Puglia: Bovino, il borgo pugliese degli 800 antichi portali in pietra
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Giuseppe Cocco
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Bovino è un comune italiano della provincia di Foggia in Puglia. Fa parte del club "I borghi più belli d'Italia". Dal dicembre 2013 si fregia della Bandiera Arancione, riconoscimento di qualità del Touring Club Italiano.
Il nome "Bovino" deriva dal latino Vibinum, un centro osco-sannitico già sotto il dominio di Roma quando vi si accampò Annibale, nel 217 a.C., prima della battaglia di Canne. Il borgo pugliese è all’interno della suggestiva cornice dei Monti Dauni, nella Valle del Cervaro, di fronte al Tavoliere delle Puglie.
Qui tra sorgenti d’acqua naturali e boschi, si dice che era considerata come la Urbino del Sud, poi fortificata dai Bizantini nell’alto medioevo. E’ famoso per ospitare oltre 800 antichi portali in pietra, realizzati da abili maestri artigiani.
Per chi vi arriva dall’Appennino Dauno, il centro abitato si manifesta in tutta la sua estensione, sdraiato su tre colli adiacenti. Sui primi due domina il Castello Ducale e un nucleo consistente del centro storico, che conserva il suo originario aspetto medievale, l’altro, invece, è il più alto e meglio noto “Monte Castro” dove Annibale si accampò per preparare l’assedio contro le città della Daunia”.
Il nome
Non sono certi l’origine e il significato di Vibinum, il nome della Bovino romana attestato da Plinio e Polibio. Forse deriva dalla lingua osca parlata dalle antiche popolazioni della Daunia e significa “bue”.
BOVINO
Regione: Puglia
Provincia: Foggia FG
Altitudine:620 m slm
Superficie:84,93km²
Abitanti:3206
Nome abitanti:Bovinesi
Patroni:San Marco di Eca (7 ottobre)- Maria Santissima di Valleverde (29 agosto)
Presso palazzo Pisani, tel. 0881 961013, feriali 10-13.
Raccoglie testimonianze dell’antichissima storia di Bovino
Museo Diocesano
tel. 0881 912008. È allestito in palazzo Ducale e consente di visitare le sale più belle della residenza dei Guevara. La collezione comprende il tesoro della cattedrale, ossia quadri, sculture, messali miniati, vasellame in oro e argento, paramenti sacerdotali, crocifissi; tra queste opere spicca il San Sebastiano dipinto da Mattia Preti.
Biblioteca Diocesana tel. 0881 961929. Ospitata nel palazzo Vescovile, ha un patrimonio librario di circa 10 mila volumi, frutto dell’accorpamento della biblioteca della Curia e di quella dei Duchi di Guevara.
Curiosità
A Bovino, pia e devota usanza, perpetuata nel tempo, è quella di suonare a tocchi lenti e ripetuti la grande campana del Duomo, che prende il nome di San Marco Protettore, ogni qualvolta il terribile favonio (faùgne) infuria con violenza inaudita su queste contrade, danneggiando le campagne e l'abitato.
Si riteneva infatti che il suono della campana avesse il prodigio di placare le impetuose folate di vento. La vera ragione per la quale si decise di far suonare a martello il sacro bronzo, è comunque non già perchè il suono della campana riesca a calmare la tempesta, ma perchè quei rintocchi devono invitare tutti i cittadini ad una preghiera collettiva (appunto perchè i danni sono collettivi) da rivolgersi al Santo Patrono, affinchè, col suo intervento, plachi la furia distruttrice del vento. A tal proposito va ricordato un episodio risalente a prima della caduta dei Borboni, allorquando un cultore di scienze morali e politiche e anche poeta, tale Clemente de Caesaris, costretto a dimorare coattivamente a Bovino, ebbe a scrivere due versi satirici su questa "curiosa" consuetudine: "A Bovino, tra l'altre cose strane / cacciano il vento a suon delle campane".
Il Genius Loci
Faugne è un vento, mezzo ponentino e mezzo meridionale, che si fa strada per Bovino diventando veloce nella corsa fra le gole. Spira improvviso come i cattivi pensieri e familiare come un nonno burbero. Fa dei bovinesi gente facile al cambiamento d’umore, torvi e chiacchieroni, amanti del divertimento e, improvvisamente, solitari. Ma Faugne, bifronte come Giano, se da un verso porta il broncio, dall’altro ha una virtù che lo dissolve: è lui il vento profumiere. Prima di arrivare a Bovino raccoglie la menta e il rosmarino, l’origano e il timo, e li mescola col suo lontano sentore di mare.
CIAK SI È GIRATO A Bovino
A Bovino è stato girato il film "Noi credevamo" diretto da Mario Martone su sceneggiatura dello stesso regista e di Giancarlo De Cataldo, liberamente ispirato a vicende storiche realmente accadute e al romanzo omonimo di Anna Banti.
Ambientato durante il Risorgimento, il film segue le vicende di tre giovani che si uniscono alla Giovine Italia animati da ideali patriottici e repubblicani.
Presentato in concorso alla 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il film è uscito nelle sale cinematografiche il 12 novembre 2010. Candidato a 13 David di Donatello, ne ha vinti sette, tra cui quelli per il miglior film e la miglior sceneggiatura.
Tra i siti da visitare a Bovino, ci sono il Museo Civico, allestito nelle sale di Palazzo Pisani, nel centro storico, nato nel 1925 su iniziativa di un medico locale, Carlo Gaetano Nicastro, appassionato di antichità. Il museo conserva reperti storico archeologici dal neolitico al medioevo.
Poi c'è Il Duomo di Bovino, eretto nel X secolo in stile bizantino, profondamente rimaneggiato in stile romanico pugliese, e il Castello che si colloca su uno sperone roccioso, anche sede del Museo Diocesano con preziosi elementi di Arte Sacra, e domina su tutto il “Vallo di Bovino”, famoso per le scorrerie di briganti che, fino all’avvento dell’Italia unita, presero ad assaltare e depredare carovane e carrozze che, dalla Campania, per raggiungere il versante adriatico, erano costrette ad attraversare questa angusta e pericolosa gola tra le montagne.
Le Cantine Cerrato sono un monumento archeologico sotterraneo di Bovino e consistono in due ambienti appartenenti a una cisterna di epoca romana.
Il Santuario di Valleverde, situato lungo la strada provinciale che conduce al centro abitato, fu fondato nel 1266 a seguito di un'apparizione mariana. Eretto a protezione dell'allora diocesi di Bovino, l'edificio religioso conserva una statua lignea della Madonna del XIII secolo. Adiacente al santuario in tempi lontani vi era un cenobio, attestato fin dal 1278.
Sui resti di un’antica rocca romana il normanno Drogone fece edificare un castello, nei secoli ristrutturato e ampliato. Della importante struttura originale restano la Torre Cilindrica, il cassero e un orologio a quarti del 1749, simbolo del paese. La sua cappella conserva un frammento della corona di spine di Cristo.
In località Ponte si può visitare “L’Antico Moleno”, sul torrente Cervaro è un mulino ad acqua tutt'ora funzionante.
Per gli amanti della natura si consiglia una passeggiata sulla Strada per Pietrapanni. 3 km immersi nella natura da percorrere a piedi o in mountain bike.
Sulla strada provinciale 121, che collega Bovino a Panni, si possono ammirare i resti di un monumentale acquedotto romano. Nel sito archeologico di Casalene sono conservati i resti di una Villa Romana, a pochi chilometri da Bovino.
Eccellenze Monumentali
Centro storico (portali e stemmi in pietra, palazzetti gentilizi) Castello Ducale Basilica Cattedrale Chiesa di San Pietro e altre minori Tratti di mura di cinta "opus reticulatum" Resti di antico acquedotto romano
EVENTI
19 marzo: San Giuseppe, accensione dei falò in tutti i quartieri.
Prima domenica di maggio e 23 maggio: Pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Valleverde
Marzo: “disfida del soffritto di maiale” dove alcune cucine locali si sfidano nella preparazione del soffritto.
Luglio-Agosto: Estate Bovinese, musica, cinema, mostre d’arte al Museo Civico, folclore; “Indipendent Short Film Festival” rassegna di cortometraggi indipendenti provenienti da ogni parte del mondo. Durante l’evento si svolge anche la “Festa popolare del Borgo Antico” “Sagra di cruskele, pizz fritt, recchietelle e prodotti tipici".
29 Agosto: festa patronale della Madonna di Valleverde “Cavalcata Storica” dove figuranti in costume ricordano la devozione per la Beata Vergine nei secoli.
Ottobre: “Sagra della castagna e sapori d’autunno”
Eccellenze Eno-gastronomiche
Olio d'oliva Piatti di cucina: Cingoli e broccoli Cingoli con la mollica Verdura mista soffritta Pancotto con rucola e patate Tacconi con i talli Cutturiello di agnello
Dolci: Pastone con ricotta Taralli con le uova Biscotti con mandorle e noci Squarcella (ciambella ricoperta di glassa di zucchero e policromi confettini) Calzoncelli ripieni di pasta di castagne con canditi e vincotto Canestrelle di pasta frolla Sfrigoli Ciccie cuotte
Il Piatto del Borgo
Oltre alle immancabili orecchiette pugliesi condite con sugo di carni miste, la scelta, per quanto riguarda i primi piatti, può cadere sui fusilli con sugo di pomodori freschi e una spolveratina di ricotta grattuggiata; per i secondi, sull’agnello cucinato a cutturiello, in pentola di coccio.
Prodotti Tipici
Tutto quanto è fatto con le mani: dalla pasta fatta in casa ai biscotti con le mandorle, dalla lavorazione del ferro o della pietra ai ricami, ai lavori all’uncinetto.
COME ARRIVARE A BOVINO
In Automobile Il comune è interessato dalla strada statale 90 delle Puglie che collega Foggia con Ariano Irpino, lungo la direttrice per Napoli.
In Treno
La locale stazione ferroviaria di Bovino-Deliceto è posta sulla tratta Foggia-Benevento della linea elettrificata Foggia-Napoli.
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