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Liguria: Riva Ligure lancia il Plastic Bonus, sconto tassa rifiuti a chi partecipa alla pulizia delle spiagge


A Riva Ligure, il sindaco Giorgio Giuffra, lancia il progetto Plastic Bonus, un’iniziativa volta a sensibilizzare la popolazione al rispetto dell’ambiente attraverso una prima iniziativa: 3 giornate di pulizia delle spiagge; chi parteciperà avrà uno sconto sulla Tari, la tassa rifiuti.
“Non si tratta di un’atto politico, ma di un atto di buon senso che chiediamo ai nostri concittadini”.

Tutti gli intestatari di utenze domestiche a Riva hanno una tessera relativa alla Tari con la quale si dovranno presentare al desk messo a disposizione dal comune durante la giornata di pulizia.
Faranno il riconoscimento, la registrazione e, se si presenteranno a tutte e tre le giornate, otterranno lo sconto.

Il sindaco sottolinea come il suo comune sia tra i più virtuosi della provincia in tema di ambiente, con circa  l’80% di raccolta differenziata.

Dal primo anno, a Riva Ligure è in vigore l’ordinanza plastic free: si vuole educare attraverso i bonus e non attraverso la tassazione.
Le politiche ambientali si fanno togliendo tasse e non mettendole: anziché tassare, danno dei bonus, andando in controtendenza rispetto a quello che è lo spirito nazionale di oggi.
Lo sconto massimo sarà del 10%.
Regalando borracce nelle scuole ci sono 40mila bottiglie di plastica all’anno in meno nelle scuole.
Inoltre agli scolari è stato regalato anche un Eco diario

Riva Ligure è un comune italiano della provincia di Imperia in Liguria.
Il comune è situato sulla costa della Riviera di Ponente e dista dal capoluogo (Imperia) circa 14 km.
Il suo clima è mediterraneo e in assoluto il più mite della regione Liguria.

Riva Ligure fa parte dell'Unione dei comuni Villaregia, sodalizio di Tre Comuni: Riva Ligure, Castellaro e Terzorio, di cui ospita la sede.

RIVA LIGURE

Regione: Liguria
Provincia: Imperia IM
Altitudine: 2 m slm
Superficie: 2,07 km²
Abitanti: 2.826
Nome abitanti: Rivaschi o Rivesi
Patrono: San Maurizio (22 settembre)





Dal 1029, a seguito della donazione della marchesa Adelaide di Susa, è segnalata la presenza dei monaci benedettini del vicino monastero di Santo Stefano al Mare che diedero il via alle prime coltivazioni della terra; la zona si estendeva per molti ettari, dall'attuale comune di Santo Stefano al Mare fino al fossato, detto dei Casai, in territorio rivese, nella quale si procedette alla seminatura degli ortaggi e dei cereali nonché la vigna.

I monaci si scontrarono più volte con i signori locali dei feudi vicini, come i marchesi di Clavesana, signori feudali di Taggia, o i Lengueglia, rivendicanti i diritti dei borghi di Cipressa e Terzorio.
Secondo un documento datato al 1217 fu un abate del monastero di Santo Stefano a promuovere la prima carta statutaria della Liguria di ponente.

Nel corso del 1300 la popolazione si spinse maggiormente sulla costa, fondando nuove comunità, tra cui quella di Riva.
La famiglia Doria divenne, in questo secolo, proprietaria dell'intera zona detta Valleregia, antica zona dove i benedettini iniziarono la loro opera di coltivazione, che fu poi ceduta al Comune di Genova nel 1353.

Intorno al 1400, Riva di Taggia, così fu denominata dopo l'annessione del borgo nel territorio taggese, fu un'importante e il principale scalo marittimo della stessa Taggia, grazie ai numerosi cantieri navali.
Nella seconda metà del 1500, le frequenti invasioni dei pirati barbareschi, porteranno allo spopolamento del borgo rivese causando inevitabilmente l'abbandono dello scalo marinaro.

Nel 1700 iniziarono i primi scontri con il "capoluogo madre" di Taggia e più volte la comunità di Riva chiese e ottenne dal governo genovese l'autonomia.
Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della Repubblica Ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861.

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Le origini misteriose dell'insediamento di Costa Balenae

Riva Ligure è anche un importante centro archeologico
Oltre al sito del monte Grange, ricco di reperti paleostorici, è ormai celebre l’area degli scavi di Capo Don.
Le prime tracce erano state scoperte nel 1839-1840, con i lavori di allargamento della strada carrozzabile litoranea.
Nel 1943 si scopre, un pavimento a mosaico subito demolito per la costruzione delle difese costiere.
Poi sono stati importanti gli scavi archeologici organizzati in più riprese, dal 1923 al 1987.


Gli studiosi hanno identificato questo luogo con il centro di Costa Balenae, ricordato da carte ed itinerari di epoca romana.
Costa Balenae poteva essere un centro di appoggio alla viabilità imperiale romana lungo la costa ligure, vicino all’approdo fluviale del torrente Argentina.

In ogni caso, quello che oggi appare visibile, è tutto legato alla religiosità cristiana.
Lo stato degli scavi è complesso, poiché si sovrappongono resti di edifici risalenti a fasi diverse.
La struttura più importante è la pianta di una chiesa maggiore, orientata con abside ad Est, dotata di due navate, di cui una distrutta dal passaggio della strada carrozzabile.
In un vano anteriore, a Ovest, si trova un battistero, con fonte a pianta ottagonale, simile a quello di Albenga, riferito al 400.
Nell’Alto Medioevo qui si era già nell’ambito della diocesi di Albenga.


L’importanza del sito religioso è rafforzata dalla presenza di molte sepolture di ogni tipo, interne ed esterne all’edificio sacro.
Ci sono tombe entro fosse, in casse di pietra, in casse in muratura, in anfora e soprattutto entro grandi sarcofagi in pietra.
L’anfora utilizzata per una di queste tombe è databile al 500 dopo Cristo.
L’epoca di maggiore sviluppo di questo sito, cui era sicuramente collegato un centro abitativo, è situato proprio tra 500 e 600 dopo Cristo, durante il periodo in cui la Liguria era controllata dai Bizantini.
Vi si trovavano sicuramente persone di alto rango, come recita la stele funeraria della diciassettenne Maria, legate a genti di lontana provenienza.
Quella di Costa Balenae risulta una delle pagine più misteriose della storia ligure.
È mistero il nome, probabilmente derivato dalla divinità ligure Bellenus, avvicinato dai Romani ad Apollo; è mistero la fine di questo insediamento, forse distrutto dall’invasione dei Longobardi di Rotari nel 643, sicuramente contratto dal pericolo saraceno del 900; è mistero la riduzione dell’edificio sacro originale; è mistero il contenuto di molte tombe non ancora esplorate.

Economia

La principale risorsa economica del comune è legata soprattutto al turismo vacanziero, specie nel periodo estivo.
Anticamente l'agricoltura costituì una forte rendita economica, grazie alla coltivazione dei garofani, margherite; Riva Ligure è stato un importante centro per la floricoltura di serra e all'aperto.

Come arrivare a Riva Ligure

In Automobile

Riva Ligure è situata lungo la Strada Statale 1 Via Aurelia.
Il comune non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, pertanto i caselli autostradali di Arma di Taggia o Imperia Ovest, sull'autostrada A10, sono le uscite consigliate per raggiungere la destinazione.

 
In Treno

La stazione di Taggia-Arma è la fermata ferroviaria più vicina sulla linea Genova-Ventimiglia nel tratto locale compreso tra Ventimiglia e Savona.

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