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Lazio: San Felice Circeo


San Felice Circeo
è un comune a 98 m s.l.m., della Provincia di Latina (LT) nel Lazio i cui abitanti son detti Sanfeliciani, fa parte dei Borghi più Belli d’Italia. Il nome “Circeo” (anticamente “Circei”) deriverebbe, secondo una delle etimologie accreditate, da “Circe”, Maga dell’Odissea omerica, ma soprattutto dea a cui anticamente a San Felice Circeo era tributato un culto.

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Il Santo a cui si fa riferimento nella denominazione è probabilmente San Felice II antiPapa, vissuto nel 300 d.C. Il Borgo dai mille volti, è situato lungo la Costa Laziale, a Sud di Roma, si compone di un promontorio roccioso proteso sul brillante Mar Tirreno e di una distesa pianeggiante che lascia spazio a fertili campagne che sin da tempi antichissimi - il primo a parlarne fu il poeta Esiodo nel 700 a.C. - è stato identificato con l’Isola Eea, luogo dove Omero, nel decimo canto del poema dell’”Odissea”, colloca la dimora della Maga Circe, ammaliatrice che ruba il cuore di Ulisse e tramuta in porci i suoi compagni. In realtà il legame di Circe con il promontorio non è di natura puramente leggendaria, ma fonti storiche narrano della presenza nell’antica Circei di un culto dedicato alla dea, alla quale probabilmente era intitolato il Tempio collocato sulla vetta più alta del Monte Circeo.

Il Borgo antico di San Felice Circeo, situato a circa 100 m s.l.m., reca nei suoi edifici i segni del suo glorioso passato di Colonia Latina, Rocca Templare e luogo di residenza di Nobili Casate. Circondato da colli, il Centro Storico è avvolto da una natura rigogliosa e incontaminata, San Felice Circeo, infatti, è parte dell’omonimo Parco Nazionale. Cinto dalle sue antiche mura, il Borgo di San Felice è costruito su una pianta che mostra ancora i segni della Centuriazione Romana.

Vi si accede attraverso una Porta ad arco, presso la quale anticamente sorgeva un ponte levatoio con scopo difensivo, che immette direttamente nel cuore del centro storico, Piazza Vittorio Veneto dominata dalla Torre dei Templari, testimonianza della permanenza dal 1240 al 1259 dell’Ordine Cavalleresco sul promontorio, dove era giunto a difesa della Rocca. La Torre non è l’unico retaggio Templare nel Centro Storico, ma in Piazza Lanzuisi, adiacente e comunicante con Piazza Vittorio Veneto, c’è la Sala-Cappella dei Templari, il cui portale d’accesso conserva le caratteristiche tipiche dell’architettura dell’Ordine, l’arco a sesto acuto per esempio. Nella stessa Piazza il Palazzo Baronale ha visto avvicendarsi la storia di Nobili e potenti Casate: dai Caetani, che avviarono la costruzione dell’edificio nel Medioevo e dominarono su San Felice Circeo, pur con qualche frapposizione, per oltre 400 anni, al Principe Polacco Stanislao Poniatowski, nipote del principe di Polonia, che vi governò dal 1808 al 1822.

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