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Liguria: Rapallo


Rapallo
è un Comune a 3 m s.l.m. della Città Metropolitana di Genova in Liguria, i cui abitanti si chiamano Rapallesi. Adagiata ad arco nell'insenatura più interna nella parte occidentale del Golfo del Tigullio, incastonata nel Golfo che prende il suo nome (denominato storicamente "Golfo del Grifo"), in una piana tra 2 torrenti: Boate - chiamato storicamente "Bogo" - e San Francesco e sull'ampia piana alluvionale. Il territorio comunale è attraversato anche da numerosi corsi d'acqua e rii minori lungo i quali, nel corso dei secoli, si sono sviluppati nuclei abitativi corrispondenti alle odierne frazioni e località rapallesi.

Non esiste una versione certa e documentata sull'origine o il significato del toponimo Rapallo: si ipotizza la derivazione dal termine Rapalu o, più correttamente, Ra palù traducibile in palude che si avvicinerebbe al concetto geologico primitivo della palude che, effettivamente, si trovava alla foce del torrente Boate e dove si sviluppò il primo insediamento del borgo; secondo un'altra ipotesi il toponimo deriverebbe invece da Rapa-lo, con riferimento alle coltivazioni delle rape, che avrebbe avuto grande sviluppo nella località levantina. Ancora un'altra versione protende verso il termine gotico Rappa, passato nei dialetti italiani col significato di piega, ruga, o fenditura e che riprenderebbe la morfologia effettiva del territorio rapallese.

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Il primo nucleo abitativo sembrerebbe risalire al 700 a.C. a seguito del ritrovamento, nel 1911, di un'antica tomba nell'attuale quartiere di Sant'Anna durante uno scavo d'estrazione dell'argilla per rifornire le vicine fornaci. Negli scavi furono riportati alla luce diversi oggetti sacri, tra i quali un'urna cineraria in terracotta con croce gammata, contenente una cuspide di lancia in ferro, vasi e un braccialetto d'oro a forma di serpente. Dai primi studi effettuati sui rinvenimenti fu possibile stabilire l'origine etrusca, se non greca, dei reperti, nonostante l'eccezionale scoperta, il materiale andò successivamente perduto (lasciando pertanto incertezza sulle prime origini del borgo) non potendolo quindi confrontare con i ritrovamenti preistorici, scoperti nella necropoli della vicina Chiavari. Nel 643 Re Rotari, sovrano dei Longobardi, dopo aver conquistato le terre della Liguria creò, tra Zoagli e Rapallo, un distaccamento militare (o postazione difensiva) contro i rivali Bizantini; a questo episodio storico viene fatto risalire il toponimo "Marina di Bardi", località del Comune di Zoagli. Furono in seguito i Monaci dell'Ordine di San Colombano, giunti dall'Abbazia di San Colombano di Bobbio, ad avviare una prima evangelizzazione del territorio, mentre furono gli Ambrosiani a costruire il primo tempio religioso: la Pieve Ambrosiana di Santo Stefano nel Centro Storico Rapallese, considerata tra le Pievi più antiche della Liguria.

Tra i vari fattori che diedero vita ad una nuova "rinascita economica" di Rapallo fu l'arrivo della tratta ferroviaria da Genova a Sestri Levante, con inaugurazione della locale stazione e il passaggio del primo treno dalla piccola stazione di San Michele di Pagana il 31 ottobre del 1868. Di lì a poco si aprirono i primi alberghi e hotel di lusso, caffetterie e ristoranti, sale cinematografiche e da ballo, stabilimenti balneari nella stagione estiva nonché la costruzione di nuove ville signorili e residenziali in stile Liberty e neoclassico. L'incremento del turismo di soggiorno e vacanziero, soprattutto con una buona presenza straniera di inglesi, francesi e tedeschi, portarono inoltre ad ospitare uno dei primi Casinò italiani nelle sale del Kursaal Hotel. Anticamente il Borgo di Rapallo, nel cuore del Centro Storico e sede delle più importanti attività artigianali e delle autorità cittadine, era racchiuso nel periodo medievale da una cinta muraria. Un decreto del Senato della Repubblica di Genova, datato al 12 febbraio del 1629, decretò l'allora Communi Rapalli come "borgo murato", sebbene studi più approfonditi e moderni, abbiano però evidenziato che in realtà il Senato Genovese descrisse una Rapallo Medievale cinta non da mura vere e proprie, di cui non esistono effettivamente tracce tangibili, bensì da alte case e vie strette - i tipici "Caruggi Liguri" - che proprio per la loro conformazione urbana garantivano una sorta di "cittadella murata". Nel 1400 l'umanista e cancelliere della Repubblica, Giacomo Iacopo Bracelli, descrisse così il Borgo rapallese: «Borgo senza mura ma sicurissimo per i suoi passi stretti

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