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Campania: Anacapri


Anacapri
, Ronnacràpe in Napoletano, è il più esteso dei 2 comuni nei quali si divide amministrativamente l'Isola di Capri, i cui abitanti son detti Anacapresi.

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Situata sull'isola di Capri, sorge sul fianco settentrionale del Monte Solaro (che, con 589 m, è la massima vetta dell'isola); una seggiovia collega l'abitato con la vetta del monte, da dove lo sguardo spazia su un vastissimo panorama, dal Golfo di Napoli al Golfo di Salerno.

Passeggiare per i Quartieri e ammirare le Maioliche, altra particolarità di Anacapri. Se ti chiedi cosa fare ad Anacapri, includi anche la ricerca di Maioliche particolari e divertenti, ce ne sono davvero di tutti i tipi: da quelle antiche e pregiate presenti nelle Chiese, a quelle che decorano i Quartieri del Comune tra Colori e Proverbi irriverenti. Da Piazza San Nicola ad esempio, vai verso Piazza Diaz e Via Boffe, troverai una serie di mattonelle maiolicate che decorano le abitazioni e anche i vicoli. Panchine colorate e particolari catturano l’attenzione e sono perfette per prenderti tempo e ammirare la bellezza di Anacapri intorno a te. Percorrendo Via Giuseppe Orlando, la più conosciuta strada del Centro Storico, ritorna verso Piazza Vittoria, qui troverai la seggiovia che porta a Monte Solaro, il punto più panoramico di tutta l’Isola di Capri. Con i suoi 589 metri sul livello del mare, Monte Solaro è la cima più alta dell’Isola di Capri e permette di avere una visione totale e piena che spazia dai Faraglioni al Golfo di Napoli e sul quale da visitare anche l’Eremo di Cetrella, considerato dalle famiglie dei pescatori meta di pellegrinaggio prima di un viaggio in mare. Ma se hai timore della seggiovia puoi comunque raggiungere Monte Solaro a piedi passando attraverso il vicoletto nei pressi del cimitero; la salita di circa un’ora non sarà facile ma arriverai comunque a destinazione.

Il FARO di PUNTA CARENA è uno dei punti preferiti dai locali per fare il bagno a Capri. Se stai immaginando una spiaggia di sassi ti sbagli, più che spiaggia infatti si tratta di una Costa Rocciosa da cui tuffarsi direttamente in mare. Eppure questo luogo è molto apprezzato sia per la sua tranquillità che per l’importanza storica data dal famoso faro che si trova proprio sulla punta del costone roccioso. Il Faro di punta Carena di Anacapri è il secondo più importante faro d’Italia ed è anche uno dei più antichi, infatti fu acceso per la prima volta nel 1867 ed è ben visibile anche di giorno grazie alla sua colorazione rossa. Essendo fuori dalle rotte comuni, questo luogo gode di una tranquillità incredibile ma è al tramonto che dà il meglio di sé con un’atmosfera che difficilmente dimenticherai. VILLA SAN MICHELE l'Eremo di luce del Medico venuto dal freddo. «Una casa aperta al sole, al vento e alle voci del mare - come un tempo greco - e luci, luci ovunque» così Axel Munthe descriveva Villa San Michele, la casa che costruì sull'Isola di Capri. Il Medico Svedese scelse il punto più panoramico di Capri per costruire la sua Villa: il versante Nord-Orientale di Anacapri, a 327 metri di altezza sul livello del mare, dove un tempo sorgeva una Villa Imperiale Romana e una Cappella Medievale dedicata a San Michele. Munthe si dedicò per gran parte della sua vita alla costruzione della Villa e del Giardino. All'epoca i Giardini di Capri erano pieni di reperti delle Ville Romane che affioravano dal terreno, i contadini la chiamavano «roba di Tibberio» e la regalavano spontaneamente al medico che la andava ad aggiungere alla sua collezione di reperti di Epoca Romana, Etrusca ed Egizia raccolti durante i suoi viaggi. Tra i principali oggetti che è possibile ammirare a Villa San Michele si trovano la testa di Medusa che adornava il Tempio di Venere a Roma, oggetti di arte sacra medievale, mobili settecenteschi provenienti dalla Toscana, affreschi e sculture Romane come il busto in marmo dell'Imperatore Tiberio, il tavolo con lastra marmorea in Stile Cosmatesco, il lampadario Siciliano in ferro battuto e la Sfinge Egizia che si trova su uno dei punti più panoramici di tutta Villa San Michele, diventata quasi un simbolo della dimora di Axel Munthe. Si dice che poggiando la mano sinistra sulla Sfinge ed esprimendo un desiderio mentre si guarda il Mare di Capri, questo desiderio si avvererà. Nel giardino si può ammirare una serie di piante caratteristiche della Flora Mediterranea - come le camelie, le ortensie, splendidi cespugli di rose, i pini e i cipressi - circondate da un tipico colonnato bianco con pergolato, uno dei tratti caratteristici delle Ville locali e inoltre, nel Giardino si gode di una straordinaria vista del Golfo di Napoli. La storia della costruzione della Villa verrà poi raccontato da Munthe nel libro «Storia di San Michele», un best seller entrato nella classifica dei libri più tradotti al mondo.

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