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Lazio: Sperlonga


Sperlonga
, Špëlònghë in dialetto locale, Comune della Provincia di Latina (LT) nel Lazio Meridionale i cui abitanti si chiamano Sperlongani. È un Borgo Marinaro a metà strada tra Napoli e Roma che Fa parte del circuito dei Borghi più Belli d'Italia.

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L’antico Borgo sta su uno sperone di roccia a picco sul mare e affonda le radici nel mito, nella Grotta-Ninfeo di Tiberio, nelle Speluncae che gli hanno dato il nome, accarezzate dalle onde ribelli, abitate dalle leggiadre figure marine dei mosaici romani.

Prima delle scorrerie Saracene che hanno spinto i Pescatori ad arroccarsi e a dipingere di bianco le case per abbacinare i corsari, già provati dai lunghi viaggi in mare, la luce accecante era quella del mito di Ulisse, che accompagnava il peregrinare delle navi nell’azzurro e infido Mediterraneo. L’Antro di Tiberio era arredato con le grandi sculture dai muscoli guizzanti ispirate alle imprese dell’eroe omerico. Le origini di Sperlonga risalgono alle antiche leggende greche. Le sue Grotte di calcare accoglievano le flessuose ninfe del mare: la più bella, narra Esiodo, si chiamava Sperlonga, come l’antro che abitava, e aveva fatto innamorare Giove che una notte, sotto forma di infuocato meteorite, atterrò tra le sue gambe, mentre riposava sulla spiaggia e le abbaglianti falesie di Sperlonga sarebbero nate dal terremoto suscitato dal mitico amplesso. Età Romana, Plinio ricorda il “luogo della Spelonca”; «si aprono qui - aggiunge Strabone - Caverne grandissime e contenenti grandi e ricche abitazioni». Le incavature naturali che avevano attratto la Nobiltà Romana e da queste trasformate in lussuose Ville come quella di Tiberio, che saranno abbandonate verso il 900 d.C., quando le scorrerie dei Pirati costrinsero la popolazione a mettersi al riparo sullo sperone di San Magno. 900 d.C., la continuità del nome è documentata in un Codice in cui si parla del «Castrum Speloncae».

Il Castello era circondato da Mura ed aveva, come molti luoghi costieri, una Chiesetta dedicata a San Pietro, che era pescatore. A partire dall’800 e per tutto il Medioevo, Sperlonga fu un Villaggio di Pescatori che viveva sotto il costante terrore delle aggressioni Saracene. 1135, è menzionata nel «Codex Caietanus» la Chiesa Sanctae Mariae de Spelonche. 1379, si rifugia a Sperlonga l’antiPapa Clemente VII, in fuga da Anagni dopo la disfatta delle sue milizie. 1534, il Pirata Saraceno Khair al-Din Barbarossa conquista e devasta il Borgo. 1622, Sperlonga cade di nuovo in mano ai Turchi. L’Antro di Tiberio, infine, la Grotta ricavata in una Villa Romana che si dice appartenesse all’imperatore, meravigliosa e suggestiva una delle Ville dell’Imperatore Romano che amava farsene costruire in località amene e che, infatti, ritroveremo lungo l’itinerario anche a Capri. La residenza si sviluppava per oltre 300 m di lunghezza lungo la spiaggia di levante e comprendeva un impianto termale e una piscina circolare collegata a vasche destinate all’itticoltura. Internamente l’antro era decorato con marmi e mosaici in tessere di vetro e arredato con i gruppi marmorei delle imprese di Ulisse conservati al Museo Archeologico posto nell’area.

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