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La lunga strada di sabbia: da Villa San Giovanni a Siracusa e Pachino


Da Villa San Giovanni a Siracusa e Pachino

SINOSSI

Siamo ancora nel mese di Luglio 2021 ed io dal 15 al 18 continuo a viaggiare in compagnia di Pasolini che nel luglio 1959 fa altri 256 km spingendosi a Sud, sempre più a Sud, da Villa San Giovanni in Calabria, traversando lo Stretto e arrivando in Sicilia a Siracusa e fino a Porto Palo.

L’entusiasmo meridionale lo pervade appena superato lo Stretto, ancora notti insonni di viaggio e fornai che l’aiutano a risolvere la ricerca di un albergo e perfino il trasporto fino a Siracusa, ovviando alla rottura dei freni della propria macchina.

Arrivato a Siracusa, va alla ricerca dell’attrice sua amica Adriana Asti, impegnata in uno spettacolo e i due passano una giornata al mare in leggerezza come due adolescenti, facendo come sempre le sue considerazioni socio-antropologiche.


Audio Lettura da pagina 93 a 98 (ascolta il Podcast qui sotto)


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ITINERARIO E LUOGHI del CAPITOLO


Villa San Giovanni - Lentini - Priolo Gargallo - Siracusa - Noto - Avola - Pachino - Capo Passero - Porto Palo



LOCALITÀ del Capitolo



Villa San Giovanni (semplicemente Villa per gli abitanti locali che, infatti, si chiamano Villesi) è un Comune della Città Metropolitana di Reggio Calabria in Calabria.


La città si affaccia sullo stretto di Messina ed il suo porto è il terminal principale del traghettamento per la Sicilia, Punta Pezzo, infatti, situata nel comune di Villa, rappresenta il punto di maggiore vicinanza fra la sponda calabrese e quella siciliana: ciò ha reso la città la località ideale per l'attraversamento dello stretto.


"... Ho girato il mondo

non ho mai trovato un panorama così stupendo,

questo è il più bel punto del mio Regno!"

(Gioacchino Murat)


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Lentini (Lintini in siciliano) è un Comune i cui abitanti si chiamano Lentinesi e fa parte del libero Consorzio Comunale di Siracusa in Sicilia. 

Cittadina barocca di origine greca (l'antica Leontinoi) di cui conserva ingenti resti archeologici, fu un importantissimo centro culturale e agricolo durante il dominio romano e una delle più influenti città dell'isola nel periodo bizantino e svevo.


Situata nella Piana di Catania, alle pendici dei Monti Iblei e in vicinanza del Lago di Lentini, è rinomata per la produzione dell'Arancia Rossa di Sicilia (IGP), insieme ai Comuni di Carlentini e Francofonte, nonché per il Pane di Lentini. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Priolo Gargallo (Priolu in siciliano) è un comune cui abitanti si chiamano Piriolesi e facente parte del Libero Consorzio Comunale di Siracusa in Sicilia.


Il toponimo Priolo deriva probabilmente dal termine greco priolos, che significa “priore”; questo poiché il territorio era nei secoli precedenti alla conquista araba della Sicilia di proprietà ecclesiastica. 

Gargallo è il cognome del marchese Tommaso, che fondò l'insediamento moderno nel 1800. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Siracusa (Sarausa in siciliano) Comune i cui abitanti sono detti Siracusani, capoluogo del Libero Consorzio Comunale omonimo, in Sicilia.


Posta sulla costa Sud-Orientale dell'isola, Siracusa possiede una storia millenaria: annoverata tra le più vaste metropoli dell'età classica, primeggiò per potenza e ricchezza con Atene, la quale tentò invano di assoggettarla. 

Fu la patria del matematico Archimede, che si pose a capo della sua difesa durante l'assedio dei Romani nel 212 a.C. Siracusa fu per secoli la città capitale della Sicilia, fino alla conquista da parte degli Arabi, avvenuta nell'878.


Trasformatasi in epoca spagnola in una fortezza, il suo centro storico, Ortigia, assunse l'odierno aspetto barocco con la ricostruzione intrapresa a seguito del violento terremoto del 1693. 

Durante la Seconda guerra mondiale, nell'anno 1943, venne firmato a sud-ovest di Siracusa, in contrada Santa Teresa Longarini, l'armistizio che sanciva la cessazione delle ostilità tra il Regno d'Italia e le forze alleate degli anglo-americani; passato alla storia come l'armistizio di Cassibile.


Caratterizzata da ingenti ricchezze storiche, architettoniche e paesaggistiche, la città di Siracusa è stata dichiarata dall'UNESCO nel 2005, congiuntamente alle Necropoli Rupestri di Pantalica, patrimonio dell'umanità. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Avola (Àvula, Àula in siciliano) Comune i cui abitanti sono detti Avolesi, facente parte del Libero Consorzio Comunale di Siracusa in Sicilia.


A pianta esagonale, si affaccia sulla costa ionica della Sicilia orientale nel Golfo di Noto.


Secondo taluni, l'origine della città risale a Hybla Major sita in prossimità della costa sud-orientale della Sicilia. La zona, abitata precedentemente dai Sicani, fu invasa dai Siculi e divenne teatro di lotte per il predominio sulla regione. Il termine Hybla non è greco ma pre-ellenico, probabilmente sicano, ed è il nome di una Dea adorata da entrambe le popolazioni (identificata poi con l'Afrodite ellenica). (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Noto (Notu in siciliano o Nuotu in dialetto locale) Comune i cui abitanti son detti Netini o Notinesi, fa parte del Libero Consorzio Comunale di Siracusa in Sicilia.


È il primo comune della regione per estensione territoriale, sede episcopale, definita la "capitale del Barocco", nel 2002 il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO, insieme con le altre città tardo barocche del Val di Noto.


Nel XII secolo (1100), il geografo hammudita Muhammad al-Idrisi riportava infatti testualmente: «Ad una giornata da Siracusa è Nûṭus, rocca delle più forti ed elevate, e città delle più belle; vasta d’area, ricca d’entrate, e molto importante, co’ suoi mercati disposti in bell’ordine e coi suoi palazzi torreggianti.

Portan acque copiose i fiumi del suo territorio e muovon di molti molini; la sua giurisdizione abbraccia vasto perimetro; nobile è la sua provincia; i suoi campi da seminare sono ubertosi sopra ogni altro, e produttive sopra ogni altra le sue terre. Come quella che fu abitata fin dai tempi primitivi, Noto possiede avanzi d’antichità. Giace ad otto miglia dal mare (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Pachino (Bachinu o Pachinu in siciliano) è un Comune i cui abitanti son detti Pachinesi e fa parte del Libero Consorzio Comunale di Siracusa in Sicilia.


Pachino è la città famosa per la coltivazione del pomodoro ciliegino IGP detto, appunto, Pachino.


«... Meglio è con lungo indugio e lunga volta

girar Pachino e la Trinacria tutta,

che, non ch'altro, veder quell'antro orrendo,

sentir quegli urli spaventosi e fieri

di quei cerulei suoi rabbiosi cani ...

... Rademmo di Pachino i sassi alpestri,

scoprimmo Camarina, e 'l fato udimmo,

che mal per lei fôra il suo stagno asciutto ...»


(Virgilio, Eneide, III-1095)


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A 2 km da Pachino è una località suggestiva e pittoresca, Marzamemi, che ha la pesca nell’anima. Marzamemi è un piccolissimo borgo marinaro bagnato da un mare blu turchese e dall’atmosfera solare, i cui abitanti si chiamano Marzamaroti. La storia del borgo inizia con la nascita attorno all'approdo, poi divenuto porto da pesca, sviluppatosi grazie a quest'ultima attività, molto praticata ancor oggi, dotandosi anche di una Tonnara, tra le più importanti della Sicilia. (continua ascoltando il podcast qui sotto)

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La Villa del Tellàro è una ricca residenza extraurbana della tarda età imperiale romana, che si trova nei pressi di Noto, nella provincia di Siracusa. I resti, rinvenuti a partire dal 1971, si trovano in un fertile comprensorio agricolo, su una bassa elevazione presso il fiume Tellàro, sotto una masseria sette-ottocentesca. Il corpo centrale della villa, più piccola di quella di Patti, si articola intorno ad un vasto peristilio.

Il tratto del portico sul lato settentrionale presentava una pavimentazione a mosaico con festoni d'alloro che formano cerchi e ottagoni con i lati inflessi includenti motivi geometrici e floreali e su di esso si affacciano altri due ambienti che conservano i mosaici figurati. (continua ascoltando il podcast qui sotto)

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Eloro (Έλωρος, Heloros, in greco ed Helorus in latino) è stata un'antica polis siceliota.
Il centro, oggi un sito archeologico, è ubicato su una collina (20 metri slm) prospiciente il mar Ionio, a circa 8 chilometri a sud-est di Noto, nell'odierna provincia di Siracusa, poco a nord della foce del fiume Tellaro (allora detto Eloro come la città).
Sappiamo pochissimo della storia di Eloro, almeno fino al periodo romano.
La scoperta di ceramica greca databile alla fine del 700 a.C. sembra confermare che Eloro fu la prima subcolonia di Siracusa, posta sulla direttrice della più tarda via Elorina, menzionata più volte da Tucidide, strada che metteva in comunicazione Eloro con il centro aretuseo. (continua ascoltando il podcast qui sotto)

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Il Capo Passero è l'estrema punta sud-orientale dell'isola di Sicilia e anche il nome dell'isolotto sito a pochi metri di distanza. 

Si trova nel territorio del comune di Portopalo, in provincia di Siracusa. 

Il capo è dominato da un faro.


Nel 1500, il Capo Passero fu oggetto di intense attività piratesche turco-barbaresche. 

I pirati, infatti, al capo si rifornivano di acqua e saccheggiavano la zona, prendendo talvolta in schiavitù gli europei in cui si imbattevano. 

Nel 1607, fu completato il Forte di Capo Passero, che ebbe una funzione difensiva almeno fino al 1830.


La località è famosa per la battaglia navale, avvenuta nel 1718, nel corso della quale la flotta spagnola venne sconfitta dalla flotta inglese comandata dall'ammiraglio sir George Byrn, facendo l'Inghilterra parte della Quadruplice Alleanza (Austria, Gran Bretagna, Francia e Paesi Bassi). (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Porto Palo di Capo Passero (Puortupalu in siciliano) è un comune i cui abitanti sono detti Portopalesi e facente parte del Libero Consorzio Comunale di Siracusa in Sicilia. (continua ascoltando il podcast qui sotto)

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