Due viaggi paralleli in bicicletta e due diari di viaggiAutori: il primo realizzato nella primavera del 1897, il secondo dal 17 al 21 giugno del 2006.
Luigi Vittorio Bertarelli, industriale Milanese, pioniere del turismo moderno, principale animatore e dirigente del Touring Club Italiano, è il protagonista del primo viaggio.
Grande sportivo ed esperto viaggiatore, Bertarelli racconta la sua incredibile impresa: percorrere in bicicletta 500 km in soli 5 giorni, da Reggio Calabria ad Eboli, con l'intenzione di far conoscere la Calabria agli italiani.
Dopo più di un secolo, Roberto Giannì, urbanista napoletano e appassionato cicloturista, letto il diario di Bertarelli e osservate le splendide planimetrie ciclistiche di quel viaggio, ripercorre e racconta lo stesso itinerario, limitandosi solo ad invertirne la direzione, con l'intenzione di vedere quanto rimane della verginità selvaggia di allora, Giannì non è più visto dai calabresi come un alieno, come accadeva a Bertarelli, ma deve difendersi, piuttosto, dal dominio dispotico delle automobili.
E tuttavia riesce a compiere un viaggio cicloturistico che conserva ancora la qualità e il fascino di una ineguagliabile esperienza conoscitiva.
Introduzione
La rilettura dei diari pubblicati a fine Ottocento dal giornale sportivo "La Bicicletta", ha consentito di ricostruire la figura di Bertarelli, restituendo al nostro il ruolo di pioniere del turismo, di straordinario divulgatore organizzatore culturale, ma anche di scrittore convincente moderno, in un'epoca caratterizzata dai rapidi mutamenti indotti da un inedito slancio industriale.
L'ultimo decennio dell'Ottocento, in effetti, vedeva il declino irreversibile dei tradizionali mezzi di trasporto.
L'Italia si dotava di una rete ferroviaria che finalmente l’attraversava in lungo in largo, mentre le strade si facevano più larghe e comode ed erano percorse non più solo da carri, carretti e carrozze a trazione animale, giacché nella penisola come in tutto l'Occidente la giovane industria della gomma trasformava ormai il caucciù amazzonico e congolese in moderni pneumatici, da montare sulle ruote di sempre più numerose e agili in bicicletta, le quali ultime, in breve volgere di tempo, nel nuovo secolo, avrebbero ceduto il posto alle automobili.
Pertanto da questo punto di vista, il viaggio in bici è davvero emblematico di una breve ma importante transizione, poiché la fisicità del rapporto col paesaggio antropizzato si sarebbe perduta rapidamente con l'avvento dell'automobile.
Luigi Vittorio Bertarelli: Diario di un cicloturista di fine Ottocento - Da Reggio Calabria ad Eboli
Prefazione
Preludio
AUTORI
Luigi Vittorio Bertarelli, nato a Milano nel 1859 e ivi morto nel 1926, fu industriale Milanese, sportivo e pioniere del turismo, fondò nel 1894 il Touring Club Ciclistico Italiano.
Nel nuovo secolo fu poi il principale animatore dirigente del Touring Club Italiano, di cui tra l'altro curò per un quarto di secolo la cartografia.
Roberto Giannì, architetto, è il coordinatore del Dipartimento di Urbanistica del comune di Napoli, nonché esperto e appassionato cicloturista.
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