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Le parrocchie di Regalpetra di Leonardo Sciascia

«Regalpetra, si capisce, non esiste: "ogni riferimento a fatti accaduti e a persone esistenti è puramente casuale". 

Esistono in Sicilia tanti paesi che a Regalpetra somigliano; ma Regalpetra non esiste come la Vigata di Andrea Camilleri. 

Esistono a Racalmuto, un paese che nella mia immaginazione confina con Regalpetra, i salinari; in tutta la Sicilia ci sono braccianti che campano 365 giorni, un lungo anno di pioggia e di sole, con 60.000 lire; ci sono bambini che vanno a servizio, vecchi che muoiono di fame, persone che lasciano come unico segno del loro passaggio sulla terra una fossatura nella poltrona di un circolo. 

La Sicilia è ancora una terra amara. 

Si fanno strade e case, anche Regalpetra conosce l'asfalto e le nuove case, ma in fondo la situazione dell'uomo non si può dire molto diversa da quella che era nell'anno in cui Filippo II firmava un privilegio che dava titolo di conti ai del Carretto e Regalpetra elevava a contea».

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Prefazione

Nel 1954, sul finire dell'anno scolastico, mentre compilavo quell'atto di ufficio che è, nel registro di classe, la cronaca (appena una colonna per tutto un mese: ed è, come tutti gli atti d'ufficio, un banale resoconto improntato al tutto va bene), mi venne l'idea di scrivere una più vera cronaca dell'anno di scuola che stava per finire. 

E la scrissi in pochi giorni, e qualche pagina a scuola, mentre i ragazzi disegnavano o risolvevano qualche esercizio di aritmetica. 

Avevo una quinta, e di ragazzi che mi portavo dietro fin dalla seconda: molto affezionati, dunque; e io a loro. 

Mi capita, quando vado al mio paese, di incontrarne qualcuno: hanno già fatto il soldato, c'è chi si è sposato; ma i più sono emigrati, vengono soltanto a Natale o nell'estate.

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2 - La storia di Regalpetra

3 - Breve cronaca del regime

4 - Il circolo della concordia

5 - Sindaci e commissari

6 - I parroci e l'arciprete

7 - Cronache scolastiche

8 - I salinari

9 - Diario elettorale

10 - La neve, il Natale

L’AUTORE

Leonardo Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921 - Palermo, 20 novembre 1989) è stato uno scrittore, giornalista, saggista, drammaturgo, poeta, politico e critico d'arte italiano.

Sciascia è considerato una delle più grandi figure letterarie del Novecento italiano ed europeo. 

All'ansia di conoscere le contraddizioni della sua terra e dell'umanità, unì un senso di giustizia pessimistico e sempre deluso, ma che non rinuncia mai all'uso della ragione umana di matrice illuminista, per attuare questo suo progetto. 

All'influenza del relativismo conoscitivo di Luigi Pirandello si possono ricondurre invece l'umorismo e la difficoltà di pervenire a una conclusione che i suoi protagonisti incontrano: la realtà non sempre è osservabile in maniera obiettiva, e spesso è un insieme inestricabile di verità e menzogna.

Ebbe anche un'attività politica importante, attestato inizialmente su posizioni di socialismo democratico e marxismo moderato, poi di radicalismo liberale, garantismo e socialdemocrazia.

Dapprima fu consigliere comunale a Palermo (1975-1977) per il Partito Comunista Italiano, ed in seguito (dal 1979 al 1983) deputato in Parlamento per il Partito Radicale, infine fu simpatizzante del Partito Socialista.

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