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Viaggiare col taccuino meditativo


Carnet de voyage, libreta de viajes, travel sketchbook, reisetagebuch, in italiano Taccuini di Viaggio, anche se spesso usiamo il termine francese.
Si tratta di diari meditativi, frutto di un viaggiare lento, dando spazio alla pausa e all'ozio creativo; diari di appunti visivi, parole, impreziositi con disegni, schizzi e collage dei più svariati elementi.
Un’arte multimediale che assembla frammenti diversi, mescolando generi e tecniche, citazioni e riflessioni, pittura e fotografia. Uno straordinario esempio di letteratura iconica dove la riflessione della scrittura unita all’immediatezza dell’immagine disegnata è poesia che genera poesia.
Abituati ormai a partire per viaggi ipertecnologici, frettolosi, accompagnati dal cellulare, stupisce l’essenzialità dell’attrezzatura di quei viaggiatori sostenibili che come compagni di viaggio portano con sé solo taccuini, colori, pennelli e magari anche solo una piccola macchina fotografica digitale per rubare l’attimo o fissare un appunto visivo che servirà loro per riprendere e terminare un disegno lasciato incompiuto.
Il tutto completato da pensieri, letture e un tocco di sensibilità artistica che permette di cogliere le suggestioni e restituire l’immagine del mondo.
Immagini che generano e restituiscono emozioni, una geografia emozionale racchiusa in pagine di grande bellezza, capaci di raccontare i luoghi nelle loro atmosfere, profumi, luci ed ombre, sfumature e punti di vista più nascosti, rievocandone la magia di chi c’è stato, testimone oculare, e facendo sognare chi vorrebbe andarci.

Esiste un'organizzazione no profit internazionale Urban Sketchers, dedicata a promuovere una comunità globale di artisti che praticano il disegno in loco, la cui missione è promuovere il valore artistico, narrativo ed educativo del disegno in loco, promuovendone la pratica e mettendo in contatto le persone in tutto il mondo che disegnano nel luogo in cui vivono e viaggiano. 
La sua storia inizia nel 2007, quando una comunità globale di disegnatori urbani ha iniziato a formarsi quando il giornalista e illustratore Gabriel Campanario (probabilmente italo americano) con sede a Seattle ha creato un forum online "per tutti i disegnatori là fuori che amano disegnare le città in cui vivono e visitano, dalla finestra del loro case, da un bar, in un parco, in piedi all'angolo di una strada ... sempre sul posto, non da foto o ricordi." 
Un anno dopo, Campanario ha invitato un gruppo di disegnatori a condividere i loro disegni e la loro narrazione in un blog, Urban Sketchers, dove i lettori potevano "Vedere il mondo, un disegno alla volta". Il blog ha aiutato la comunità ad ottenere visibilità e ha ispirato gli appassionati di disegno di tutto il mondo a disegnare nello spirito di questo Manifesto
1. Disegniamo sul posto, all'interno o all'esterno, catturando ciò che vediamo dall'osservazione diretta. 2. I nostri disegni raccontano la storia di ciò che ci circonda, i luoghi in cui viviamo e dove viaggiamo. 3. I nostri disegni sono una registrazione del tempo e del luogo. 
4. Siamo fedeli alle scene a cui assistiamo. 
5. Usiamo qualsiasi tipo di media e apprezziamo i nostri stili individuali. 
6. Ci sosteniamo a vicenda e disegniamo insieme. 
7. Condividiamo i nostri disegni online. 
8. Mostriamo il mondo, un disegno alla volta.

Urban sketching: a spasso con “spasso” (e col taccuino)! Sedersi da qualche parte, tirare fuori matita e taccuino, concentrarsi soltanto su ciò che si osserva e lasciarsi lentamente avvolgere da uno stato di piacere e di armonia con il mondo. Ecco una descrizione appassionata per un’attività ricca di possibilità : fare sketches. Ma cosa significa? (Continua la lettura)

Su RAI 5 Art Rider, un format in collaborazione con Rai Cultura, condotta da Andrea Angelucci, archeologo, guida turistica e travel designer, la serie si struttura come un viaggio alla scoperta dei luoghi più nascosti - o spesso ignorati - della Penisola. 6 puntate, da 52 minuti l’una, nelle quali Angelucci racconta l’arte nascosta che si cela dietro l’angolo, nel piccolo paese vicino casa o fuori dagli itinerari solitamente battuti dai turisti. 

Inseparabile compagno di viaggio del conduttore è un taccuino, un diario nel quale Angelucci disegna e dipinge i monumenti e alcuni dettagli delle opere d’arte che scopre durante il suo itinerario.

TUTTE I LUOGHI DI ART RIDER Le puntate toccheranno vari luoghi italiani: da Gabii a Subiaco, alla scoperta delle bellezze della valle dell’Aniene; da Roma a Melfi, alla ricerca delle suggestioni d’Oriente tra le strade d’Italia, tra icone greche e mosaici bizantini; da Tagliacozzo alle cime del Gran Sasso con l’antica tradizione della transumanza; dal Monte Amiata alla Valnerina, tra i boschi fatati e le montagne incontaminate della Tuscia, con il Parco di Bomarzo e la misteriosa architettura della Scarzuola; da Pietravairano a Cancello, per immergersi nelle acque del golfo di Napoli, alla ricerca dei resti della città sommersa di Baia; da Monte D’Accoddi a Sant’Antioco, alla scoperta della Sardegna, culla della civiltà nuragica e di un’antica tradizione fenicia. (vai a Rai Play per vedere le puntate)

RAI 5 trasmise anche una serie intitolata «CARNETS DE VOYAGE» Paesi, Città e Luoghi Insoliti visti e narrati attraverso l'occhio di viaggiatori-illustratori; è una serie di documentari che vi porta a (riscoprire) numerosi paesi attraverso lo sguardo e i disegni di 6 globe-trotter. Il viaggio riprende in questa trasmissione tutta la sua dimensione originale è ci da il tempo di osservare, gustare e permeare il paese, la cultura e la civiltà.


APPROFONDIMENTI 


Articolo-Viaggio e Paesaggio. L'esperienza nel Carnet de Voyage - Salvatore Santuccio (Università degli Studi di Camerino) 

Matite in Viaggio Con la mostra Matite in Viaggio (Esposizione di Carnet di Viaggio), che si tenne al Centro Culturale Candiani dal 7 al 9 ottobre 2011, si presentò per la prima volta al pubblico la neocostituita Associazione che porta la stessa denominazione (M.I.V.) che si propone di promuovere e favorire l’interesse per il viaggio e il viaggiare, con una finalità di ampliamento della conoscenza dell’altro e della consapevolezza di sé. 
Dunque un viaggiare che rifugge da un’abusata fruizione consumistica, e promuove una dimensione del viaggio come ben più articolata e profonda esperienza esistenziale. M.I.V. si collega idealmente all’Associazione francese il Faut Aller Voir, nata agli inizi del 1998 a Clermont Ferrand, e che nel 2000 ha dato luogo alla prima Biennale du carnet de voyage (sito in francese) e che si fa promotrice di un’inedita dimensione del viaggio, intesa come insostituibile momento di crescita culturale, personale e collettiva ad un tempo.

CuneoVualà - La rassegna dedicata al taccuino di viaggio disegnato 

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