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Lettura del libro Il Bel Paese di Antonio Stoppani

Puglia: Otranto


Òtranto
, Uṭṛàntu in dialetto Salentino, Derentò in Greco Salentino, Comune i cui abitanti son detti Otrantini o Idruntini o Derentini e fa parte della Provincia di Lecce (LE) in Puglia.

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Situato sulla Costa Adriatica della Penisola Salentina, è il Comune più orientale d'Italia: il capo omonimo, chiamato anche Punta Palascìa, a sud del centro abitato, è il punto geografico più a Est della Penisola Italiana.


Dapprima centro Greco-Messapico e Romano, poi Bizantino e successivamente Aragonese, si sviluppò attorno all'imponente CASTELLO e alla CATTEDRALE NORMANNA. Sede Arcivescovile e rilevante centro turistico, ha dato il suo nome al Canale d'Otranto, che separa l'Italia dall'Albania, e alla Terra d'Otranto, antica circoscrizione del Regno di Napoli. Otranto è posta nel punto più ad Est dello stivale, la città dei Martiri, un gioiello del Salento, un ponte fra Occidente ed Oriente, un territorio pieno di spiagge caraibiche, un luogo ricco di storia, arte, cultura. Salta subito all’occhio come Otranto sia una città fortificata, il cui borgo antico è racchiuso dalle mura difensive che consentono tramite la PORTA ALFONSINA l’accesso al proprio interno. La posizione geografica ha infatti da sempre rappresentato un’arma a doppio taglio, un’opportunità ma anche una minaccia per la città: spesso è stata teatro di invasioni e conflitti mirati all’occupazione della zona, che per molto tempo ha rappresentato il centro commerciale del Salento.


Una di queste testimonianze è senza dubbio l’imponente CASTELLO ARAGONESE, antica fortezza militare, fatto costruire tra il 1485 e il 1498 da Ferdinando I D’Aragona, sulla base di costruzioni militari già presenti ed opera di Svevi prima e Turchi poi. Il Castello presenta una pianta pentagonale, cinta da un fossato di protezione, con tre torri cilindriche angolari e un grande stemma appartenente a Carlo V sopra l’ingresso principale. (Info: www.castelloaragoneseotranto.it). Dalla piazza dove sorge il castello, situato nella zona Est della Città, inizia a diramarsi il labirinto di viuzze e vicoli, che costituiscono il borgo antico, la parte antica e più caratteristica della città nella quale passeggiare con l’impressione di essere riportati indietro nel tempo: con casette, scalinate, cortili, botteghe, ed atmosfere di una volta. È un piacere districarsi fra le mille piccole vie, scoprire scenari nascosti e godere dell’ospitalità della gente otrantina. Ogni angolo poi presenta la sua meraviglia: una chiesa, una vista sul mare, un dettaglio da scovare. Poco distante dal Castello troviamo la CATTEDRALE di SANTA MARIA ANNUNZIATA, altra fantastica opera dall’immenso valore artistico e storico, risalente all’anno 1000: la chiesa conserva infatti i resti degli 800 MARTIRI che durante l’invasione dei turchi, nel 1480, tentarono la resistenza non volendo rinnegare la propria fede. Altro tesoro custodito nella chiesa è il MOSAICO PAVIMENTALE, vero e proprio capolavoro che raffigura l’ALBERO della VITA, un’enciclopedia del Cristianesimo: infatti raffigura molti episodi dell’Antico Testamento ed in generale il cammino che l’uomo deve svolgere per purificarsi dal peccato originale e raggiungere la salvezza eterna; contiene anche molti riferimenti pagani e numerose tracce del simbolico ruolo storico che Otranto ha svolto di ponte fra Occidente ed Oriente.


Carmelo Bene che decise di porre la sua residenza in Otranto, ebbe a scrivere nel suo “Sono apparso alla Madonna” «Affondare la propria origine - non necessariamente connessa alla nascita - in terra d’Otranto è destinarsi un reale-immaginario. E lì, appunto, nel primo dì di un settembre io fui nato. Otranto. Da sempre magnifico, religiosissimo bordello, casa di cultura tollerante confluenze islamiche, ebraiche, arabe, turche, cattoliche. Ne è testimone la stupenda cattedrale. Il suo favoloso mosaico figurante l’"albero della vita", dell’anno 1100» Infine, nel 2010 il borgo antico è stato riconosciuto come Patrimonio Culturale dell'UNESCO quale Sito Messaggero di Pace. Inoltre, fa parte del club de I Borghi più Belli d'Italia.

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