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Friuli Venezia Giulia: Grado


Grado
, Gravo in dialetto Gradese, Grau in Friulano, è Comune in Provincia di Gorizia (GO) nel Friuli-Venezia Giulia, i cui abitanti si chiamano Gradesi e Graisani; importante centro turistico e termale, noto anche come l'Isola d'Oro e, per la sua particolare storia, la Prima Venezia.

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Si trova su un’isola così vicina alla terraferma, da somigliare ad una barca ancorata alla fonda.
Calli strette, campielli chiassosi intorno a rari edifici sacri paleocristiani: questo il centro antico, sull’isola tra mare e laguna, ove ripararono gli Aquiliesi fuggendo da Attila, prima, i Longobardi poi.


La parte moderna è l’elegante, noto sito balneare: «ad aquas gradata», l’espressione latina da cui viene il nome allude forse al dolcissimo declivio della spiaggia che ne fece la fortuna già quando un pubblico mitteleuropeo, assetato di sole, vi arriva per diligenza e traghetto.
Sul Sagrato della Basilica, sono emersi dei manufatti in sedimenti databili intorno al I secolo a.C., a testimonianza di una certa attività, probabilmente collegata alla neonata Colonia Romana di Aquileia.


La Città conobbe un primo serio sviluppo in Età tardo-Imperiale, a seguito della guerra dell'Imperatore Giuliano l'Apostata e la deviazione del fiume che attraversava Aquileia.
Conosciuta come ad Aquae Gradatae era attraversata da un'importante Strada Romana, la Via Gallica.
Grado si sviluppò attorno al 452, quando molti abitanti si rifugiarono sull'isola per sfuggire alle orde degli Unni guidati da Attila.
Nel 568, in seguito all'invasione dei Longobardi in Friuli, il Patriarca Paolino, Vescovo di Aquileia, vi trasferì la Sede del Patriarcato di Aquileia.
Grado crebbe di popolazione ed acquisì quindi un ruolo politico e religioso di primo piano, testimoniato dalla costruzione delle maestose basiliche di Santa Eufemia e di Santa Maria delle Grazie, entrambe della fine del VI secolo.
L'isola lagunare venne fortificata, prese il nome di Nova Aquileia e rimase nell'ambito dei Domini Bizantini, mentre il resto del Friuli, Aquileia compresa, era sotto il controllo dei Longobardi.
Nel 662 il Duca Lupo, dopo aver assaltato e depredato la Città, riportò il Tesoro Patriarcale ad Aquileia.
Nell'875 Grado fu minacciata dai Pirati della Dalmazia e fu salvata con una battaglia navale che si svolse nelle acque di fronte all'isola e che fu vinta dalla Flotta Veneziana sotto il comando di Giovanni Partecipazio.
Il conflitto con Aquileia riesplose nel 1024 quando il Patriarca Aquileiese Poppone fece assaltare e saccheggiare dai suoi uomini.
Con il trattato di Campoformio del 1797 e la fine della millenaria Repubblica Veneta, Grado entrò a far parte dei Domini della Casa d'Austria che, eccettuata la breve parentesi Napoleonica, ne mantenne il possesso fino al 1918.
Nel giugno 1810 un manipolo di Soldati Britannici sbarcò sull'isola e disperse la Guarnigione Francese.

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