Naturalmente l'autore è condotto dai suoi ricordi - a proposito dei quali osserva che «la memoria non insegue fantasmi, ma ripercorre momenti di vita rimasti indelebili in qualche angolo della mente» - i quali allora costituiscono un'altra parentesi oltre a quella degli incontri diretti con i luoghi dei personaggi e a quella delle ricette e informazioni storiche (delle componenti centrali del libro, che infatti riporta non rari episodi scaturiti dalla memoria, come la visita da Masone al presepio dell'Acquasanta compiuta da bambino camminando di notte nella neve, o anche consuetudini ormai perdute, come era la costruzione delle neviere sulle quali sconsolatamente osserva: «Al mio paese sono andate distrutte; una di queste è diventata pollaio».
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IL PONENTE
Premessa
Genova non ebbe mai periferia; l’ebbe semmai dopo la seconda guerra mondiale, quando la speculazione edilizia deturpò con orribili casermoni alcune aree collinari.
Genova non poteva avere una periferia, allineandosi da occidente a oriente e a tramontana una lunga serie di Comuni autonomi, ognuno con una sua storia e fisionomia ambientale, anche architettonica, mai casoni avvilenti, appunto di periferia.
È sta appunto la peculiarità di Genova, in questa dimensione pluricentrica e non periferica, che la fa unica tra tutte le città italiane.
E dispiace che per decenni che queste unità urbane, che furono Comuni, abbiano portato impressa l’ignobile etichetta di “delegazioni”.
Di seguito, a partire dall’estremo ponente, sono andato scrivendo, c’è tutto e niente di questo.
Mi spiego: le storie di questi grossi borghi furono già scritte per ognuno, mentre io ho preferito seguire vie mie, secondo un tracciato non dico insolito, ma molto personale, in un rapporto di cose dette molto amicale, fino all’approdo di un viaggio, oserei dire, sentimentale.
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Voltri
L’avvoltoio, vultur in latino, è il simbolo di Voltri, sebbene i voltresi non siano avidi e rapaci, ma attivi e intraprendenti, sagaci imprenditori.
Il Mare Ligure segna a Voltri il suo punto più settentrionale, in una breve insenatura che si arrocca tra i torrenti Leira e Cerusa.
CAPITOLI: Il gruppo di Voltri - Visita ai presepi - Adamo Kermit - La fossa del Turchino - Nicola Ghiglione - Padre Teodosio - Giuseppe Pierucci - Pietro Meneghini - Luigi Canessa - La carta di Voltri - Lorenzo Barbarossa - Nicolò Tassara - La via del sale - I D’Albertis
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3 - Pra
4 - Pegli
5 - Sestri Levante
6 - Cornigliano
7 - Sampierdarena
8 - Valle Polcevera
9 - Coronata
10 - Borzoli-Fegino
11 - Certosa
12 - Rivarolo
13 - Teglia
14 - Bolzaneto
15 - La Guardia
16 - Murta
17 - San Quirico
18 - Pontedecimo
IL LEVANTE
19 - Premessa
20 - Quarto
21 - Apparizione
22 - Valle Sturla
23 - Valle Bisagno
24 - Molassana
25 - Struppa
26 - Quinto
27 - Nervi
28 - Sant'Ilario
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