Post in evidenza

Audiolibro Viaggi in Italia (1840-1845) di John Ruskin

Al momento di mettersi in viaggio per l'Italia sotto la stretta sorveglianza dei genitori, al giovane e debilitato Ruskin viene proibito di dedicarsi a studi troppo intensi.

In compenso gli è concesso di eseguire disegni e acquerelli e di tenere un «diario di bordo», che è appunto quello che segue, e che è costituito da una serie di appunti sinestetici, impressioni, schizzi testuali. 

Il viaggio che vi è descritto, a lungo programmato dal padre in ogni dettaglio, ricalca l'itinerario canonico del Grand Tour settecentesco e si svolge in un lasso di tempo, anch'esso consueto, di circa nove mesi. 

Anche se non fu il primo incontro di Ruskin con l'Italia, quello del 1840-1841, continuato poi nel 1845, rivestì i caratteri del viaggio iniziatico nel quale affiorano i primi segni della sua visione dell'arte. 

Il fascino del diario consiste nel predisporci a una visione intensamente cromatica del paesaggio. 

La scuola dell'occhio non deve comunque farci dimenticare la natura di «Zibaldone» che il diario di Ruskin assume a più riprese. 

Si osservi, ad esempio, come il reiterato, querulo riferimento ai propri malanni sfoci nella lucida analisi della propria insoddisfazione e della propria angoscia.

ASCOLTA i PODCAST dell’intero libro capitolo per capitolo

1840

LIGURIA

Ascolta "Liguria 1840 - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Mentone 26 ottobre 1840

Scuri promontori sporgono in basso, racchiudendo azzurre insenature; le rocce sovrastanti, strati sottili di compatto, marmoreo calcare, in uno dei due punti quasi verticali e molto ondulate in superficie - più come una colata di lava che altro - e coperte, vicino a Mentone, da masse di enormi ciottoli calcarei conglomerati in un impasto di marmo, con venature di marmo più solido, brecciato, che affiorano a tratti.

Ascolta "Mentone 26 ottobre 1840 (Liguria) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Oneglia 27 ottobre 1840

Ponte San Luigi, un miglio dopo Mentone, gettato attraverso un baratro impressionante con acquedotto ad archi al di sotto, mentre la strada si mantiene vicina al mare.

Ventimiglia difesa da un forte inespugnabile che digrada lungo il versante della collina.

Cena a Sanremo.

Ripide rocce di calcare ardesìaco, molto venate di spato lungo tutto il tratto verso Oneglia.

Ascolta "Oneglia 27 ottobre 1840 (Liguria) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Albenga 28 ottobre 1840

Siamo in una curiosa suite di capanni dalle nude pareti e dal pavimento a piastrelle, con due lampade mezzo barbare e mezzo classiche per l’illuminazione.

Il tempo umido e tetro da non credersi.

Archi su in alto da casa a casa, con stanze, e perfino case, costruite sopra.

Ubertosità del paesaggio perfino crescente.

Ascolta "Albenga 28 ottobre 1840 (Liguria) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Savona 29 ottobre 1840

Un gran bel villaggio, Finale, con una quantità di portici e di affreschi, diversi grandi conventi di frati o di suore in cima alle rupi retrostanti.

Dopo Finale, la strada correva lungo una costa che è un autentico dirupo.

Prima di entrare in Savona, un tratto di pianura davvero incantevole.

Ascolta "Savona 29 ottobre 1840 (Liguria) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Genova 31 ottobre 1840

Genova, al nostro entrarvi, sì e no visibile in un crepuscolo foriero di tempesta, con i lampi che balenavano dietro il Faro e le navi che rollavano paurosamente sull’onda lunga del golfo.

Eccomi di nuovo, dopo sette anni, a contemplare da sopra queste balconate di marmo il Golfo di Genova.

Ascolta "Genova 31 ottobre 1840 (Liguria) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Genova domenica 1° novembre 1840

Ieri in quattro palazzi, a mo’ di penitenza; visto un solo Raffaello, ma valeva la pena fare mille miglia.

Sempre un cortile aperto, dentro, con archi e grandiosa concezione dell’effetto all’interno.

Poi, eseguito qualche schizzo della Cattedrale.

Ascolta "Genova domenica 1° novembre 1840 (Liguria) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Genova 2 novembre 1840

Giornata coperta, ma clima di nuovo mite, come in estate.

Di nuovo a disegnare sul molo; tratto caratteristico dei portici, che corrono lungo l’intera città, bui come la pece e sudici, e in alto madonne in tutti gli angoli.

Qui le strade, strettissime, mancano di effetto, bianche con semplici finestre quadrate.

Ascolta "Genova 2 novembre 1840 (Liguria) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Chiavari 3 novembre 1840

Una giornata di pioggia torrenziale.

Le valli piatte, meravigliosamente lussureggianti.

Delizioso il mescolamento del fogliame, ma gli accoppiamenti architettonici piuttosto di cattivo gusto: case tozze, disseminate super le colline senza mai raggrupparsi, spesso dipinte di rosa ma solitamente bianche.

Freddo l’effetto dei villaggi, con tetti di comune ardesia grigia piuttosto spioventi, per l’Italia, e ciascuno con uno o due campanili quadrati, tutti dipinti di bianco e rosso e con cupole di ardesia: le cupole talvolta di piastrelle variegate.

Ascolta "Chiavari 3 novembre 1840 (Liguria) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Sestri 4 novembre 1840

Pioggia battente per tutta la mattina.

Appena in grado di coprire le quattro miglia fino a questo villaggio davvero delizioso.

Una massa di monti più alti, precipitanti in ampie vallate dense di ulivi.

A sud, una distesa di mare, variata dal riflesso di candido cumulo alpino, e linee delicate di un azzurro purissimo.

Un doppio si innalzò a levante al di sopra del fiammeggiare dei boschi.

Il villaggio in sé è brutto e totalmente privo d’interesse: tetti di ardesia e comunissime case; niente portici.

Ascolta "Sestri 4 novembre 1840 (Liguria) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

La Spezia 5 novembre 1840

E’ stata una giornata deliziosa: all’alba, un cielo tutto fioccoso di nuvole.

Partiti di buon’ora per affrontare il Bracco, la strada serpeggiante fra i pendii dai caldi colori autunnali del basso Appennino.

L’intero golfo di Genova si apriva nella tersa lontananza mattutina, le bianche case di Chiavari splendenti come stelle sui colli azzurrini.

La strada poi diveniva priva d’interesse fino a una discesa, con una serie di zig-zag, verso la Spezia.

Tutto il giorno mendicanti, intollerabile: piccoli monelli vocianti dagli occhi neri, per sbarazzarsi dei quali basta un centesimo, tuttavia, perché qui il denaro pare sia prezioso.

A La Spezia, appese tutt’intorno nella sala comune, come in quasi tutte le sale delle locande modeste in questa parte d’Italia, orribili stampe delle battaglie di Napoleone, e Napoleone stesso, in tutte le situazioni immaginabili.

Strano - in Italia - dove usava tenerli tanto al guinzaglio!

Ascolta "La Spezia 5 novembre 1840 (Liguria) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

TOSCANA

Ascolta "Toscana 1840 - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Carrara 6-7 novembre 1840

Usciti dalla città di La Spezia quando appena albeggiava, dove c’era uno spazio di cielo giallo pallido all’orizzonte, contro il quale le nobili forme montane dei promontori che delimitano il golfo si stagliavano nitidamente.

Attraverso una distesa di paludosa pianura, fino a un lento e malandato traghetto sulla Magra; per un buon miglio, strada pesante tra sabbia e ciottoli su entrambi i lati, che continua scellerata fino a Sarzana.

Attraversata poi una fertile pianura di vigne, tutta coperta, tanto da non concedere neppure per un istante una chiara veduta delle montagne di Carrara, levatesi sopra di noi all’improvviso.

Imboccando una stretta valle ai loro piedi, la piccola città di Carrara in basso, i loro precipizi affacciati sopra gli edifici e i portici della piazza, proprio come a Chamonix o a Innsbruck.

Mi sono inerpicato fino alla cava più bassa, scavalcando frammenti di candido marmo scalpellati via dai blocchi per squadrarli.

E’ incredibile che questo splendido marmo debba essere cavato in uno degli scenari montani più belli d’Italia.

Ascolta "Carrara 6-7 novembre 1840 (Toscana) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Lucca 8-9 novembre 1840

Da Carrara a Massa, un ripido tratto in salita: i buoi, per issarci fin su.

Massa sembrava un luogo ridente, sovrastato da una bella fortezza.

Infine pianura assoluta per quattro miglia fino a Lucca, brutta cittadina, per essere italiana, uniformemente cinta di solide mura.

Rapida corsa attraverso la città, che come città: bassa e carente quanto a decorazione. è ben poco interessante.

La mole della Cattedrale e la torre nobilissime nella luce morente, ma tutto l’effetto distrutto dal perpetuo piatire dei mendicanti.

Ascolta "Lucca 8-9 novembre 1840 (Toscana) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Pisa 10 novembre 1840

Disegnato, in mattinata, con pochi curiosi intorno, e quei pochi molto più riguardosi che in Inghilterra o in Francia.

La Cattedrale lascia sopraffatti per il suo sfoggio di marmi, e tutto l’effetto va perduto per il cattivo impiego dei materiali.

Buoni soltanto i capitelli, ma più per essere studiati da vicino che per il colpo d’occhio.

Veramente brutto il Battistero quanto a disegno generale esterno: pesante e tetro all’interno, privo di sublimità.

Campo Santo mi ha totalmente deluso: è molto stretto, privo di eleganza e del tutto mancante di malinconia o di pace.

Torre Pendente interessantissima e, dall’alto, vista magnifica.

Ma la città è squallida, e il fiume e i ponti non visibili dalla torre.

Ascolta "Pisa 10 novembre 1840 (Toscana) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Empoli 12 novembre 1840

Strada incantevole ma un po’ monotona.

Parte inferiore della val d’Arno molto piana; più in là, basse ondulazioni, con ville sparse.

Pessima locanda stasera, scomoda per scrivere, e lungo tragitto a piedi su strada appena tracciata.

Tuttavia è delizioso, per quanto sembri incredibile, trovarsi a poche ore da Firenze.

Ascolta "Empoli 12 novembre 1840 (Toscana) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Firenze 13-15-22-23-24 novembre 1840

13 novembre

Ho appena camminato, o passeggiato, nella piazza delle statue: aria meravigliosamente balsamica, e non dimenticherò troppo presto, spero, l’impressione lasciatami vuoi da questa piazza, nel suo aprirsi a chi arriva dal fiume, con l’enorme massa della torre dominante, vuoi dal Duomo stesso.

15 novembre

Ancora non riesco a farmi un’idea chiara di questo luogo, anche se al momento i miei sentimenti sono di penoso disappunto.

Le gallerie, che ho percorso ieri, sono abbastanza imponenti ma, per quel che riguarda il godimento, tanto sarebbe valso essere al British Museum, eccezion fatta per i Raffaello.

Disegnato un poco in Palazzo Vecchio, ma in realtà non c’è un solo punto di tutta questa città che sia veramente pittoresco.

Non ci sono portici, niente ornamenti turchi o moreschi; tutto è stantio e insignificante, salvo i vecchi palazzi fiorentini, che sembrano altrettante carceri: semplici masse di ruvida pietra, con finestre ad arco di ornamento gotico.

22 novembre

Troppo piccola la chiesa inglese, qui, in genere un vero e proprio parapiglia per i posti a sedere.

Nobile la voce dell’organo: passaggi di melodia sommessa durante l’elevazione dell’ostia, poi, mentre la folla si alzava, improvvisamente anche la musica cambiava.

23 novembre

Freddo tagliente e vento di tramontana.

Fuori subito dopo la colazione, per arrampicarsi sul campanile.

Un funerale nella Cattedrale: l’effetto era piuttosto suggestivo e, poiché la Cattedrale è sempre buia, la luce delle candele non appariva giallognola o stentata.

Poi, dura fatica su per i 418 scalini del Campanile, le colonne di marmo delle finestre davvero squisite da vicino, ritorte, con rosoni.

24 novembre

Su a San Miniato, la chiesa bianca e nera: nauseante concime d’ossa o altro, nel giardino, e vista non più come appariva quando vi salii in precedenza.

Ascolta "Firenze 13-15-22-23-24 novembre 1840 (Toscana) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Siena 25 novembre 1840

Arrivati a Siena in pieno sole, ma con un vento gelido che mi ha provocato un mal di capo nei dieci minuti in cui ho corso per le strade per dare un’occhiata alla Cattedrale.

Questa città ne vale cinquanta, di Firenze: edifici in generale più grandi e più massicci, con trifore veneziane in gran numero.

Una nobile Piazza, con una fontana in marmo bianco delicatamente scolpita.

La Cattedrale disorienta, si tratta, tuttavia, della chiesa che più mi ha colpito di quante ne abbia viste finora in Italia.

Ascolta "Siena 25 novembre 1840 (Toscana) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Radicofani 25 novembre 1840

Nella seconda località di posta dopo Siena c’era una viuzza al di sotto di un arco con la scritta «Via delle Pulci».

Via delle Pulci? Che interessante esempio di nomenclatura!

Vicino Siena erano come antichi castelli del Galles; oggi, semplici torri in cima a un poggio.

Ambrato lo spazio di cielo al di sotto, a inondare di un fulgore purissimo e intenso una catena di monti mirabilmente aguzzi, e riverberarsi dirimpetto sulle torri di Radicofani - brutte torri di rossi mattoni, ma per questo tanto calde - e a splendere su un ammasso di lava e basalto, sparso per tutto il fianco del colle.

Ascolta "Radicofani 25 novembre 1840 (Toscana) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

LAZIO 1840-1841

Ascolta "Lazio 1840-1841 - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Viterbo 27-28 novembre 1840

Freddo pungente, quando siamo partiti, e vento tagliente come una lama.

Buona la superficie della strada, o sarebbe stato davvero rischioso, con il vento che mezzo accecava i postiglioni e che premeva con forza contro la vettura.

Poi, strada altrettanto mal progettata attraverso una stretta valle, devastata dal suo fiume.

Un dirupo scosceso al di sopra di massi frantumati sale verso Acquapendente, il luogo in sé superbamente adagiato sul ciglio di un colle.

Infine un lungo tratto elevato, che d’improvviso scende a interrompersi sul luminoso lago di Bolsena.

Viterbo in una vera palude, e l’ultima parte della strada nell’insieme esecrabile - intollerabile - il Papa dovrebbe essere chiuso in una botte e fatto rotolare fino a Radicofani e ritorno.

Ascolta "Viterbo 27-28 novembre 1840 (Lazio) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Roma novembre dicembre 1840 - gennaio 1841

29 novembre

Arrivato a Roma, gran subbuglio perché il Papa officiava nella cappella Sistina per la domenica dell’Avvento.

Finito in mezzo a una folla, a soffrire il caldo e a sentirmi a disagio per niente.

1 gennaio

Così, addio al 1840, e si porti con sé quanto v’ha di spiacevole.

Buona fortuna al 1841.

Ascolta "Roma novembre dicembre 1840 - gennaio 1841 (Lazio) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Cisterna 6 gennaio 1841

Verso Albano, una villa isolata ormai in rovina, con alcuni cipressi e un grande pino solitario, spicca a grande distanza attraverso la piana, con la città alta di Albano - una linea perfetta, interrotta da una bella cupola - raggruppata alle spalle.

Città di Albano piuttosto grande, simile a Roma nello stile.

Paesaggio più ricco, valletta boscosa e collina, verso Velletri: un’altra città di belle dimensioni.

Poi uno schiudersi di montagna, pianura e mare, più simile alla Maratona di qualsiasi altro luogo, strada ondulata con tozzi lecci e ingresso a Cisterna, non bello.

Ascolta "Cisterna 6 gennaio 1841 (Lazio) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Mola di Gaeta 7 gennaio 1841

Lieve discesa da Cisterna, terminante su un terreno basso, tutto cespugli per un buon tratto; poi una verde e stagnante distesa, con pozze d’acqua che luccicano irregolarmente tra l’erba: la prima delle pianure pontine.

Continuava così per un miglio o due: peggiore dei nostri prati allagati, per quell’aspetto di imputridimento costante.

Un gruppo di due o tre case e una graziosa chiesa con campanile bianco.

Cominciava poi un viale tutto alberi, che continuavano in alcuni punti in doppia fila per l’intera estensione delle paludi fino a Terracina.

Quanto v’è di immaginabile in fatto di soggetti, sufficiente a rendere folle un artista.

L’ultima tappa una galoppata in mezzo a un paesaggio bellissimo, ma a crepuscolo avanzato luce appena sufficiente a intravedere il profilo di Gaeta e il mare all’orizzonte.

Ascolta "Mola di Gaeta 7 gennaio 1841 (Lazio) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

CAMPANIA

Ascolta "Campania 1841 - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Napoli 9 gennaio a 25 febbraio 1841

Strada cattiva e pioggia fino a Capua, un luogo fortificato, più simile a una città del nord d’Italia; ma oltrepassata in fretta tra rovesci di pioggia, trattenuti soltanto dalla gretta Dogana: già ne avevano passata una, a Garigliano.

I lampi si susseguivano quando, arrivati a Napoli, di nuovo venimmo fermati prima alla Dogana e poi all’ufficio passaporti, e avrei pianto come una ragazza, poiché ero terribilmente spossato dalle condizioni delle strade e deluso da quelle, fino a che persi la calma e la pazienza dall’arrivo a Napoli e dal cattivo tempo.

Scorsi per la prima volta il Vesuvio: un'ombra grigia, cupa e ben delineata, e mi sentii di nuovo me stesso.

Sono rimasto davvero deliziato, benché sapessi già di che cosa si trattava: il fumo è un po’ pesante di quanto mi aspettassi, ricade al di sopra degli orli del cratere e rotola in grandi masse giù lungo i fianchi del cono.

Ho fatto un giro tutto scossoni per le vie, dove penso che troverò dei soggetti di studio, ma mi sentivo spossato e sofferente, agli occhi di nuovo un lieve peggioramento.

Il mare si frange nelle mie orecchie, così mi distenderò ad ascoltarlo.

Ascolta "Napoli 9 gennaio a 25 febbraio (Campania) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Sorrento 27-28 febbraio 1841

Un bel tragitto, ieri, da Castellammare a Sorrento.

Non potevo godere tutto bene dalla nostra carrozza chiusa e traballante, ma era veramente perfetto: l’intero bel promontorio roccioso, gli aranci e gli ulivi, e Vico messa là, ad captandum: un’autentica delizia.

Ascolta "Sorrento 27-28 febbraio - 1 marzo 1841 (Campania) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Castellammare 1-2 marzo 1841

Dopo la sosta a Vico per prendere uno schizzo, non riuscitovi, irritato con me stesso, quando il cielo già volgeva al brutto, stavamo arrivando a Castellammare, dove abbiamo fatto una malinconica arrampicata sotto neri ulivi, senz’altra meta che la buia chiesa di un convento.

Sorrento ha caratteri quanto mai marcati, e ben difficili a ritrovarsi altrove.

Questo è un posto non bello, sebbene il piccolo scorcio che vedo dalla finestra sia gradevole.

Appena arrivato ho fatto una piacevole passeggiata lungo la passeggiata lungo la spiaggia, il mare è meravigliosamente  limpido, e le singole vele a patta d’oca dei pescherecci della baia sparpagliate lungo l’orizzonte luminoso.

Ascolta "Castellammare 1-2 marzo 1841 (Campania) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Paestum 3 marzo 1841

In piedi alle 5.30, per metterci in viaggio per Paestum: una delle delusioni più complete che abbia mai sperimentato.

Io sapevo benissimo cos’era Paestum, quanto a visione d’insieme, colore e profilo, e la verità era, sì, una realizzazione dall’immagine ideale, ma diminuita di due terzi come dimensione e deturpata da ogni sorta di associazione sgradevole e inappropriata.

Ascolta "Paestum 3 marzo 1841 (Campania) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Cava de' Tirreni 5 marzo 1841

Ieri tenuto al chiuso tutto il giorno da una pioggia incessante.

Tornati oggi, fra pioggia e umidità, con sosta per disegnare a Cava.

Belli alcuni punti, inoltre, vicino a Cava, quasi uguali a tratti della Val d’Aosta.

Ascolta "Cava de' Tirreni 5 marzo 1841 (Campania) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Pompei 6 marzo 1841

Oggi girovagato per tutta Pompei, spiando negli angoli e negli scantinati indipendentemente dalla seccante presenza del cicerone.

Sole splendido, ma vento gelido; impossibile prendere qualche schizzo, né del resto vi era molto disegnare: tutto in rovina e sparpagliato, ma spesso bello come colore.

Ascolta "Pompei 6 marzo 1841 (Campania) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Castellammare 7 marzo 1841

Due passeggiate oggi, mattina e pomeriggio, così da assommare il massimo godimento che io abbia avuto in un qualsiasi giorno di questo viaggio.

In mattinata, percorso il viale che tra querce sempreverdi conduce al palazzo: rami pendenti, neri, contorti, cui si mescolavano archi coperti di muschio e basse cappelle.

Ascolta "Castellammare 7 marzo 1841 (Campania) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Amalfi 10-11 marzo 1841

Partiti da Pagano a dorso di mulo, su per un sentiero a zigzag che conduceva dopo seicento metri a un brullo e tetro valico di calcare, con alture ricoperte di erica.

Contadini a frotte su e giù per la valle, belli di lineamenti e armoniosi nella corporatura: impudenti, però, e sfacciate le donne.

Sbucati sul mare, alla fine: grandiosità di tragitto verso Amalfi.

A mezza costa un villaggio, entro una gola verticale, ove ci mostrarono quella che affermavano essere la casa di Masaniello, annidata in una grotta sulla faccia della rupe: tutto degno di nota, in complesso.

Ascolta "Amalfi 10-11 marzo 1841 (Campania) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Vesuvio 12-13 marzo 1841

Sono salito sul Vesuvio, oggi e mi sono sdraiato al sole, tra le ceneri, con le allegre guide che ben si curavano delle ben più cupe ceneri tra cui il mio spirito giaceva.

Era una bella giornata e io mi sforzavo in tutti i modi di trattenere i miei pensieri là sulla nera lava e lungo la piacevole spiaggia.

Ascolta "Vesuvio 12-13 marzo 1841 (Campania) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

LAZIO 1841

Ascolta "Lazio 1841 - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Mola di Gaeta 16-17 marzo 1841

Da un anno tengo questi appunti di diario: mi hanno preso una quantità di tempo ed un bel cumulo di roba da tenere nella scrivania.

Non so bene neanch’io a cosa serva, e tuttavia potrebbe essere divertente, un giorno o l’altro.

Oggi lasciata Napoli, disgustato di tutto tranne che del Vesuvio levantesi come un’ardita massa grigia a dominare la desolazione di vigne per tutto il percorso fino a Capua.

Ascolta "Mola di Gaeta 16-17 marzo 1841 (Lazio) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Cisterna 18 marzo 1841

Corso giù alla spiaggia sassosa di Terracina, per uno sguardo a quell’acqua limpida.

Fondi, mi è sembrata molto interessante con quel bel castello massiccio, fornito di caditoie e collegamento con le mura di non so quale convento.

Le Pontine piuttosto gradevoli, a parer mio, anche se piuttosto intrise d’acqua.

Le donne vi stanno immerse fino ai ginocchi; altre vanno e tornano da un pozzo, con brocche sulla testa ma con la brocca coricata sul fianco. 

Camminano tutte come principesse e sono per la gran parte belle: specie i lineamenti, colpiscono.

Ascolta "Cisterna 18 marzo 1841 (Lazio) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Albano 19-20 marzo 1841

A Velletri, visitato un palazzo in rovina dominante la distesa delle paludi pontine e la sovrastante catena degli Appennini.

Altra sosta a Genzano per uno sguardo al lago di Nemi.

Un bel cratere, ma incredibilmente squallido lungo i suoi pendii.

La città sul lato opposto ben collocata e il lago limpido.

A disegnare a La Riccia: certo è bella, ma non come mi era apparsa a una fuggevole occhiata.

Ascolta "Albano 19-20 marzo 1841 (Lazio) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Roma 22 marzo a 15 aprile 1841

Nel pomeriggio a San Pietro, che ho apprezzato meno che mai.

Ieri in carrozza fino alla tomba di Cecilia Metella.

Goduto una bella veduta di Roma, ma strada tutta muri ciechi, bardane e solchi: scossoni a non finire.

È una cosa degna di nota, e anche la strada, da lì, si presentava d’effetto.

Ho fatto due belle passeggiate sul Pincio, un posto ideale per un tramonto.

Si è un poco assediati dal volgo: non ignobile, soltanto profano, il che poi è peggio.

Avrei preferito avere intorno mendicanti, piuttosto che marmaglia o loschi figuri.

Vi è abbondanza di tutt’e tre le specie, sul Pincio.

Stamattina a disegnare a Trevi, poi, vicino alle terme di Diocleziano, visitato una chiesa con quattro prodigiosi blocchi di granito a mo’ di pilastri.

Nel pomeriggio, infine, esplorato un poco dietro il teatro di Marcello, nuovo per me, e oltrepassato il Vicolo di Madama Lucrezia, il luogo più sudicio di Roma.

Andato al mercato del pesce; un soggetto magnifico, meravigliosamente ricco come sfumature, ma disposizione infelice.

Ho visto una gran quantità di soggetti nuovi per le strade, e il Campidoglio figurava bene nel tramonto.

Mi sono addentrato in alcune strade dietro il Foro Traiano, per me del tutto nuove.

Poi sbucato sotto il tempio della Pace e, nella luce del pomeriggio, su per l’antica strada che porta al Colosseo.

Sono stato a passeggio intorno al Colosseo e su per la via di San Francesco di Paola fino al Mosè di Michelangelo che sarà anche bello, ma a me non piace: il corpo va benissimo, il volto no.

Dato «Roma» per l’ultima volta, quest’anno per lo meno probabilmente per un lungo tempo a venire.

Addio, Roma mia!

Ascolta "Roma 22 marzo a 15 aprile 1841 (Lazio) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

Civita Castellana 16 aprile 1841

Sosta in una locanda «delle Sette Vene»: una strana insegna per pranzare.

Un bell’esempio di solido e resistente maniero sovrasta il burrone di Civita Castellana e poi un alto ponte.

Ascolta "Civita Castellana 16 aprile 1841 (Lazio) - «Viaggi in Italia (1840-1845)» di John Ruskin" su Spreaker.

L’AUTORE

John Ruskin (Londra, 8 febbraio 1819 - Brantwood, 20 gennaio 1900) è stato uno scrittore, pittore, poeta, restauratore e critico d'arte britannico.

La sua interpretazione dell'arte e dell'architettura influenzò fortemente l'estetica vittoriana ed edoardiana.

Ruskin nacque a Londra, unico figlio del matrimonio tardivo tra un ricco fabbricante di sherry di origine scozzese, John James Ruskin, appassionato di pittura, e una sua cugina, Margaret Cock, di cultura rigidamente puritana. 

Il ragazzo crebbe assai agiatamente, ma ebbe un'infanzia e un'adolescenza molto solitarie, al centro delle cure materne, cure così pressanti che quando, nel 1836, il figlio entrò al Christ Church College di Oxford, anch'ella vi si stabilì.

Questo inizio di vita eccezionalmente protetto e "osservato", in un ambiente nel quale non erano mancati fin dall'infanzia viaggi e stimoli estetici ma anche pressioni moralistiche, sollecitò in lui lo sviluppo di un carattere geniale, sensibilissimo ma anche continuamente oscillante tra entusiasmo e depressione, e di una vita affettivo-sessuale complicata e faticosa. 

A Oxford incontrò William Turner (del quale Ruskin, a conclusione di un rapporto durato tutta la vita, sarà anche esecutore testamentario) e Lewis Carroll.

È del 1840 il suo primo viaggio in Italia, che lungo le classiche tappe del Grand Tour lo condusse con i genitori attraverso la Francia e l'Italia fino a Paestum, che fu fra l'altro l'occasione della scoperta di Venezia. 

Di questo viaggio è stato pubblicato in italiano il diario, estrapolato dal Diario che Ruskin compilò dal 1836 al 1874. 

Un nuovo viaggio in Italia, questa volta senza i genitori, fu del 1845: periodo nel quale scoprì la Toscana, delle arti figurative, del gotico e del romanico italiani e, sul piano della creatività personale, in cui realizzò i suoi migliori acquarelli.

Commenti