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Emilia Romagna: Brugnello un paradiso con 11 abitanti

Esplorando la provincia piacentina, ci si imbatte nel piccolo borgo di Brugnello, in Alta Val Trebbia (definita da Hemingway la valle più bella del mondo), al confine con Lombardia, Liguria e Piemonte.

Brugnello, a 464 metri s.l.m. è uno dei borghi più suggestivi della Val Trebbia: fa parte del Comune di Corte Brugnatella, che prese il suo nome dai Brugnatelli, nobile famiglia originaria proprio del borgo.

Per raggiungerlo si deve salire dalla SS 45 per una strada molto stretta e formata da tornanti (ca. 2 km) impegnativi ma ti assicuro che il panorama offerto ripaga lo sforzo.

L’ingresso al Borgo è segnalato da un cartello scritto a mano, e subito si capisce di essere capitati in un luogo magico, fuori dal tempo e dallo spazio, dalla realtà.

Il piccolo borgo arroccato su uno sperone roccioso, un tempo fortificato, oggi si presenta al visitatore come un originale agglomerato di poche vecchie case in pietra in parte scavate nella Roccia e una Chiesa, che hanno mantenuto lo stile medievale, anche se arricchito dagli artisti che hanno contribuito al restauro, rendendolo un borgo delle favole.

Balconi e aiuole fiorite, porte e persiane in legno, vicoli e case arricchite con decorazioni in pietra con motivi floreali e qualche sedia e panchina, realizzate sempre in pietra, in attesa di essere utilizzate dal prossimo visitatore/turista che voglia godersi aria buona e un po’ di riposo.

Il Borgo è abitato da artisti che hanno dato il loro contributo al restauro delle case e delle strade. 

Passeggiando per il borgo traspare evidente l’amore dei suoi abitanti, che lo mantengono pulito e perfettamente conservato.

Salendo lungo l’unica stretta strada, si arriva nel piazzale della Chiesa posta in cima al paese, che, vista dalla SS 45, venendo da Bobbio, sembra più imponente di quello che in realtà non sia, da cui si gode di un panorama sul Trebbia che non ha uguali: un punto di osservazione privilegiato su un luogo in cui il fiume è costretto dalla natura a scorrere incassato in magnifici meandri disegnando anse che si incurvano su se stesse.

Nonostante le dimensioni del borgo (11 abitanti appena, escludendo i proprietari di seconde case) è anche possibile soggiornare nel piccolo albergo ristorante gestito da generazioni dalla famiglia di Chiara, per un soggiorno che consente di fruire del magico “tempo lento” di questi abitati storici a diretto contatto con la natura.

CENNI STORICI

I primi documenti attendibili risalgono all’epoca Longobarda (580 d.C. ca.) quando si cita Corte Brugnatella e sembra che a Brugnello fosse stata costituita una Corte Reale.

Nel medioevo i Brugnatelli costruirono un Castello, che nella seconda metà del 1100 fu concesso da Federico Barbarossa per tre quarti ai Malaspina e solo un quarto ai Brugnatelli, per poi passare a Galeazzo Visconti nel 1361. 

Di questo Castello purtroppo oggi rimangono solo pochi resti.

Nel 1923 il Comune passò dalla provincia di Pavia a quella di Piacenza.

COSA VEDERE

La piccola Chiesa di Cosma e Damiano, patroni dei Medici, risale all'anno 1000 ma è stata rimaneggiata diverse volte nei secoli successivi. Composta da una singola navata, ha una facciata baroccheggiante intonacata e dipinta, che sembra quasi appoggiata alla struttura più antica in pietra.

Alberi Monumentali

- Il bosco circostante di cerri e di roverelle Corte Brugnatella Pieve Montarsolo (per un totale di 230 esemplari);

- Il Platano in piazza S. Francesco a Bobbio;

- La Quercia in località Cascina Stavello, a Vaccarezza (Bobbio).

Cammini e Vie di Pellegrinaggi

La prima tappa regionale della "Via degli Abati", detta anche “Francigena di Montagna” (la strada che partendo da Pavia attraversa l’Appennino Tosco-Emiliano in direzione di Lucca e di Roma) parte proprio da Bobbio, a pochi chilometri dal Borgo.

GASTRONOMIA

Come tutte le cucine di montagna, si basa soprattutto sulle risorse naturali abbondanti in questo territorio come funghi, tartufi, castagne e bacche selvatiche, senza dimenticare che il territorio piacentino annovera salumi tipici D.O.P. (coppa, pancetta e salame) e oltre 20 vini D.O.C.

Nei ristoranti locali si possono gustare genuine ricette tradizionali, che ovviamente risentono della posizione geografica della Val Trebbia. 

Ciascuna regione confinante ha caratteristiche che la cucina piacentina ha saputo assorbire e rielaborare: il salume e le paste ripiene (come i tortelli e le paste fatte in casa) della tradizione Emiliana; il risotto di eredità Lombarda e Piemontese; la lüganega, cioè la salsiccia di provenienza Lombardo-Veneta; il grande uso di verdura, retaggio della cucina Ligure.

COME RAGGIUNGERE BRUGNELLO

Si raggiunge con l’Autostrada del Sole A1, uscita Piacenza Sud

Si percorre la Strada Statale 45 in direzione Genova e Bobbio. 

Dopo il paese di Marsaglia e dopo aver attraversato il ponte sul fiume Trebbia, si trova un cartello stradale che indica le direzione per Brugnello a 2 km.

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