Tarquinia (in tarquiniese "Tarquigna") si trova su un colle dominante da sinistra il basso corso del fiume Marta, presso la Via Aurelia, nella Maremma laziale non distante dalla Toscana.
Nel territorio comunale scorrono anche il torrente Arrone, che segna il confine con il territorio di Montalto di Castro, e il fiume Mignone.
La città di Tarquinia (Tarquinii in latino e Tarch(u)na in etrusco, derivante dal nome del mitico Tarconte) fu uno dei più antichi e importanti insediamenti della dodecapoli etrusca. In rapporto con Roma fin da epoca molto antica, diede a questa città la dinastia dei re Etruschi (Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo) che svolse un ruolo di primaria importanza nella storia della città latina (fine del VII e VI secolo a.C.)
Le testimonianze più antiche di abitato sul colle de "La Civita" risalgono a un grande centro proto-urbano del periodo villanoviano (IX-VIII secolo a.C.) che grazie alle ricerche topografiche si è potuto calcolare attorno ai 150 ettari di estensione; non sono numerosi i resti dell'abitato, di cui sono visibili in particolare gli imponenti avanzi di un tempio, oggi detto Ara della Regina, datato intorno al IV - III secolo a.C.; l'edificio, con unica cella e colonnato, era costruito in tufo con sovrastrutture in legno e decorazioni fittili. È identificabile il tracciato della cinta urbana, adattato all'altura per un percorso di 8 km circa (IV - V secolo a.C.).
Necropoli
Un elemento di eccezionale interesse archeologico è costituito dalle vaste necropoli, in particolare la necropoli dei Monterozzi, che racchiudono un gran numero di tombe a tumulo con camere scavate nella roccia, nelle quali è conservata una straordinaria serie di dipinti, che rappresentano il più cospicuo nucleo pittorico a noi giunto di arte etrusca e al tempo stesso il più ampio documento di tutta la pittura antica prima dell'età imperiale romana. Le camere funerarie, modellate sugli interni delle abitazioni, presentano le pareti decorate a fresco su un leggero strato di intonaco, con scene di carattere magico-religioso raffiguranti banchetti funebri, danzatori, suonatori di aulós, giocoleria, paesaggi, in cui è impresso un movimento animato e armonioso, ritratto con colori intensi e vivaci. Dopo il V secolo a.C. figure di demoni e divinità si affiancano agli episodi di commiato, nell'accentuarsi del mostruoso e del patetico. (clicca qui per andare al sito)
È servita dallo svincolo omonimo dell'autostrada A12 Roma-Tarquinia, che termina pochi chilometri dopo reinnestandosi sulla SS 1 Aurelia. Importante anche il vicino svincolo di "Monte Romano"che collega Tarquinia all'Aurelia bis e alla (in parte in costruzione) Strada Statale 675 Umbro-Laziale.
Inoltre è collegata tramite la Strada Provinciale 3 Tarquiniese a Tuscania.
Ferrovie
La città è servita dalla stazione di Tarquinia, posta sulla linea Tirrenica.
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