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Lettura del libro Il Bel Paese di Antonio Stoppani

Liguria: Levanto fra storia e bellezza


Lèvanto (Levanto in ligure, Lievànto nella variante locale) è un comune italiano della provincia della Spezia in Liguria.
E' di antica fondazione, adagiato in una valle ricoperta da ulivi, viti e pini ed affacciato direttamente sul mare. 

Le dorsali della vallata finiscono in mare col promontorio del Mesco e la punta di Levanto.
È idealmente posizionata e collegata, e per questo viene considerata da molti la porta d’ingresso per visitare le perle della Liguria, che si possono raggiungere via mare con i tanti battelli e barche private che partono ogni giorno dal molo, in auto, in treno ma anche a piedi, percorrendo gli splendidi sentieri panoramici a picco sul mare che collegano Levanto alle Cinque Terre, alle Baie del Levante e ai 18 borghi storici dell’entroterra.

LEVANTO
Regione: Liguria
Provincia: La Spezia SP
Altitudine: 3 m slm
Superficie: 36,81 km²
Abitanti: 5.396
Nome abitanti: Levantesi
Patrono: Sant'Andrea (30 novembre)








www.lamialiguria.it







Genius Loci
(spirito del luogo)
 
Il Genius Loci di Levanto risale alle sue origini, partendo dalla profondità storica del paesaggio e ripercorrendo le varie identità che la cittadina ha assunto nei diversi periodi: dall'immagine feudale e agricolo pastorale, sulle montagne di Bardellone, a quella comunale mercantile-marittima al tempo della Repubblica di Genova; fino alla odierna configurazione di polo dotato di notevole attrattiva turistica grazie ad un elevato valore ambientale e paesistico.
La sua posizione tra mare e montagna, la sua posizione tra il golfo e la suggestiva Valle, le sue dorsali che finiscono in mare col promontorio del Mesco e la punta di Levanto, costituiscono uno splendido scenario rivestito del verde di boschi, ulivi e vigne.

Origine del Nome

(Toponomastica)

Il borgo medievale, feudo dei Malaspina e poi dei signori Da Passano, è citato nelle fonti genovesi del 1100 come "Levantum".
La dizione locale del toponimo, Levàntu, dimostra l'origine dotta della pronuncia ufficiale Lèvanto.
Con ogni probabilità deriva dal latino medievale levantem (da cui l'italiano levante - oriente -), che ricorre a Genova, qui nel senso di "luogo che si trova ad oriente di Genova stessa".

Dialetto
 (Proverbi e Modi di dire)

Il dialetto di Levanto appartiene alla famiglia dello spezzino (spezzin /speˈziŋ/) con cui si intende la varietà ligure della varietà urbana della Spezia.
Le differenze tra le parlate di questa area, sono minimamente percettibili.
Pur distinguendosi sia dal genovese che dai dialetti della limitrofa Lunigiana, ha comunque importanti punti di contatto con entrambi.
Particolare per la sua cantilena, e per una propria fonologia, che risente dell'influenza toscana ed emiliana.
Numerose sono le varianti fonetiche, essenzialmente riconducibili alle zone geografiche distinte del territorio: il dialetto risente fortemente delle influenze genovesi sulla riviera e nella parte alta della Val di Vara, a Sarzana e a La Spezia digrada nel tipo lunigianese, e si caratterizza per tratti comuni condivisi soprattutto con l'emiliano, mentre è intriso di toscanismi nella bassa Val di Magra.
Sono numerose le parole di origine straniera: soprattutto dal francese, dallo spagnolo, dal portoghese. 



BELIN è il termine più usato in Liguria è il termine probabilmente più ligure che utilizziamo a Spezia

MA COS TE FE' (it: ma cosa fai) anche nelle varianti MA COSS TEFE' o MA COSTE FAE è una piccola frase usata da molti anziani spezzini come intercalare. Chiaramente incomprensibile ai non indigeni, quando viene pronunciata rapidamente, in genere non comporta l'attesa d'una replica, ma si usa come aggancio e ponte fra l'una e l'altra frase.

NE' OCA NE' USEO (it. nè oca nè uccello) è la caratteristica definizione del giovane che non riesce a piazzare se stesso nella società; che sta un pò coi suoi e un pò convive; che lavora un pò sì e un pò forse; o anche nello stesso modo sono definite dai vecchi quelli cose poco nette, come magari certi abbigliamenti moderni che non sono eleganti, nè sportivi, nè casuale e, appunto, ber me fante, concio così nè tei n'oca nè useo: ma cangiate!


Santo Patrono

Andrea (in lingua greca: Ἀνδρέας; denominato secondo la tradizione ortodossa Protocletos o il Primo chiamato; Betsaida, 6 a.C. - Patrasso, 30 novembre 60) è stato un apostolo di Gesù Cristo, venerato come Santo dalla Chiesa Cattolica e da quella Ortodossa.


Dopo il martirio di Sant'Andrea, secondo la tradizione, le sue reliquie vennero traslate da Patrasso a Costantinopoli.
Leggende locali dicono che le reliquie vennero vendute dai romani.
San Girolamo scrisse che le reliquie di Andrea vennero portate da Patrasso a Costantinopoli per ordine dell'imperatore romano Costanzo II nel 357.
Qui rimasero sino al 1208, quando vennero portate ad Amalfi, in Italia, dal Cardinale Pietro Capuano, nativo di Amalfi.
Nel 1400, la testa di Sant'Andrea fu portata a Roma, dove venne posta in una teca in uno dei 4 pilastri principali della Basilica di San Pietro.
Nel settembre del 1964, come gesto di apertura verso la Chiesa Ortodossa greca, Papa Paolo VI consegnò un dito e parte della testa alla chiesa di Patrasso.
Nel 500 d.C. 2 reliquie (una mano e un braccio) di Sant'Andrea furono donate a Venanzio Vescovo di Luni (SP) dal Papa Gregorio Magno, suo grande amico.
È tradizione che al tempo, e con l'occasione del dono, sia stata costruita a Sarzana (SP) la chiesa di Sant'Andrea, che divenne la dimora della reliquia.
Da quel giorno l'apostolo divenne il patrono della città. 

Tali reliquie sono ancor oggi conservate nella Cattedrale di Sarzana, mentre altre sono state restituite da Papa Paolo VI a Patrasso i Grecia.

 

Storia

In epoca romana esisteva un piccolo borgo denominato Ceula situato sulle colline dell'odierna Montale, in prossimità delle quali giungeva il mare; esso costituiva un nodo strategico di grande importanza poichè era ubicato nel punto in cui l'antica Via Ligure, che proveniva dall'interno, toccava la costa.
Dopo la caduta dell'Impero Romano di Occidente (476 D.C.), Ceula entrò a far parte dell'Impero Bizantino.
In epoca Carolingia (inizio 800 d.C.) l'attuale campanile della Chiesa di San Siro, fungeva da torre di avvistamento e di difesa contro i pericoli provenienti dal mare.
A partire dal 1200 l'importanza dell'abitato iniziò a diminuire a vantaggio di Levanto che stava ampliandosi direttamente sul mare.
Diventò prima feudo dei Malaspina, passando successivamente ai Da Passano e, nel 1229, alla Repubblica di Genova.
Furono gli stessi Da Passano ad avviare i primi contatti con Genova che si trasformarono in un vero e proprio atto di fedeltà dal 1132 e ancora nel 1229, con la totale dedizione verso la Repubblica di Genova che mantenne alla famiglia i privilegi storici e le proprietà feudali del Borgo.
Nel 1247 anche i possedimenti della Valle, sempre amministrati dai Signori di Zolasco, furono ceduti da questi ultimi alla Repubblica Genovese.
Nei secoli medievali la vita economica di Levanto si reggeva soprattutto sulle attività mercantili - marmo "rosso di Levanto", vino ed olio locali - alimentate tanto dalle vie di comunicazione verso la Pianura Padana, tra cui la più importante era la via Francigena, quanto dalle vie marittime che si aprivano sull'intero Mediterraneo; ciò è dimostrato dalla presenza della Loggia e della Darsena.
Nel 1515 la Repubblica cedette la sovranità su Levanto alla Casa di San Giorgio.
Poiché, tuttavia, l'amministrazione dei possedimenti si rivelò antieconomica, la Casa di San Giorgio restituì alla Repubblica tutti i territori che le rimanevano in sovranità, fra cui Levanto, nel 1562.
Dal 1607 fu sede dell'omonimo capitanato che seguì le sorti e le glorie della Repubblica Genovese fino alla dominazione napoleonica.
Con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre nel Dipartimento del Vara, come capoluogo, all'interno della Repubblica Ligure.
Dal 28 aprile 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, il territorio di Levanto rientrò nel I cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Mesco e dal 1803 centro principale del I cantone di Levanto nella Giurisdizione del Golfo di Venere.
Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento degli Appennini.
Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861.
Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel VI mandamento di Levanto del circondario di Levante, facente parte della provincia di Genova prima e, con l'istituzione nel 1923, della provincia della Spezia poi. 




Architettura e Urbanistica

Dopo il Medioevo, il Borgo Antico raccolto attorno alla Chiesa di Sant'Andrea ed al colle di San Giacomo conobbe un notevole sviluppo.
Una seconda fase di espansione è datata 1400, con l'edificazione del Borgo Nuovo o Stagno nella piana del Ghiararo dovuta principalmente alle rilevanti funzioni economiche e politiche assegnate a Levanto dalla Repubblica di Genova che rendevano insufficiente il Borgo Medioevale, determinando la nascita del Borgo Nuovo sull'allineamento della Via dei Monti collegante il Borgo con la Valle; tale insediamento mantiene ancora oggi il suo carattere lineare con interessanti palazzi del 1600 e 1700, che si affacciano ai due lati di Via Garibaldi e di Via Guani, di recente ristrutturati tramite il "Progetto Raffaello" dell'Unione Europea.
Anche nella Valle fiorirono nuove ville patrizie, mentre la difesa della costa e la protezione dei prodotti esportati portarono nello stesso secolo ad una ricostruzione del locale castello.
Un'ulteriore fase dello sviluppo urbano si pone tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 con l'apertura degli attuali Corso Italia e Corso Roma.
A partire dal 1950 il Borgo si è ulteriormente esteso raggiungendo negli anni 1970 l'attuale configurazione.

Levanto deve la sua idenrità anche alla sua posizione al centro di una suggestiva Valle, le sue dorsali che finiscono in mare col promontorio del Mesco e la punta di Levanto, costituiscono uno splendido scenario rivestito del verde di boschi, ulivi e vigne.
Nel suo territorio sono situati 18 piccoli Borghi che hanno conservato i colori antichi della loro identità, insediamenti minori, mulini, cappelle e piccoli Santuari nascosti fra la folta vegetazione. 

Intorno all'anno 2005 è iniziata una completa trasformazione del lungomare, iniziando dalla zona di Vallesanta, con una passeggiata in parte a sbalzo sopra una serie di locali che dovrebbero essere adibiti a negozi a servizio dell'approdo delle barche a Vallesanta, con aiuole ben piantumate con piante della macchia mediterranea.
La passeggiata porta ad una pista ciclabile corredata da marciapiedi che, seguendo il tracciato delle vecchie gallerie ferroviarie dismesse, porta in meno di mezz'ora, attraverso un itinerario ben illuminato con squarci di visione del mare, al vicino borgo di Bonassola. 

Il progetto del "water front" deve essere completato dalle attrezzature di un impianto di depurazione e da un proseguimento della passeggiata attrezzata sino allo stabilimento balneare del Casinò. 

Nel 2010 il Comune di Levanto ha conseguito la certificazione del proprio sistema di gestione ambientale conformemente alla norma ISO 14001.
Ha anche ottenuto dalla FEE-Italia (Foundation for Environmental Education) il conferimento della Bandiera Blu per la qualità delle sue spiagge nel 2016- 2017-2018. 


Monumenti e luoghi d'interesse

La storia di Levanto, che poi racconta quella dei borghi limitrofi, si vive nel centro medievale ben conservato, nei molti edifici d’epoca, nella mostra etnografica permanente e nei borghi che costellano la vallata.
Tra gli angoli più suggestivi di Levanto, la via dei Forni, sede delle antiche botteghe e delle ville signorili, il Monastero delle clarisse degli inizi del 1600 e il percorso tra i carruggi che portano dal mare fino al Castello del 1100 che sovrasta la cittadina.


 
Edifici Storici

Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea apostolo.
Edificata nel 1222 ed ampliata nel corso del 1400, è un notevole esempio di architettura gotica nel levante ligure, con la caratteristica facciata a fasce alternate di marmo bianco e serpentino locale.

Chiesa della Santissima Annunziata e complesso conventuale.
Edificata verso la metà del 1400 dai Francescani, la chiesa conserva 2 importanti opere pittoriche quali Il miracolo di San Diego, attribuito con buona sicurezza a Bernardo Strozzi, e il rinascimentale San Giorgio e il drago del pavese Pier Francesco Sacchi.
Nell'aula dell'ex refettorio campeggia la Cena di Emmaus di Giovanni Battista Casoni, tipico esempio di pittura a lume di candela.

Ex complesso conventuale degli Agostiniani.
Oggi sede di un ostello della Gioventù e di spazi espositivi culturali della comunità di Levanto; l'edificio fu un seicentesco Convento edificato dagli Agostiniani.

Loggia comunale di Levanto del 1200, insignita il 20 luglio 2007 dall'UNESCO del titolo di "monumento testimone di cultura e di pace".
Il caratteristico edificio è stato costruito in epoca tardo-medioevale sulla sponda dell'antico porto-canale che fino alla fine del 1400 ha rappresentato il centro dei traffici commerciali della cittadina, e che, successivamente, è stato interrato dai materiali portati a valle dai torrenti.

Ex complesso monastico delle Clarisse, ospitante oggi sotto i suoi portici, il municipio, la biblioteca civica e altri servizi per la cittadinanza.

Casa Restani, posta di fronte alla loggia comunale, antico edificio mercantile edificato tra il 1200 e il 1300, dove, anticamente, trovavano spazio i magazzini e le botteghe al piano terreno e un'abitazione al piano superiore.

Villa Agnelli. Costruita agli inizi del 1900, si trova alla Pietra, arroccata sulla punta più bella del paese a strapiombo sul mare, con i suoi bellissimi giardini. Il complesso comprende molteplici abitazioni, alcune riservate al personale altre agli ospiti.
La tenuta racchiude in sé, anche una piccola spiaggia e, quindi, uno sbocco a mare e piscine.

Porta di San Cristoforo con 9 figure caricaturali risalenti agli inizi del 1500.

Castello Medievale, costruito dalla Repubblica di Genova nel 1265 per difendere il paese, nel luogo dove già sorgeva un antico maniero dei Malaspina; è ancora perfettamente conservato.
Ha forma allungata, parallela alla costa, leggermente incurvata verso nord est, ove sorge un torrione rotondo dal quale si dipartivano le mura della città.


Ambiente e Natura

L’ambiente naturale, ancora oggi è unico al mondo, è stato faticosamente plasmato per poter coltivare il terreno: sezionando gli scoscesi pendii delle colline l’uomo ha ricavato strisce di terra coltivabili sorrette da circa 7.000 chilometri di muretti a secco, detti terrazze
Unico eguale per lunghezza è la Grande Muraglia cinese.



Situata all’estremità orientale della Liguria, questa stupenda baia, dispone di una spiaggia tra le più grandi della zona.
Oggi Levanto è una  meta molto rinomata tra chi ama il surf, ma l’acqua azzurra e limpida la rendono una meta perfetta a anche per gli amanti del dolce far niente sul bagnasciuga.

La valenza ambientale del territorio comunale è stata riconosciuta con l'inserimento del Promontorio del Mesco nel Parco Nazionale delle Cinque Terre, istituito nel 1999, e la bellezza dei fondali marini ha reso il tratto di mare antistante il promontorio stesso il cuore della Riserva Marina delle Cinque Terre. 


L’area marina protetta perché il mar ligure ha una caratteristica unica: vanta una ricchezza e varietà straordinaria di specie animali e vegetali.
Nelle acque di Levanto non è improbabile avvistare delfini e un po’ più al largo e con un po’ di fortuna le balene.
Parlando di immersioni, Levanto è un’ottima base di partenza per le immersioni tra Baie del Levante e Golfo dei Poeti.
Da qui si può inoltre raggiungere in meno di un’ora di navigazione la zona di Portofino da un lato e tutte le Cinque Terre, fino al Parco di Monte Marcello.
Non c’è comunque bisogno di fare tanta strada per trovare dei fondali interessanti da esplorare: il Parco di Punta Mesco è quasi a portata di remi e, seppur di istituzione relativamente recente, mostra già i segni della protezione integrale con cernie, aragoste e moltissimi pesci a popolarne il fondale.




Se fondali e secche sono un’attrattiva interessante, altrettanto lo sono i relitti sommersi bellici che non mancano e richiamano l’interesse di molti appassionati di questo tipo di immersione: Vittoria o Colosso, Bolzaneto, Marcella, Vapore, Equa e altri ancora, per tutti i gusti e per tutti i brevetti, dai 36 ai 70 metri di profondità.


CULTURA

Luoghi della Cultura

Mostra Permanente della Cultura Materiale
Raccoglie circa 300 oggetti che documentano la coltivazione della vite, dell'ulivo e del grano, l'allevamento degli animali, la vita contadina quotidiana e i giochi.
Una sezione è dedicata alla marineria e alla documentazione storica sull'antico porto fluviale di Levanto.




Apertura: giugno-settembre, venerdì-domenica 21.30-23.30
Condizioni di visita: ingresso gratuito
via S. Nicolò 1 Levanto (SP)
0187 817776 - 0187 808710
mostralevanto@libero.it


Arte

Nel 1912 Levanto è stata sede della Mostra internazionale della xilografia, organizzata dall'innovativa rivista "L'Eroica" con il proposito di valorizzare la creatività della grafica nazionale.
Ne risultò un'appassionata impresa espositiva che lanciò il manifesto italiano della xilografia del XX secolo. 
 
All'esposizione presero parte i più interessanti artisti della grafica europea del tempo, sia xilografica che litografica.

Cinema
(Film girati a Levanto)

Non lo so ancora di Fabiana Sargentini - 2012
Il film è stato girato interamente a Levanto e nelle zone limitrofe, raccontando l’incontro tra un anziano scrittore (Morando Morandini, critico cineatografico)  e una giovane donna (la stessa regista) in un giorno particolare ed importante per la vita di entrambi. Il tutto collocato nell’arco di ventiquattrore: dal mattino di un giorno di fine estate al mattino del giorno successivo.




Gli sdraiati di Francesca Archibugi - 2017
A far da contraltare alla Milano vissuta come sfondo della quotidianità problematica e non spesso non soddisfacente, Gli sdraiati pone il litorale ligure, nella zona da Sarzana a Levanto, dove si trova una casa estiva di Giorgio.
La casa che apre la possibilità ai due di confrontarsi nel corso di catartiche escursioni si trova a Levanto.



Nati a Levanto

Conte Abate Giuseppe Maria Caranza anche Carranza (Levanto, 1675 - Napoli, 28 gennaio 1731) - diplomatico italiano del Ducato di Parma.
Discendente da una nobile famiglia ligure di origini spagnole, era figlio di Achille e Maria Faustina Chichizzola; fu Ministro residente del Duca Francesco Farnese presso la corte di Napoli dal primo decennio del settecento sino alla morte nel 1731.
Personaggio di rilievo nella sfera dei rapporti tra Ducato di Parma e Regno di Napoli, per le nozze tra il Duca Antonio Farnese ed Enrichetta d'Este compose un sonetto poi ricompreso nell'opera di Carlo Innocenzo Frugoni.

Paolo Garimberti (Levanto, 2 febbraio 1943) - giornalista italiano.
È attualmente editorialista del quotidiano la Repubblica.
Dal 2009 al 2012 è stato presidente della Rai.
È membro del consiglio di amministrazione della Juventus con la carica di amministratore indipendente oltre ad essere presidente del J-Museum. (clicca qui per altre notizie biografiche)

Barnaba Guano (Levanto, 1370 - Genova, 1454) - 23º Doge della Repubblica di Genova nel 1415.
Citato negli scritti anche come Bernabò Guano o Barnaba di Guano, di professione giureconsulto, ricoprì il ruolo di membro anziano del comune di Genova e ambasciatore per la Repubblica di Genova. (clicca qui per altre notizie biografiche)

Maria Adele Corradi, meglio nota come Mariadele (Levanto, 1976) - cantautrice italiana. (clicca qui per altre notizie biografiche)

Osta Morat (Levanto, 19 marzo 1574 - Tunisi, giugno 1640) - ammiraglio tunisino, dey di Tunisi dal 1638 sino alla morte.
Nato a Levanto nel 1574 come Benedetto D'Arrì, figlio del marmoraro Francesco, originario di Rio di Sesta Godano, fu rapito giovinetto da corsari barbareschi mentre era imbarcato come mozzo su un naviglio mercantile.
Convertitosi all'Islam, cambia il proprio nome in Usthad Murad, nome che verrà variamente storpiato nelle cronache del tempo.
Dopo aver comprato la propria libertà, comincia a costruirsi una discreta posizione a Tunisi. (clicca qui per altre notizie biografiche)

Carlo Sassarini (Levanto, 14 novembre 1971) - allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.

Domenico Viviani (Legnaro, 29 luglio 1772 - Genova, 15 febbraio 1840) - naturalista italiano.
È considerato il primo naturalista ligure, essendosi occupato principalmente di botanica, micologia e pteridologia in seguito ai suoi studi di medicina.
Si interessò particolarmente alla flora degli Appennini. (clicca qui per altre notizie biografiche)

Pietro Zoppi (Levanto, 5 marzo 1926 - Levanto, 6 gennaio 2006) - politico italiano.
Fu sindaco di Levanto dal 1955 al 1974, e deputato della Democrazia Cristiana dal 1974 al 1994.
Nel 2002 aderì all'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro.
Morirà nella natia cittadina della riviera spezzina per un infarto all'età di 79 anni.
A lui sono intitolate la piazza della stazione ferroviaria di Levanto e la via che conduce a essa.


I PRODOTTI DEL BORGO

I capisaldi della tradizione culinaria sono le erbe selvatiche spontanee del territorio, i prodotti dell’orto e quelli dei boschi, l’olio d’oliva, focacce, farinate, torte salate e paste secche e fresche e, infine, il pesce e la selvaggina.

DOC Colline di Levanto: le DOC di Levanto sono il Colline di Levanto rosso, il Colline di Levanto bianco e il Canuet.
Zona di produzione costiera che interessa il comune di Levanto e quelli vicini.
Colline di Levanto bianco che si ottiene da vitigni Vermentino (almeno il 40%), Albarola (almeno il 20%), Bosco (almeno il 5%) Vermentino e altri vitigni liguri a bacca bianca (fino ad un max. del 35%).
E' un vino sapido che ben si adatta ai piatti di pesce della cucina ligure.
Colline di Levanto rosso che si ottiene da vitigni Sangiovese (almeno il 40%), Ciliegiolo (almeno il 20%) e altri vitigni liguri a bacca rossa (dal 20% al 40%). La resa massima dei vigneti è di 90 q.li/ha. 

Il Canuet è un vino rosso prodotto con uve selezionate di vitigni Sangiovese, Ciliegiolo e altri tipici delle Colline di Levanto e delle zone rivierasche dei Comuni vicini.
Presenta un colore rosso rubino più o meno intenso, profumo delicato, persistente con tenue intensità, sapore asciutto, delicato, armonico.
Particolarmente votato per i piatti tipici della tradizione contadina della zona.


I PIATTI DEL BORGO

La cucina di Levanto, così come quella ligure in generale, è una cucina mediterranea e povera, tradizionalmente derivata da una commistione di produzione locale e importazioni dalle zone di contatto e commercio dei liguri.
 

I Gattafin (anche chiamati delizia della gatta) sono dei ravioli ripieni di erbe selvatiche miste a bietole, uova, parmigiano, cipolla bianca, sale, pepe e maggiorana che si mangiano fritti.

Nella cucina di Levanto non può mancare il pesce, spesso povero come le acciughe (le regine della tradizione, mangiate al limone, salate, ripiene, ecc.), i rondanini e i pesci spatola; ma anche ricco, come orate, branzini, saraghi, ricciole, tonni, spada, ecc. crostacei e frutti di mare.
Il pesce è sempre fresco perché viene pescato ogni mattina.
In genere non mancano mai antipasti misti di mare, pasta e risotto ai frutti di mare, zuppette di vongole e cozze, secondi di pesce grigliato o cotto al sale.
Anche lo stoccafisso, pur non essendo pescato in zona, è un piatto che spesso si trova a Levanto servito in umido con le patate, pietanza fissa della Mangialonga di Levanto.

In autunno la cucina di Levanto propone i funghi trovati sulle colline nei dintorni.
Si trovano porcini, ovuli e altre varietà da cucinare secondo il gusto personale.
Una ricetta ligure è funghi ovoli e patate in padella, da abbinare a un vino bianco, magari il Colline di Levanto DOC.

Un grande classico della cucina ligure e quindi anche di Levanto è il coniglio alla ligure bollito e poi rosolato e accompagnato con olive taggiasche.
La ricetta originale prevede anche l’utilizzo di rosmarino, cipolla, sedano, timo, alloro, noci, pinoli, vino e olio, tutto possibilmente nostrano.

Un piatto sostanzioso, gustoso ed economico della tradizione ligure è la panissa, preparata con gli stessi ingredienti della farinata di ceci (farina di ceci, acqua e sale), ma tagliata a listarelle di uno spessore superiore. Si tratta di un tipico street food ligure che si è guadagnato il titolo di Prodotto Agroalimentare Tipico (P.A.T.).
La panissa è diversa dalla farinata anche nella cottura: mentre la farinata viene cotta in forno, la panissa va direttamente sul fuoco.
È un cibo perfetto anche per i vegetariani, i vegani e i celiaci perché non contiene glutine.

Il pesto alla genovese fa parte dei prodotti agroalimentari tradizionali liguri riconosciuti dal ministero delle Politiche Agricole e la sua denominazione è soggetta al disciplinare del Consorzio del pesto genovese.
Anche a Levanto, come nel resto della Liguria, il pesto è un must e non c’è angolo senza un negozio o un ristornate che lo proponga.
Ha una preparazione semplice e ingredienti ben definiti, ma basta un passaggio sbagliato per non poterlo più definire pesto doc.
Gli ingredienti da utilizzare sono: basilico genovese DOP, olio extravergine d’oliva, parmigiano reggiano, pecorino, pinoli, aglio, sale.
Per la preparazione è obbligatorio l’uso di un mortaio di marmo e di un pestello di legno.


ATTIVITA' TURISTICHE

Levanto è visitata ogni anno da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo, giunti per soggiornare nel borgo, e bagnarsi nel mare cristallino, ma anche per visitare l'attiguo Parco nazionale delle Cinque Terre che offre grandi attrattive anche per gli appassionati di trekking.
Come le Cinque Terre è facilmente raggiungibili con il treno (durante il periodo estivo il servizio ferroviario è potenziato con treni-navetta), oppure con il traghetto. 

Quest'ultimo parte 2 volte al giorno, mattino e primo pomeriggio, dal pontile di fronte a Villa Agnelli.

Da tempo, rinomata località turistica - già in epoca fascista era una meta di villeggiatura frequentata da Benito Mussolini e famiglia - e di rinomata fama era anche il Casinò, struttura prospiciente il mare, meta di importanti rappresentanti della canzone italiana. 



Levanto e il surf fanno coppia fin dagli anni 1980, quando i primi ragazzini si lanciarono tra le onde seguendo il sogno polinesiano.
Per qualche anno furono considerati alla stregua di pazzi disposti a passare la giornata in mare, anche fuori stagione, ma la passione per il surf è un qualcosa di altamente contagioso e dalla curiosità si è passati all’ammirazione e poi all’emulazione e oggi il cavalcare le onde fa tendenza e non appena si alzano il libeccio o il maestrale il lungomare di Levanto si popola di ragazzi e ragazze di ogni età armati di tavola e muta. 




IN BICICLETTA A LEVANTO

Noleggio bici elettriche a Levanto
Noleggio bici di tutti i tipi, city bike, mountain bike, bici da corsa, bici elettriche, bici da bambini, seggiolini, caschi e anche carrellino per bimbi.

Il costo è per la mezza giornata (4 ore), ma si può anche fare un upgrade e noleggiare la bici per tutto il giorno (8 ore), pagando la differenza di 10 € al momento del ritiro.
Preventivi per periodi più lunghi o altri tipi di bici.

EVENTI

Amfiteatrof Music Festival, rassegna internazionale di musica classica nei mesi di luglio, agosto e settembre dedicata a Massimo Amfiteatrof - il "Caruso dei violoncellisti" - che visse a Levanto dai primi anni venti al 1990.

Ebike, visita ai vigneti e degustazione in cantina
Partendo da Levanto, prendendo la strada provinciale verso Genova e subito comincia la salita, appezzando la potenza delle nuove bici a pedalata assistita.
Splendidi panorami e dopo circa 7 km, si abbandona la strada principale, cominciando a scendere.
Pochi minuti e si arriva al vigneto di Ca du Ferrà.
Lasciate le biciclette si comincia una camminata tra i vigneti che lentamente degradano verso mare.
Vermentino, Albarola, Bosco, Sangiovese, Merlot e Ciliegiolo sono parole che si sentiranno spesso durante il percorso, sono i nomi dei vitigni che compongono questa straordinaria coltivazione.
Vengono spiegate le tipologie di coltivazione, la storia e la cultura secolare del vino.
Lasciato il vigneto, dopo pochi minuti si è in una nuova cantina, dove osservare i vari passaggi della produzione ed infine la degustazione.
Accomodati nel giardino, si assaggiano un paio dei migliori vini accompagnati da qualche stuzzichino di stagione.
Finita la visita si riprenderà le bici per scendere a Bonassola e poi ritornare a Levanto attraverso la pista ciclabile.

Santuari e Vigneti, in ebike alle Cinque Terre
Imbarcate le bici sul treno a Levanto, si scende a Riomaggiore; la strada parte subito in salita ma con le bici elettriche.
Lasciata Riomaggiore si arriva a Volastra.
Pausa per visitare la chiesa e riempire le borracce, poi la strada spiana e si gode uno splendido panorama con parecchie soste per le foto.
Sotto sfila, prima Corniglia e poi Vernazza.
Si ammirano i vigneti dall’alto con i piccoli trenini usati per il trasporto delle uve durante la vendemmia.
Raggiunto il passo del Termine, punto più alto della giornata, una breve discesa e si è al Santuario di Nostra Signora di Soviore.
Dopo la visita all’interessante chiesa del 1100,  accommodati all’ombra di lecci centenari si gusta un buon bicchiere di vino locale con l’immancabile focaccia.
Riprese le bici, con una veloce e divertente discesa ci si riporta a Levanto. 


Processione di Sant'Andrea, patrono di Levanto (30 novembre) Uscita dalla Chiesa il patrono di Levanto, Sant'Andrea, è portato in processione per le vie del centro cittadino. 


 
COME RAGGIUNGERE Levanto

Con i Trasporti Pubblici

In Treno

Si può scegliere un treno interregionale della linea Torino - Genova - Roma, oppure un intercity diretto da e per Milano Centrale e scendere alla stazione di Levanto

Per prenotare i biglietti del treno vai al sito di Trenitalia.


Se si vuole raggiungere le Cinque Terre per una gita o per trascorrere una giornata in spiaggia, si può farlo con i treni regionali che ogni ora raggiungono le perle della costa ligure; esiste anche un biglietto valido 6 ore che permette di salire e scendere in ognuno dei villaggi (il biglietto è unidirezionale).
Per prenotare i biglietti del treno vai al sito di Trenitalia

Se vuoi acquistarli alla biglietteria delle stazioni di Levanto o delle Cinque Terre, ricorda che sono aperte dalle ore 6.10 alle 19.30.


In Automobile

Prendi l’autostrada A 12 in direzione Genova/Livorno ed esci a Carrodano-Levanto.
Dal casello autostradale segui le indicazioni per Levanto, dopo 12 km di strade tra le colline liguri ti troverai nel centro del paese.



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