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Liguria: Alassio

Alassio, Aȓàsce in Ligure, anticamente conosciuta col nome di Alascio, è un Comune a 6 m s.l.m. della Provincia di Savona (SV) in Liguria, il cui nome degli abitanti è Alassìni. Cittadina balneare tra le più conosciute ed apprezzate della Liguria, distesa nell’ampia insenatura limitata dal Capo Santa Croce e dal Capo Mele.

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La sua vocazione turistica, favorita da presupposti quali la mitezza del Clima, la vastità della Spiaggia (che si allunga per 3 km ed è composta da sabbia di quarzo puro, fine ma pulitissima), la bellezza delle Colline circostanti, fu "scoperta" alla fine del 1800 dal Turismo Inglese, nel quale Alassio divenne uno dei principali centri in Riviera e al quale deve l'impianto di molti dei suoi Giardini e delle Ville sulle pendici delle Colline.

La leggenda vuole che il toponimo Alassio derivi dal nome di Adelasia, figlia dell'imperatore Ottone I, fuggita con uno scudiero di nome Aleramo; la coppia si sarebbe stabilita sulle colline di Alaxio o Alascio - l'odierna Alassio - dando origine alla stirpe degli Aleramici. Già nel 1200 e 1300 si parlava di un Albertus d'Alascio e del territorio di Alascio. La nobile famiglia dei notari del Sacro Romano Impero assunse il cognome "d'Alascio" proprio per indicare la provenienza dal territorio Alaxino, ossia d'Alassio. Da tale famiglia discesero anche i Marchesi Ferrero d'Alassio, attraverso il nobile Luca d'Alascio de Alaxio. Nel 1500, Giacomo de' Alaxini dei signori di Druent, Rettore dell'Università di Tolosa, vendette parte del feudo al Duca Emanuele Filiberto di Savoia. La fondazione di Alassio, nota come Alascio, risalirebbe tra il 900 e l'anno 1000 quando in prossimità della chiesetta di Sant'Anna ai Monti sorse il primo nucleo - il Burgum Alaxii - ed altri nuclei familiari si stabilirono sulla collina retrostante presso l'attuale borgata Madonna delle Grazie, nel luogo conosciuto da allora come Castè, dove si può ancora vedere uno dei più antichi stemmi di Alassio.

Il feudo dall'anno 1000 fu in possesso dei Monaci Benedettini dell'Abbazia di San Martino dell'isola Gallinara, ed in seguito sotto il controllo del Comune di Albenga che lo acquistarono dai religiosi nel 1303, e con un'amministrazione ingauna che durò sino al 1500 [gli Ingauni furono un'antica popolazione ligure di navigatori dediti al commercio e alla pirateria; abitavano intorno al capoluogo Albingaunum (Albenga)]. Nel 1521 a seguito delle continue incursioni piratesche furono costruite le prime mura di cinta da porre come difesa del nucleo abitativo. Entrato quindi a far parte dei territori della Repubblica di Genova partecipò nel 1528, con 18 galeoni, alla guerra contro la Francia ottenendo da Genova ampie autonomie specie economiche. Al 1659 risalgono i Capitoli Politici di Alassio: Capitoli e Decreti Politici ed Economici fatti da diversi Commissionati del Serenissimo Senato (della Repubblica di Genova) e dal medesimo approvati: lo statuto stabilisce le norme fondamentali dell'organizzazione del Consiglio e Parlamento d'Alassio e, in particolare, specifica le attribuzioni degli organi e le forme di garanzia e di partecipazione delle minoranze, i modi di esercizio della rappresentanza legale del Consiglio e Parlamento d'Alassio, anche in giudizio. Lo Statuto stabilì, altresì, i criteri generali in materia di organizzazione dell'istituzione, le forme di collaborazione fra Comuni e Province, della partecipazione popolare, del decentramento, dell'accesso dei cittadini, alle informazioni e ai procedimenti amministrativi, lo stemma e il gonfalone e quanto ulteriormente previsto dal Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali. Dalla Premessa degli Statuti: Alassio, località geografica nota già ai Romani, quale comunità composita trova il suo primo riferimento storico ufficiale in una bolla di Papa Alessandro III del 1169, che, nominando la chiesa primitiva di Sant'Ambrogio recita "dominicaturaset villam quae ibi est". Realtà demograficamente viva e ben consistente nel 1300 divenne "Città" da antiche fonti storiografiche nella prima metà del 1500, e definitivamente sancita quando in epoca napoleonica vede fissato gli attuali confini, è elevata a Capo Cantone e sfiora gli 8.000 abitanti. Dall'antica grande tradizione marinara oggi si ispira al nobile senso dell'ospitalità e deve conservare con essi un patrimonio morale per le sue genti di oggi e di domani.

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