Antico pagus prossimo alla via Amerina, Bassanellum rivestì notevole importanza nel periodo romano, in prevalenza per la produzione ceramica. Il borgo segue la tipologia del castrum, con il Castello Orsini nella piazza antistante il centro storico e prossimo alle chiese romaniche di S. Maria e del S. Salvatore. Nel centro urbano, edifici databili dal XVI al XVIII secolo, tra cui palazzo Celestini, sede del Museo della Ceramica. Sulla strada per Orte, la cappella diS. Lanno, protettore del paese, e la cappella di S. Maria delle Grazie, con affreschi rinascimentali.
Fin dai tempi remoti, l'allora Bassanello veniva chiamato "Terra del Patrimonio di S. Pietro". Probabilmente nella donazione fatta da Liutprando, re dei longobardi, nel 722, al papa Gregorio II e che comprendeva Sutri e le vicinanze di Viterbo, era compreso anche Vasanello. Bassanello è stato feudo di pastorale di conocchia o di velo (retto cioè da Abatesse). Non si hanno notizie anteriori al secolo X, ma dal Cartario di S. Silvestro si rileva che Bassanello era stato concesso in feudo dai papi all'Abbazia di S. Silvestro a Roma. Nel 1285 l'Abbazia passò ad una comunità religiosa femminile che ereditò anche le concessioni di terre già accordate ai loro predecessori. Infatti, in un atto del Cartario, in data 6 febbraio 1287, l'abatessa Erminia concede ad alcuni cittadini di Bassanello una tenuta appartenente al monastero. Nel Cartario le notizie riguardanti Bassanello vanno dall'anno 955 al 1287. I documenti relativi a questo periodo parlano di concessioni di terre da parte degli Abati e di donazioni di terreni all'Abbazia da parte di cittadini Bassanellesi. Il primo documento del Cartario in cui si fa però menzione di Vasanello è un atto dell'Abate Tebaldo con il quale concede ai suoi nipoti alcuni fondi nel territorio di Bassanello (Marzo 1058). Gli anni difficili e oscuri del Medioevo rivivono a Bassanello oltre che nei monumenti rimasti intatti, nella epigrafe collocata nella chiesa di S. Salvatore, che non ha importanza storica ma che ha dato origine alla diatriba sul nome del paese. Il paese rimase estraneo alle lotte intestine che funestarono Roma, i suoi cittadini vivevano tranquilli all'interno delle salde mura, sotto una sicura organizzazione civile ed ecclesiastica.
Il 10 marzo 1303 viene stipulata una convenzione tra il Comune di Bassanello e quello di Viterbo, tra i procuratori legali del Comune e Stefano Colonna, podestà e capitano di Viterbo, allo scopo di mantenere reciprocamente la pace e difendersi dai comuni nemici. Il Comune di Bassanello, che traeva maggior beneficio da questo trattato, si obbligava a versare a Viterbo un tributo annuo da pagarsi nella festa di S. Maria di Agosto. La prosperità e la pace dovevano presto tramontare per lasciare il posto al disordine e all'anarchia. Nel periodo della residenza dei papi ad Avignone, lo Stato Pontificio fu in preda alla confusione. Bassanello insieme ad Orte prese parte alla ribellione scoppiata nei territori di S. Pietro. La ribellione fu sedata ad opera di neruccio di Enricuccio di Soriano che, in compenso, ebbe dal papa Gregorio XI il castello di Bassanello "ad beneplacitum". I vari papi concessero poi il feudo di Bassanello a varie e potenti famiglie come gli Orsini (1433-1500), i Della Rovere, che lo ebbero in dote dal papa Giulio II per le nozze di Nicola Della Rovere con Laura Orsini. Nel 1534, alla morte di Nicola Della Rovere, il feudo passa nelle mani del figlio Giulio e, alla morte di questi, alla sorella Elena che aveva sposato Stefano Colonna. Con i Colonna iniziò un periodo stabile per Bassanello. Infatti, i Colonna lo tennero fino ai primi del '700, dopo di che passò ai Colonna Barberini di Sciarpa fino ai primi del secolo. Poi i beni di Bassanello passarono alla Banca d'Italia e da questa alla locale Università Agraria. Il castello fu poi acquistato nel 1907 dal Marchese Luigi Misciattelli che lo restaurò e vi impiantò una ceramica di pregevole fattura.
Nocciole: nocciola di alta qualità, derivante dai numerosi noccioleti presenti in zona. Ottima per la realizzazione di dolci tipici e non solo.
Vini: vino bianchi e rossi provenienti dai vitigni di zona, perfetti per accompagnare tutte le pietanze del menù locale.
Formaggi: caciotte, ricotte e pecorini, sono solo alcuni dei prodotti caseari della zona.
Gnocco cò la rattacacio: gnocco di farina e uova dalla caratteristica forma a cupola.
Eventi Vasanello
Ortaccio Jazz Festival: si svolge i primi di agostol, rassegna di musica Jazz, con molti appuntamenti e concerti in tema.
Festa del Calendimaggio: si celebra nella seconda metà di maggio, al Castello Orsini, per riscoprire la bellezza della primavera e la vita ai tempi del Medioevo, con artigiani e artisti di strada.
Sagra dello Gnocco: la sagra si svolge tra fine luglio ed inizio agosto, e sarà un’ottima occasione per conoscere ed assaggiare "lo gnocco cò la rattacacio", un tipo di pasta fatta con farina e uova.
Le vie del gusto: itinerario eno-gastronomico di fine settembre che si svolge nel centro storico di Vasanello.
La porticella in fiore: manifestazione florovivaistica di fine aprile, con molte location addobbate di fiori primaverili per un tripudio di colori e profumi.
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Questo Carnet de Voyage, è parte dell’itinerario lungo il percorso dell’antica via romana Amerina nell'alto Lazio viterbese.
Vasanello è un borgo costruito attorno al Castello Orsini; di origine etrusca, fu probabilmente il Castrum Amerinum, stazione della romana via Amerina.
Vi si trovano interessanti chiese e un Museo della Ceramica, contenente reperti antichi e opere di ceramica artistica moderna di cui Vasanello è famosa
I Taccuini d’Artista di Viaggi in Italia, narrano con parole ed immagini - fotografie, acquerelli, disegni a matita colorata -, l’Italia minore con la M maiuscola, grande giardino emozionale diffuso.
Sono racconti testimoniali visuali accompagnati da parole che fanno rivivere emozioni, appunti, riflessioni, pensieri, considerazioni. Infine uno spazio è dedicato alle informazioni utili al viaggiatore che voglia ripercorrere l’itinerario e raggiungere i luoghi trattati.
Pubblicato: 5 aprile 2018
Pagine: 72
Rilegatura: Copertina morbida con rilegatura termica
This Carnet de Voyage, is part of the itinerary along the path of the ancient Roman road Amerina in the upper Viterbo area.
Vasanello is a village built around the Orsini Castle; of Etruscan origin, it was probably the Castrum Amerinum, station of the Roman via Amerina.
There are interesting churches and a Museum of Ceramics, containing ancient artifacts and works of modern artistic pottery of which Vasanello is famous
The Travel Artist's Notebooks in Italy, narrate with words and images - photographs, watercolors, drawings in colored pencil -, the lesser Italy with a capital M, a large diffused emotional garden.
They are visual testimonial stories accompanied by words that bring to life emotions, notes, reflections, thoughts, considerations. Finally, a space is dedicated to useful information to the traveler who wants to retrace the itinerary and reach the treated places.
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