Era il
1977 quando all’indomani del diploma artistico, muovevo i miei primi passi in solitaria con l’apparecchio fotografico al collo e l’intento di vedere scoprire stupirmi e raccontare la bellezza unica dell’Italia in tutti i suoi luoghi e le bellezze più nascoste, soprattutto della più sconosciuta e da me più amata: l’Italia Meridionale.
Quindi cinquant’anni in viaggio senza soluzione di continuità, giornate senza tempo scandite solo dal viaggiare, leggere e raccontare i viaggi; a spasso e per spasso nella geografia e nella storia, della bellezza dell'Italia cominciando come Periegeta fotografico, alla ricerca del genius loci, a occuparmi di descrizioni paesistiche e identità territoriali, geografiche e storiche dei luoghi appartenenti all’Italia con la M maiuscola, grande giardino emozionale diffuso; con un racconto fotografico che ha incluso campi larghi e dettagli su monumenti, costumi e storia locale. In pratica, come il periegeta greco ho accompagnato i forestieri, a cominciare dagli italiani, fornendo loro informazioni dettagliate per le loro visite, pubblicate sulla carta stampata.
Poi è arrivata la crisi della lettura su carta stampata e la diffusione di internet, e grazie all’opportunità offerta dai nuovi mezzi tecnici e tecnologici mi sono riconvertito in Periegeta digitale. Così ho continuato le mie peregrinazioni in solitaria con l’apparecchio fotografico, non più con la pellicola ma sempre con lo stesso spirito curiosità, un passo avanti all’altro, occhio sveglio curioso sempre collegato con mente e cuore; pipa o sigaro a farmi compagnia ai pensieri che fluivano assieme alle immagini che scorrevano davanti, alla ricerca del punto di vista migliore per raccontare ciò che esprimeva la realtà in cui mi trovavo immerso.
Poi nel 2019 è arrivato il Covid e tutto è cambiato, anche il mio modo di viaggiare e narrare come Periegeta digitale multimediale; non mi sono fermato per un attimo, come sempre dal primo giorno del mio viaggiare, continuando con altri mezzi di trasporto e narrativi.
Ho iniziato un nuovo viaggio di scoperta in Italia, questa volta viaggi letterari da leggere e raccontare, sostituendo gli onerosi costi di viaggio con quello più contenuto dei libri. Parole sinestetiche, piene di sublimazioni di odori sapori suoni, di immagini, con la mia voce che racconta nei podcast diffusi su internet. Un doppio viaggio per una doppia scoperta: ancora l’Italia e i racconti dei viaggiAutori del Grand Tour.
È cominciato così il viaggio con e nell’Odeporica la letteratura dedicata a tutto ciò che è relativo al viaggio o che riguarda il viaggio, sia in termini di esperienza che di narrazione, ancora una volta su un’Italia sconosciuta, ma anche con guide sconosciute: i viaggiatori del Grand Tour.
Quindi il primo testo naturalmente non poteva che essere la pietra miliare dei viaggi in Italia, il “Viaggio in Italia” (in tedesco “Italienische Reise”) l'opera che Johann Wolfgang von Goethe scrisse tra il 1813 e il 1817.
Ma a cascata, un diario tira l'altro e come avviene in ogni viaggio di scoperta, dalla via principale ho cominciato a seguire le indicazioni che mi hanno portato lungo le vie bibliografiche traverse sconosciute; e non è tutto, partito dall’idea di narrare i viaggiatori stranieri, giovani nobili principalmente del Nord Europa, del 1800, lungo le strade ho cominciato a imbattermi in altri viaggiatori che sono diventati compagni di viaggio, e oltre ai tanti stranieri, nobili e non, mi sono imbattuto anche in italiani, e di ogni epoca fino ai nostri giorni. Ma non solo uomini, anche donne, quali l’inglese Emily Lowe viaggiatrice indifesa in Calabria assieme alla madre, e Matilde Serao nella sua Napoli.
Autori dai nomi fino ad allora conosciuti a me e al grande pubblico solo per la narrativa romanzesca come, solo per citarne alcuni a caso: Alexandre Dumas autore dei “Tre moschettieri” e il “Conte di Montecristo”, Herbert Lawrence autore de “L’amante di lady Chatterly”; da Leopardi Giacomo a Pier Paolo Pasolini, Corrado Alvaro e Guido Ceronetti, da Curzio Malaparte a Sciascia a Michela Murgia, oltre naturalmente il reporter di pensieri parole e viaggi per eccellenza dei nostri tempi Paolo Rumiz.
Lungo le strade italiane non sono mancati incontri con filosofi, medici - Axel Munthe lo svedese innamorato di Capri e Napoli, Cesare Lombroso con la sua narrazione di un viaggio in Calabria -, antropologi, ambasciatori e persino con il padre della psicanalisi Freud che si scopre aver elaborato le sue teorie psicanalitiche proprio grazie ai suoi viaggi in Italia.
Ad oggi ho raccontato già 57 viaggi, ma il viaggio è work in progress ho ancora in serbo un centinaio di diari pronti da narrare, e ogni mese in libreria, la mia agenzia di viaggi, continuo bulimicamente a prenotarne di nuovi, quindi vi consiglio di cominciare o continuare a seguirmi ed ascoltarmi qui sui miei blog dove trovate l'elenco completo e aggiornato dei libri su
Indice Audiolibri di Viaggi in Italia.
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