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Lettura del libro Il Bel Paese di Antonio Stoppani

Viaggio in Magna Grecia: Squillace: Cassiodoro

Durante queste 6 pagine, ci troviamo a passeggiare lungo la ferrovia che dapprima traversa la foce del fiume che, come tutte le fiumare calabresi dopo tanta pioggia scorre in regime torrentizio torbido e giallo sporco, mentre il pensiero torna ai racconti di Cassiodoro che lo raccontava come un bel fiumicello che scorreva all’interno del suo Monastero, abbondante di pesci. Ancora una volta, come già avvenuto con Capo Colonna, anche per contemplare il Monasterium Vivariense, non rimane che l’immaginazione, vedendolo di lontano, contemplandolo con la mente e pensando alla storia e all’opera del suo fondatore Magnus Aurelius Cassiodorus Senator, uomo politico, storico e monaco, figlio di quella terra che tanto lustro diede alla stessa. Ora che poco rimane delle pietre del Monastero, non rimane che ricordare la storia e la figura di Cassiodoro uno dei dei nati nel 480 d.C. assieme a Boezio, poeta e filosofo, e San Benedetto. Cassiodoro, che dopo aver ricoperto ruoli chiave accanto agl’Imperatori Ostrogoti, contribuendo a determinare saggezza e clemenza del Regno, quando frustrato, all’età di 60 anni, si ritirò dal mondo per scrivere la storia di quanto vissuto e dei tempi, e per fondare una Comunità Monastica a cui diede una regola per la santificazione del lavoro intellettuale. Grande importanza diede al lavoro dei suoi Antiquarii, i copisti, simili ai coevi Amanuensi Benedettini, che lavorarono per conservare i manoscritti che correvano il rischio di una completa distruzione. [Clicca per ascoltare il Podcast di minuti 00:22:02 con la lettura del Capitolo]

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