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Donne Indifese in Calabria: Scilla e Cariddi


Il primo capitolo di questo taccuino d’appunti sparsi è breve, 2 pagine scarse, che ci fa subito conoscere il carattere entusiasta dell’autrice, cominciando con un’esclamazione di gioia: «Capodanno! Che giorno felice, anche se trascorso fra Scilla e Cariddi» e ancora con: «evviva Calabria!» Troviamo molte analogie con il racconto del Viaggio in Calabria di Alexandre Dumas: il fatto che le nostre viaggiatrici provengano da un viaggio in Sicilia e che imbarcandosi a Messina, giungano in Calabria a bordo della Speronara, lo stesso battello da carico che allora veniva usato per il traghettamento nello Stretto di Messina. Il primo assaggio di Calabria è tutto ospitalità cortesia e cavalleria nei confronti di donne viaggiatrici: prima le sbarcano a spalla, poi si litigano per portar loro i bagagli che porta ad offendersi i Calabresi dietro l’insistenza da parte delle viaggiatrici di portarsele da sé. Poi, tutta al femminile ma non solo, visto che fu un problema che assillò tutti i viaggiatori del Grand Tour, la ricerca di un albergo che risponda ai canoni di pulizia. I primi 2 giorni finiscono, si direbbe a “tarallucci e vino”, con la scoperta della cortesia e della buona cucina calabre. [Clicca per ascoltare il Podcast di minuti 04:21 con la lettura del Capitolo]


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