatico a est, le foci dell'Adige ed il delta del Po a sud.

Il centro storico della città sorge all'estremità meridionale della laguna, su di un gruppo di isolette divise da canali e collegate fra loro da ponti.

Il centro storico di Chioggia, se osservato dall'alto, appare a forma di lisca di pesce. La città viene denominata la Piccola Venezia per le caratteristiche urbanistiche della zona antica molto simile a quella di Venezia, il capoluogo veneto a cui la città è collegata.

È un centro peschereccio ed ortofrutticolo, con l’abitato intersecato nel senso nord-sud da tre canali e con strette calli, è una cittadina dall’aspetto caratteristico.

Mansio romana della via d’acqua endolagunare che univa Ravenna ad Altino, anch’essa rifugio di Veneti durante le invasioni barbariche, fu poi considerata quale primogenita di Venezia e seconda città dello Stato con propri statuti dall’800.


Carlo Goldoni - che abitò per alcuni anni a Palazzo Poli in Chioggia - ha ambientato in questa città una delle sue commedie più conosciute, “Le baruffe chiozzotte”.

Così lo stesso Goldoni descrive la cittadina nella prefazione alle Baruffe:


«Chiozza è una bella e ricca città venticinque miglia distante da Venezia, piantata anch'essa nelle Lagune, isolata ma resa Penisola per via di un lunghissimo ponte di legno, che comunica colla Terraferma. 

Ha un Governatore con il titolo di Podestà, ch'è sempre di una delle prime Case Patrizie della Repubblica di Venezia, a cui appartiene. 

Ha un Vescovo colà trasportato dall'antica sede di Malamocco. 

Ha un porto vivissimo e comodo e ben fortificato. 

Evvi il ceto nobile, il civile ed il mercantile. 

Vi sono delle persone di merito e di distinzione. 

Il Cavaliere della città ha il titolo di Cancellier Grande, ed ha il privilegio di portare la veste colle maniche lunghe e larghe, come i Procuratori di San Marco. 

Ella in somma è una città rispettabile(continua ascoltando il podcast qui sotto)

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In questo podcast vi racconto gli svariati piatti tipici di Chioggia, che ha una vastità di prodotti d’eccellenza che spaziano dal mare, alla Laguna e alla terra. Le pescherie ed i ristoranti di pesce, attirano nella città lagunare migliaia di persone, ma, oltre al pescato, anche il Radicchio Rosso di Chioggia I.G.P., la fa da padrone, conosciuto ormai addirittura oltre i confini nazionali. La cucina chioggiotta, come detto, è molto vasta e porta sulle tavole soprattutto la tradizione, talvolta rivisitata, ma sempre con lo sguardo fisso al passato. Scopriamo insieme, dunque, quali sono i cibi ed i piatti gustosissimi più rappresentativi di Chioggia dal salato al dolce
(continua ascoltando il podcast dedicato alla cucina tipica qui sotto)

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