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Calabria: Gioia Tauro

 


Giòia Tauro (Giòi nella dizione locale) è un Comune della Città Metropolitana di Reggio Calabria (RC), i cui abitanti sono detti Gioiesi o Gioitani.

Centro Agricolo, Commerciale e Industriale, si affaccia sul Mar Tirreno (presso la foce del Fiume Petrace) e dà il nome al Golfo (da Capo Vaticano a Punta Pezzo) e alla piana omonima.


Il Fiume Petrace nasce a 1000 metri d’altezza, nel cuore dell’Aspromonte, e percorre 27 Km prima di giungere al mare. 

Conosciuto anticamente con il nome di Metauro è citato da Catone, Plinio ed Ecate Milesio. 

Ebbe, nel corso dei secoli, nomi come Iaccolino, che secondo Marco Porcio Catone in «De Originibus», libro III, separava Reggio da Taureana e Petrace.

Ha segnato per molto tempo il Confine, sul Versante Tirrenico, tra la Repubblica di Reggio e quella di Locri. 

Alle sue acque furono attribuite proprietà curative e legato al Fiume c'è anche un MIRACOLO di SAN FANTINO, che riuscì a fermare le acque gonfie e difficili da percorrere riuscendo così a proseguire nel cammino.



Gioia Tauro ha origine dalla Magno-Greca Metauros, sorta intorno al 600 sull'altopiano coincidente con l'attuale centro cittadino, la cui esistenza è stata confermata da scavi archeologici, da cui si evince che la città vantava una vivace produzione artigianale di ceramiche, bronzi, anfore attiche e corinzie e si distingueva anche per una fervida attività culturale: nel 630 a.C. vi nacque uno dei più grandi lirici greci, Tisia (detto Stesicoro). [clicca qui per acquistare l'e-Book «Viaggio in Calabria con Alexandre Dumas»]


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