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BeWeB 20.20: vent’anni di una storia condivisa

Nel 2000 veniva pubblicata online la prima versione del portale BeWeB

A distanza di venti anni proviamo a ragionare insieme su cosa questo portale ha rappresentato in termini di servizio per la cultura e la pastorale e in quale misura esso possa aver sostenuto la rete di persone, professionalità, esperienze e condivisione di buone pratiche.

Cos'è BeWeB?

BeWeB - Beni ecclesiastici in web, è la vetrina che rende visibile il lavoro di censimento sistematico del patrimonio storico e artistico, architettonico, archivistico e librario portato avanti dalle Diocesi italiane e dagli Istituti Culturali Ecclesiastici sui beni di loro proprietà. 

È anche il luogo dove facilitare, attraverso approfondimenti tematici, condivisione di risorse e news, la comprensione e la lettura del patrimonio diocesano da parte di un pubblico ampio e non di soli specialisti.

Il portale intende diventare sempre più l’espressione di una redazione distribuita che vede protagoniste le diocesi e tutta la realtà ecclesiale, onde far emergere, insieme a quelle tradizionali, chiavi di lettura del patrimonio di carattere pastorale, catechetico, liturgico e più in generale teologiche.

La banca dati è implementata particolarmente dalle Diocesi e dagli Istituti Culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio e sono quindi nella fase di aggiornamento e integrazione. 

Per queste ragioni quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace. 

Man mano che l’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto della CEI riceve banche dati aggiornate, provvede a sostituire quelle pubblicate fino a quel momento.

BeWeB è anche uno strumento di dialogo con le istituzioni pubbliche e i relativi sistemi informativi. 

In quest’ottica sono stati portati alla firma accordi e convenzioni che garantiscono la visibilità dei dati presenti su BeWeB anche nell’Anagrafe delle Biblioteche Italiane, nel Servizio Bibliotecario Nazionale e in Manus online coordinati dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU), in Material Evidence of Incunabula coordinato dal Consortium of European Research Libraries (CERL), nel Sistema Archivistico Nazionale coordinato dall’Istituto Centrale per gli Archivi (ICAR), nei Luoghi della Cultura realizzato dal Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT). 

Si sta verificando come facilitare il dialogo con il Sistema Generale Informativo del Catalogo (SIGECweb) coordinato dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) e con CulturaItalia, progetto coordinato direttamente dal MiBACT.

(fonte sito BeWeB)

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