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La lunga strada di sabbia: da Venezia a Trieste


Da Venezia a Trieste


SINOSSI


Con questo capitolo si conclude il viaggio lungo la strada di sabbia, in compagnia di Pier Paolo Pasolini, partiamo da Mestre e Venezia per finire a Trieste, tappa d’arrivo dell’itinerario. Continua ad essere il mese di Agosto 1959 per Pasolini e 2021 per me, e assieme viaggiamo per 12 giorni, dal 9 al 20, dal Veneto al Friuli Venezia Giulia, altri ed ultimi 267 km fino alla spiaggia di Lazzaretto di Muggia al confine con la Slovenia.


Provenendo dai Lidi Ferraresi, «... Dopo un volo per le lunghe piste sugli argini, alti sopra la più verde, malinconica, severa campagna d’Italia, lungo le lagune, arrivo al caos di Mestre. ...»

Nella stesura della sua sceneggiatura di viaggio, va a Venezia scendendo direttamente piazza San Marco per immergersi nel salotto cittadino che gli permette di usare i suoi primi e primissimi piani, osservando e raccontando i dialoghi, a cominciare dagli autoctoni:

«... Vado al ristorante ... Il proprietario, un giovane colto ... mi dice subito ... Gli stranieri che sono venuti quest'anno a Venezia, sono tutti della gente brutta, sgradevole, maleducata ...»

è evidente che un anno valga l’altro per le lamentazioni e che anch’esse sono sempre uguali; forse solo oggi, causa pandemia, i ristoratori sono meno schizzinosi.

Poi si avvicina al tavolino di due artisti, Santomaso e Turcato, che vorrebbero essere da un’altra parte, molto più a sud, rincarando la dose dell’indigeno lamentandosi di tutto «... Uno non può neanche andare a comprarsi un gelato ...»

Un paio di giorni veneziani e poi via, «... verso l’arco dell’Adriatico verso Trieste, è il confine meridionale della mia prima giovinezza: tutto è visto, tutto è nei miei precordi  ...» nella certezza dei luoghi conosciuti, certezza che presto viene delusa dai ricordi traditi da una terra ormai resasi straniera.  

Arriva nella nuova Jesolo, che non esisteva ed oggi è stipata di villini, pensioni e dal  concerto assordante di zoccoli dei turisti italo- tedeschi.

Poi Caorle che invece esisteva, ma analogamente a Jesolo, da spiaggetta per i locali si è trasformata in spiaggia di Vienna e Monaco e «... Squallide, tristi pensioni, in folla, ... hanno soffocato l’antico paese  ...» ed «... Una fiumana di brutti tedeschi e di fastidiosi giovinotti del retroterra travolge tutto.  ...» una fiumana che lo porta con la sua curiosità per l’umanità, ad assistere all’elezione di “Mister 1959”, una serata degna di un film dei Vanzina, raccontata con dovizia di particolari dall’occhio acuto di Pasolini.

Poi, finita la festa, esce a riveder le stelle, sulla scena e all’ora da lui più amate: esterno notte, sul lungomare guardando lontano col cuore in gola, verso «... Lignano (Sabbiadoro) - dove - i friulani hanno fatto un grande sforzo organizzativo anche lì, come a Jesolo, tutto è sorto dal nulla ...» ma con risultati veramente rispettabili e a misura d’uomo.

Arriva così alla fine del suo viaggio, a Trieste, ma lo fa passando dalla periferia, a lui sconosciuta, di grandi strade circondate dalla tristezza dei palazzoni e delle colline che la circondano, dirigendosi verso Pola, per raggiungere Muggia, una piccola appendice al suo lungo viaggio che finisce a a Lazzaretto, l’ultima spiaggia italiana.

La breve spiaggia di Lazzaretto potrebbe essere in Calabria.

Una quantità incredibile di gente, per l’angustia della piccola insenatura, si ammassa su una cerchia di pietre fangose, di sassi sporchi, sotto alberi spelacchiati e poveri prati.

Poco più in là, le stanghe del confine, con lo sgabuzzino delle guardie ed oltre il confine non si vede più un bagnante, una casa.

Non c’è più sole.

«... Qui finisce l’Italia, finisce l’estate. ...».


Audio Lettura da pagina 159 a 166 (ascolta il Podcast qui sotto)


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ITINERARIO E LUOGHI del CAPITOLO


Veneto: Mestre - Venezia - Jesolo - Caorle

Friuli Venezia Giulia: Lignano Sabbiadoro - Aquileia - Grado - Trieste - Muggia - Lazzaretto 


LOCALITÀ del Capitolo



[...]



Mestre è una località del comune di Venezia, i cui abitanti si chiamano Mestrini. Costituisce il centro principale della terraferma veneziana.


Già comune autonomo, nel 1926 Mestre fu integrata nel Comune di Venezia e, nel secondo dopoguerra, ne accolse lo sviluppo urbano, diventando sede di quartieri residenziali, di servizi e di importanti realtà economico-produttive.

È situata nella Pianura Veneta a margine della Laguna di Venezia a 3 m s.l.m. e funge da porta d'accesso a Venezia, oltre ad essere un importante nodo viario e ferroviario.


Vi invito ora a seguirmi nella visita di Mestre: vi parlerò dell’origine del nome - del Territorio e dell’urbanistica - visiteremo la città, faremo un giro lungo la sua storia e un giro nei dintorni lungo l’itinerario dei forti di difesa (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Venezia (Venesia in veneto) è il comune i cui abitanti son chiamati Veneziani, capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Veneto. 

Comprende sia territori insulari sia di terraferma, articolato attorno ai due principali centri di Venezia (al centro dell'omonima laguna) e di Mestre (nella terraferma).


121 isole - 177 canali - 400 ponti, la città è stata per 1100 anni la capitale della Serenissima Repubblica di Venezia ed è conosciuta come la Serenissima, la Dominante e la Regina dell'Adriatico: per le peculiarità urbanistiche e per il suo patrimonio artistico, è universalmente considerata una tra le più belle città del mondo, dichiarata, assieme alla sua laguna, patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, che ha contribuito a farne la seconda città italiana dopo Roma con il più alto flusso turistico.



«Tutto ciò che mi circonda è pieno di nobiltà, è l'opera grandiosa e veneranda di forze umane riunite, è un monumento maestoso non di un solo principe, ma di tutto un popolo.» (Goethe, Viaggio in Italia, 1816)


La storia artistica veneziana si è sviluppata nei secoli in modo singolare, rispetto al resto dell'Europa, seguendo un percorso di originalità e di lenta elaborazione degli influssi esterni. 

Nata come città bizantina, Venezia è stata a lungo condizionata artisticamente dai suoi rapporti con il mondo arabo.

La bellezza della città si è moltiplicata ed espansa a tutte le Arti e ne è stata anche ispirazione.


Vi invito a seguirmi nella visita di Venezia: vi parlerò dell’origine del nome - andremo a spasso lungo la sua storia e per la città, lungo calli, fondachi, campielli, sestieri che sono le vie, piazze e quartieri, oltre ai ponti, in un tour ricco di scoperte, d’altronde Venezia non è una città ma un mondo, difficile da racchiudere in un sunto - poi una pausa culinaria ed infine una visita dovuta a Murano con la sua produzione del vetro e a Burano con i suoi merletti e le sue case colorate, Torcello e la Giudecca (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Jèsolo (Jèxoło in veneto) comune che fa parte della città metropolitana di Venezia in Veneto, i cui abitanti si chiamano Jèsolani è posta su un territorio pianeggiante affacciato sul mare Adriatico ed orlato dalla laguna di Jesolo, dai fiumi Sile e Piave, e alle foci di questo dall'antistante laguna del Mort.

Il nome antico di Jesolo era Equilium (dal latino equus o dal venetico ekvo), cioè città dei cavalli, che richiama l'allevamento del cavallo per il quale erano celebrati gli antichi Veneti.



Il nome attuale Jesolo, invece, deriverebbe probabilmente da una serie di errori di trascrizione di quello più antico (Equilo, Esulo, Lesulo, Jexulo, Jexollo, Jesolum, Giesolo).

Al margine orientale della laguna veneta, in area di bonifiche recenti, è questo centro, situato sulle sponde del basso corso del fiume Sile, a 42 km da Venezia. 

La valorizzazione agraria del territorio e l’importanza recentemente assunta dal Lido di Jesolo come stazione balneare, hanno dato anche un forte incremento alla popolazione comunale.


Hai mai sentito parlare della “Miami dell’Adriatico”? 

Vieni con me ti invito a scoprire Jesolo la località di mare sull’Adriatico che si trova nella splendida cornice del Lido di Jesolo in provincia di Venezia. 

Da anni è frequentata da turisti italiani e stranieri che scelgono questo litorale di costa del Mediterraneo per le proprie vacanze.

Il Lido di Jesolo si sviluppa sulla sottile striscia di litorale tra la laguna di Venezia e la foce del Piave. 

È una località in cui terra e mare si fondono, per dare vita a paesaggi suggestivi e indimenticabili.


Vi parlerò ora dell’origine del nome e dell’urbanistica - faremo un giro lungo l'avvincente storia e la città (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Càorle è il comune i cui abitanti son detti Caorlotti, che fa parte della città metropolitana di Venezia in Veneto, situato tra le foci dei fiumi Livenza e Lemene, che si affaccia sul Mare Adriatico a nord est della Laguna di Venezia fra le località turistiche di Eraclea e di Bibione. 

Nel 2017, Caorle è stata inserita nel novero dei Borghi storici marinari d'Italia ed è uno dei comuni italiani insigniti dei riconoscimenti Bandiera Blu e Spighe Verdi della FEE.


Il comune si affaccia sul mare Adriatico, ma comprende una serie di frazioni nell'entroterra.

Diciotto chilometri di spiaggia sabbiosa color oro, mare pulito adatto ai bambini, limpido, pescoso, dune, natura incontaminata, il borgo storico sul mare, il porto, l’arte, le tradizioni, le eccellenze enogastronomiche del territorio.


Ti invito ora a seguirmi nella visita di Caorle: una meravigliosa scoperta.

Il mare, il centro storico con le pittoresche case dipinte, la sua laguna e i suoi casoni la rendono una meta completa e perfetta per ogni tipo di vacanza. 

In questo podcast vi voglio raccontare cosa vedere a Caorle e tutto quello che questa meta offre, i dintorni con le sue affascinanti aree naturali, la cucina tipica l’avvincente viaggio lungo la sua storia. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Lignano Sabbiadoro (Lignan in friulano), fino al 1959 frazione di Latisana, è comune del Friuli-Venezia Giulia i cui abitanti si chiamano Lignanesi

È un importante centro balneare dell'Alto Adriatico, sviluppatosi in questo secolo verso la foce del Tagliamento (Lignano Pineta poi Pineda) ed all'estremità di una penisoletta sabbiosa che ha suggerito la denominazione moderna di Sabbiadoro, situata in una verde penisola ad una cinquantina di chilometri da Udine ed equidistante (90 chilometri) da Venezia e Trieste, piccola appendice della bassa pianura veneto-friulana e della bassa friulana.


Lignano è essenzialmente Sabbiadoro, una lunga spiaggia simile alle sorelle venete Bibione o Jesolo: fondo sabbioso che scende lentamente, molto attrezzata, in genere una località adatta soprattutto a famiglie con bambini e molto frequentata da turisti austriaci e tedeschi. 

Ma Lignano è anche molto altro: è cultura del buon cibo, è sport e turismo attivo, è paesaggi naturali tra laguna e pineta.


Vi invito ora a seguirmi nella visita di Lignano detta Sabbiadoro: vi parlerò dell’origine del nome - del suo Territorio e dell’urbanistica - ti racconterò della spiaggia e della laguna di Marano (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Aquileia (Aquilee in friulano standard, Aquilea nella variante locale, Olee o Olea in friulano antico) è un comune del Friuli-Venezia Giulia i cui abitanti son detti Aquileiesi.

Colonia romana fondata nel 181 a.C., fu capitale della X regione augustea e metropoli della chiesa cristiana. 

Insieme con Ravenna e Brescia è il più importante sito archeologico dell'Italia settentrionale, e con Cividale del Friuli e Udine è stata una delle capitali storiche del Friuli, il cui vessillo deriva proprio dallo stemma di Aquileia.


Centro agricolo nella zona bonificata dell'immediato retroterra della Laguna di Grado; di grande interesse archeologico, è l’antica Aquileia fondata nel 181 a. C. che fu importante colonia romana posta all'incrocio di vie commerciali e poi per lungo tempo sede del patriarcato, in un alternarsi di splendori e decadenza, finché nel 1420 fu conquistata dalla Repubblica Veneta che pose fine al potere temporale patriarcale. 


L'abitato si sviluppa attorno alla basilica patriarcale per un raggio di circa un chilometro, inglobando anche i resti dell'antica città romana, ed è attraversato dal fiume Natissa. 

La parte sud del territorio comunale, retrostante alla laguna di Grado, è invece costituita da territorio coltivato derivante dalle bonifiche o da piccole macchie di bosco planiziale.

Sulla strada che porta a Grado, prima che l’ultimo lembo della pianura muoia nella Laguna, si alza la mole romanica della Basilica di Aquileia. I 73 metri del campanile non incombono più sulle solitudini care al Carducci, ma su un piccolo borgo di una campagna bonificata e su una delle più interessanti zone archeologiche d’Italia. All’ombra dei cipressi, i ruderi del porto fluviale romano sulla Natissa evocano il passaggio di lontane esotiche mercanzie, che giungevano per mare da tutto il Mediterraneo o per la strada fin dalle spiagge baltiche dell’ambra.


Ti invito ora a seguirmi nella visita di Aquileia: ti parlerò della visita all’area archeologica, per farti conoscere cosa vedere attraverso le tracce del suo passato, un lungo viaggio lungo la sua lunga storia. (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Grado (Gravo in dialetto gradese, Grau in friulano) è comune in provincia di Gorizia del Friuli-Venezia Giulia, i cui abitanti si chiamano Gradesi e Graisani, importante centro turistico e termale, noto anche come l'Isola d'Oro e, per la sua particolare storia, la Prima Venezia.

Si trova su un’isola così vicina alla terra ferma, da somigliare ad una barca ancorata alla fonda. Calli strette, campielli chiassosi intorno a rari edifici sacri paleocristiani: questo il centro antico, sull’isola tra mare e laguna, ove ripararono gli Aquiliesi fuggendo da Attila, prima, i Longobardi poi. La parte moderna è l’elegante, noto sito balneare: «ad aquas gradata», l’espressione latina da cui viene il nome allude forse al dolcissimo declivo della spiaggia che ne fece la fortuna già quando un pubblico mitteleuropeo, assetato di sole, vi arriva per diligenza e traghetto.


Ti invito ora a seguirmi nella visita di Grado: ti parlerò dell’origine del nome - visiteremo la città e le aree naturali - infine faremo un giro lungo la sua storia e ci siederemo a tavola a gustare i piatti tipici (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Trieste (Trst in sloveno e in croato; Трст in serbo) è comune capoluogo della regione a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia, i cui abitanti si chiamano Triestini.

Affacciato sull'omonimo golfo nella parte più settentrionale dell'Alto Adriatico, fra la penisola italiana e l'Istria, a qualche chilometro dal confine con la Slovenia nella regione storica della Venezia Giulia.


Rappresenta da secoli un ponte tra l'Europa occidentale e quella centro-meridionale, mescolando caratteri mediterranei, mitteleuropei e slavi.

Infatti è l’unica città che permette di raggiungere in 90 minuti (un’ora e mezza) Venezia, ma anche 2 capitali europee Lubiana in Slovenia e Vienna in Austria, oltre alle spiagge della Croazia.


Ti invito ora a seguirmi nella visita di Trieste: ti parlerò dell’origine del nome - del Territorio e dell’urbanistica - faremo un giro lungo la sua storia e dello sviluppo urbano, il genius loci, lo spirito del luogo - visiteremo città e dintorni ed infine un accenno alla gastronomia tipica (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Mùggia (Muja in dialetto istroveneto e in dialetto triestino, Milje in sloveno) è un comune del Friuli-Venezia Giulia, i cui abitanti si chiamano Mùggesani (Mujesani in istroveneto).

Nell'ultimo lembo d'Italia la costa pare ripiegarsi su se stessa: qui si apre la Baia di Muggia, caratteristica località dalle fattezze istro-venete. 

Approdando nella pittoresca darsena, pare quasi di entrare dentro le calli e le piazzette. 

L'atmosfera di stampo veneziano non si respira solo grazie alle architetture: anche il dialetto, i costumi e le tradizioni gastronomiche lasciano trapelare un intenso passato condiviso con la Serenissima.

Guardando Mùggia dal mare, le bianche pietre d'Istria e le case colorate creano un armonico tutt'uno con il verdeggiante ambiente carsico. 

Ad incorniciarla, sette chilometri di costa e una corona di colli che dominano panoramicamente una vasta zona, sia italiana che istriana.

Si trova in riva al mare, ai piedi di un colle sulla riva sinistra del vallone omonimo, di fronte a Trieste, ed è una caratteristica località di aspetto Veneziano, dominata dai resti del castello del 1300.


Ti invito ora a seguirmi nella visita di Muggia: faremo un giro lungo la sua storia e il genius loci, lo spirito del luogo - visiteremo la città e la vita quotidiana dei pescatori nel Mandracchio (continua ascoltando il podcast qui sotto)


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Lazzaretto fa parte del comune di Muggia, in provincia di Trieste, nella regione Friuli-Venezia Giulia.

La frazione o località di Lazzaretto dista 3,46 chilometri dal medesimo comune di Muggia di cui essa fa parte.


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