Castel Sant'Elia, Comune in provincia Viterbo (VI), è raccolto sul ciglio della Val Suppentonia, incisa profondamente dal Fosso della Ferriera, conserva resti di mura e Torrioni medievali.
La località è nota soprattutto per il vicino Santuario di Santa Maria ad rupes, interessante Basilica Romanica detta di Sant'Elia o di Sant'Anastasio, che sorge fuori dell'abitato.
Fondata nel secolo VIII (1700) e il IX (800) su un Cenobio eretto dal franco Sant'Anastasio al principio del secolo VI (500), è stata ricostruita forse all'inizio del secolo XI (1000) e restaurata nel 1900.
Secondo una tradizione millenaria, non suffragata da documenti, qui sorgeva un delubro [presso i Romani, Santuario d'antichissima origine; letteralmente, tempio] dedicato a Pico Marzio e le rupi erano sacre a Falacro, Dio Etrusco delle rocce; sopra i resti di questo tempio ne fu innalzato uno a Diana, di cui si conservano avanzi mentre nelle grotte vicine si raccolsero numerosi anacoreti che, abbracciata la Regola di San Benedetto, eressero poi la costruzione primitiva (TCI Touring Club Italia - Guida Rossa Lazio).
Localmente il paese chiamato castèllo (DETI «Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani»).
Per il toponimico castello deriva dal latino castellum, voce generalmente ritenuta un diminutivo di castrum nel senso di "fortezza", "campo munito", anche se ne è stata proposta un'origine diversa, che risale al prelatino, sulla base del fatto che castelus risulta attestato già nella Sententia Minuciorum (cioè la Tavola di Polcevera) del 117 a. C. (avanti Cristo).
Nel corso dei secoli castrum e castellum talvolta si sovrappongono (da notare che nei documenti medievali l'uso di castrum come "traduzione latina" di un castello in lingua volgare), in altri casi si riferiscono a realtà diverse.
Castellum ha numerosi riflessi in toponomastica con varie specificazioni; tra le forme derivate va notato in particolare castelio, -onis, che ha piuttosto un valore diminutivo, cioè "piccolo castello", da cui nomi locali come Castiglione, Castione e simili, ed in Francia Chàtillon.
Non sempre il tipo toponimico castello allude alla presenza di un castello medievale o villaggio fortificato; talvolta, infatti, può avere un valore traslato.
Ciò si verifica in zone montuose dove castello può significare "roccia a picco di difficile accesso, roccia pensile” e simili.
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