Post in evidenza

Campania: Capri


Capri
è un Comune della Città Metropolitana di Napoli in Campania i cui abitanti son detti Capresi. È uno dei 2 comuni (insieme ad Anacapri) nei quali si divide amministrativamente l'Isola di Capri.è un Comune della Città Metropolitana di Napoli in Campania i cui abitanti son detti Capresi.

Powered by RedCircle

È uno dei 2 comuni (insieme ad Anacapri) nei quali si divide amministrativamente l'Isola di Capri.

La PIAZZETTA di Capri nel dialetto di Capri viene chiamata chiazza, il nome ufficiale è Piazza Umberto 1, da tutti conosciuta come “La Piazzetta di Capri”. È il centro di Capri, il fulcro attorno a cui ruota tutta la vita dell'Isola. Impossibile non passarci, difficile non fermarsi, almeno per un caffè. L'appellativo Piazzetta deriva dalla sue dimensioni decisamente ridotte, pochi metri quadri, un rettangolo quasi interamente ricoperto dai tavolini dei bar. Nelle sere d'estate si passa a stento tra la folla variopinta: non resta che sedersi, bere un drink e guardare quello spettacolo umano. È in questi momenti che si capisce perché viene chiamata il “salotto del mondo”. A pochi metri di distanza gli uni dagli altri siedono Principesse di Regni del Nord, attori italiani, miliardari americani, gente comune; poveri, ricchi, finti ricchi, finti poveri, nobili decaduti, nuovi nobili di nuovi paesi si mescolano all'ora dell'aperitivo. Durante il giorno la Piazzetta è affollata dei turisti che passano a Capri restano per qualche ora per respirare un po' del suo mito, ma è la mattina prima delle 10 che "la Piazzetta" diventa veramente '''La Piazza di Capri"': tutti passano di qui prima di andare al mare o al lavoro, per fare colazione, leggere i giornali e fare quattro chiacchiere. Se poi capiterai qui in una giornata d'inverno ti stupirai di come la Piazzetta sembri più grande: sedie e tavolini vengono messi via, i bar chiudono, l'unico che resta aperto lascia poche sedie fuori, mentre dal mare sale un vento gelido. In Piazzetta si trovano il piccolo chiosco dell'edicola, il Comune di Capri, l'Ufficio dei Vigili Urbani e, a pochi passi di distanza, la Stazione della Funicolare che si apre su una terrazza incorniciata da bianche colonne e affacciata sul Golfo di Napoli. Salendo le scale che partono dalla Piazza si raggiungono le sale dell'ex Cattedrale di Santo Stefano, la principale Chiesa di Capri costruita nel 1600, e il Centro Caprense Ignazio Cerio che nasce all'interno di un antico palazzo trecentesco della famiglia Arcucci. Da qui vale la pena continuare per gli stretti vicoli fino all'Aranceto delle Teresiane, la parte più antica della Città di Capri: la pace e il silenzio che si respirano qua fanno sembrare lontano anni luce la confusione della Piazzetta. Eppure basta girare l'angolo e ci si ritrova di nuovo davanti alla Torre dell'Orologio, il simbolo della Piazzetta, uno dei più originali casi di "campanile staccato dalla chiesa"; il battito delle sue campane ogni quarto d'ora segna il tempo lento dell'Isola.

MARINA GRANDE luogo di variopinte case di pescatori e la spiaggia più grande dell'Isola. Impossibile arrivare a Capri e non passare per Marina Grande. Da qui arrivano e ripartono tutti gli Aliscafi e i Traghetti, qui si trovano il Porto Commerciale e Turistico per chi arriva con una barca privata. MARINA PICCOLA in cui piace pensare che Ulisse sia stato tentato dalle Sirene. Si affaccia sul versante Sud dell'Isola e per raggiungerla dalla Piazzetta puoi prendere l'autobus che parte dal capolinea oppure scendere a piedi per una piacevole passeggiata di circa un quarto d'ora, percorrendo prima Via Roma fino alla località Due Golfi e poi imboccando le scalette di Via Mulo. Vicino alla piazzetta del capolinea autobus di Marina Piccola si trova la scalinata che conduce alla spiaggia di ciottoli e la piccola Chiesa di S. Andrea, costruita nel 1900. Scendendo lungo le scale si arriva allo "Scoglio delle Sirene" che, secondo le teorie di alcuni studiosi, era il luogo in cui si trovavano le terribili Sirene narrate da Omero nell'Odissea. Queste rocce dividono la Baia di Marina Piccola in 2 piccole spiagge: Marina di Mulo e Marina di Pennauro, utilizzate dagli antichi Romani come piccolo porto. ARCO NATURALE e PIZZOLUNGO una camminata in bilico tra cielo e terra lontani da tutti. Capri è così: basta allontanarsi di pochi passi dalla Piazzetta con la sua allegra folla per trovarsi di nuovo immersi nella natura, passando da vetrine scintillanti a panorami selvaggi. Via Tragara è una delle vie più pittoresche di Capri in cui si arriva percorrendo una breve e ripida salita alla fine di Via Camerelle, la strada delle boutique di lusso. La stradina è pianeggiante e si snoda tra alberghi di lusso, ville nascoste dietro i portoni e le siepi; tra i fiori e gli alberi di pino da lontano brilla il mare. All'inizio della strada si trova la Chiesa Evangelica Tedesca, che sembra quasi un pezzetto di Alpi trasportato nel Mediterraneo. Più avanti si incontrano Villa Discopoli, dove soggiornò Rainer Maria Rilke, e Villa Lo Studio dove invece Pablo Neruda trascorse i suoi giorni capresi. Via Tragara termina con uno spettacolare Belvedere affacciato sui Faraglioni e su Marina Piccola e dove si trova anche l'Hotel Punta Tragara alla cui progettazione ha collaborato anche l'architetto Le Corbusier. Dal Belvedere di Tragara parte il sentiero del Pizzolungo che affaccia sui Faraglioni e costeggia l'Isola fino all'Arco Naturale passando sopra Punta Masullo, dove Curzio Malaparte costruì la sua spettacolare Villa. Il percorso prosegue poi fino a una scalinata che porta alla Grotta di Matermania, dedicata nell'antichità al culto del Dio Mitra. Proseguendo ancora si arriva all'Arco Naturale una formazione rocciosa di età paleolitica larga 12 metri e alta quasi 20 che, a causa degli agenti atmosferici e dei processi geologici che hanno interessato l'isola in passato, ha acquisito una curiosa forma ad arco. Da qui la vista che puoi godere dalla piazzetta antistante è quella della Penisola Sorrentina, in particolar modo di Punta Campanella, e degli isolotti che compongono l'arcipelago de Li Galli. Lungo la strada ci sono diversi belvedere che permettono di arrivare fin sotto la roccia. L’ingresso all'Arco Naturale è libero e gratuito e il sito è aperto tutto l'anno e a tutte le ore del giorno. Da qui poi puoi tornare indietro verso la Piazzetta percorrendo via Sopramonte e Via Longano. VILLA JOVIS la Villa dove l'Imperatore Tiberio si ritirò a vita privata. L'imperatore Tiberio fu il primo "turista" che si innamorò perdutamente dell'Isola di Capri, tanto da decidere di lasciare la caotica Roma e ritirarsi qui. Durante il I secolo d.C. fece costruire sull'Isola 12 Ville, tra queste Villa Jovis è la più grande: estesa su un'area di circa 7.000 metri quadrati domina l'intero promontorio di Monte Tiberio e la conca che scende verso Cesina; la vista che si può godere dal lato Nord abbraccia buona parte del Golfo di Napoli, spaziando dall'Isola di Ischia fino a Punta Campanella, mentre il lato Sud affaccia sul centro di Capri. Le sue caratteristiche architettoniche ricordano quelle delle classiche Ville del Periodo Romano, ma anche quelle di una piccola fortezza: al centro si trovavano le cisterne per la raccolta delle acque piovane, risorsa fondamentale su un'Isola priva di fonti naturali, usate sia come acqua potabile che come riserva destinata alle terme che si articolavano nei classici ambienti del Apodyterium, Frigidarium, Tepidarium e Calidarium. L'alloggio dell'Imperatore e dei sui fedeli si trovava a Nord, ad Ovest c'erano gli alloggi dei servi mentre ad Est la sala del trono. A Villa Jovis c'era anche un Faro che veniva utilizzato per le comunicazioni con la terraferma che però crollò con un terremoto che distrusse anche buona parte della Villa pochi giorni dopo la morte di Tiberio. VILLA LYSIS la magia di un mito in cui c'è qualcosa di magico. Dalla Piazzetta ci puoi arrivare in 2 modi: da Via Longano, Via Sopramonte oppure da Via Le Botteghe, Via Fuorlovado e Via Croce: in entrambi i casi si arriva alla "Croce" dove si prosegue poi per Via Tiberio fino all'incrocio con Via Lo Capo; ci vogliono 45 minuti a piedi, la passeggiata è tutta in salita e ti consiglio scarpe comode. Fu costruita nel 1904 da Jacques d'Adelswärd Fersen, il Nobile Parigino che scelse l'Isola per il suo esilio volontario dopo essere stato travolto da scandali che lo convinsero a lasciare il suo paese; la Villa è quindi legata alla storia stessa del Conte e alla sua personalità: elegante, eccentrica, lussuosa, riservata, sfarzosa e soprattutto un intimo rifugio dove vivere felicemente la sua storia d'amore con il giovane romano Nino Cesarini fino alla fine precoce dei suoi giorni. Nel corso del tempo Villa Lysis divenne poi il ritrovo di artisti, intellettuali, poeti, scrittori che arrivavano a Capri agli inizi del 1900 e che hanno saputo descrivere ed esaltare il suo mito. Visitare Villa Lysis vuol dire andare alla scoperta dei suoi segreti e delle sue meraviglie: saloni, stucchi, decorazioni, arredi, marmi pregiati, non c'è un solo dettaglio che non abbia una chiara ispirazione: dallo stile Luigi XVI, alla teatralità neoclassica, dall'imponenza Greca alle sinuose forme dell'Art Nouveau, dalle dorature della Secessione Viennese alle contaminazioni Orientali. Il risultato è una Villa straordinaria arroccata su un sperone a picco sul mare e il panorama sulla Baia di Marina Grande lascia senza fiato. Simbolo di Villa Lysis è la sua imponente scalinata che culmina nel Peristilio con Colonne Ioniche su cui domina l'iscrizione «Amori et Dolori Sacrum» voluta dallo stesso Fersen in cui è racchiusa l'essenza della sua vita. GIARDINI di AUGUSTO e VIA KRUPP sospesi sul Mare di Capri. Dalla piazzetta di Capri, percorrendo a piedi Via Vittorio Emanuele, Via Federico Serena, e proseguendo per Via Matteotti, per una passeggiata fino ai Giardini di Augusto, il più classico degli itinerari per chi ha poco tempo per visitare Capri e vuole farsi un'idea veloce di come sia. Il percorso per arrivare ai Giardini di Augusto passa, infatti, attraverso il Centro di Capri e il Panorama che si ammira dalle terrazze va dalla Baia di Marina Piccola a Via Krupp, fino ad arrivare ai Faraglioni. I Giardini di Augusto nascono nell'antica proprietà che l'industriale tedesco Friedrich Alfred Krupp acquistò nei primi anni del 1900 a ridosso della Certosa di San Giacomo per costruire la sua dimora caprese. Dopo il primo conflitto mondiale furono ribattezzati "I Giardini di Augusto", un nome che è rimasto fino ai giorni nostri, e custodiscono le principali specie di fiori e piante che si possono trovare sull'Isola di Capri. Anche Via Krupp nasce per volere di Friedrich Alfred Krupp il proprietario delle grandi acciaierie tedesche che era un appassionato di ricerche biologiche marine, e amava recarsi a Capri con il suo panfilo che ormeggiava nella Baia di Marina Piccola e per raggiungere facilmente l'imbarcazione dalle suite del Grand Hotel Quisisana fece costruire questa splendida strada panoramica scavata nel costone roccioso sovrastato dai Giardini di Augusto. La CERTOSA di SAN GIACOMO è uno degli edifici più antichi di Capri infatti venne costruita nel 1371 per volere del Conte Giacomo Arcucci, Gran Camerario della Regina Giovanna I d'Angiò e inizialmente era un Convento. Visitare la Certosa è un'ottima idea per una pausa all'ombra mentre passeggi tra le assolate strade del Centro di Capri. L'antica struttura del Convento è ancora oggi visibile nei 3 blocchi che compongono l'edificio: uno indipendente e aperto a tutti, dove si trovavano la Farmacia e la Chiesa per le donne; uno destinato ai Frati Conversi con i Granai, le Scuderie e i Laboratori; l'ultimo blocco per la Vita di Clausura con le Celle intorno al Chiostro Grande e gli altri ambienti della Vita Monastica intorno al Chiostro Piccolo. Subì diversi danni a causa delle incursioni dei Pirati che si susseguirono nel 1500; poi con il dominio Francese le antiche mura della Certosa furono utilizzate come Caserma, Ospedale e, fino al 1898, Colonia Penale per Anarchici e Militari. Nelle sale che un tempo ospitavano il Refettorio sono esposte le opere di Karl Wilhelm Diefenbach esponente della Pittura Simbolista Europea di fine 1800 che soggiornò a Capri fino al 1913, data della sua morte. Una volta visitata la Certosa non dimenticare di allungarti fino ai Giardini della Certosa, nascosti tra le piante e gli alberi troverai diversi belvedere per ammirare i Faraglioni, il mare e lo splendido panorama di Capri.

[Guarda qui sotto per visionare ed acquistare il mio e-Book del diario di viaggio contenente anche questa località]


Commenti