Post in evidenza

Sardegna: Porto Torres Museo Parodi e l'Asinara in vetrina all'Expo del turismo culturale


Torna l'Expo del turismo culturale in Sardegna, rassegna in programma a Barumini il 24 e il 25 novembre (vai al programma) organizzata dalla Fondazione Barumini.


Il Comune di Porto Torres sarà presente con un esordio speciale, quello del Museo multimediale "Andrea Parodi", inaugurato lo scorso mese di aprile al Palazzo del Marchese.


Porto Torres: Torre Aragonese


Il piano nobile del Palazzo del Marchese ospita dal 15 aprile 2017 il Museo Andrea Parodi, dedicato al cantante turritano, componente del gruppo dei Tazenda, prematuramente scomparso nel 2006 (vedi sito Fondazione Parodi)
Vita e carriera del cantante in un percorso multimediale, l’esposizione si articola in quattro aree: Luoghi e Memorie, Il Mare e le Terre Intorno, Discografie e Ventanas.

Luoghi e memorie è un reticolato grafico in cui ogni casella rappresenta una tappa della vita di Andrea Parodi. Immagini ed illustrazioni artistiche sono esposte e retroilluminate in una rigorosa scansione che si specchia nello scorrere di suoni e testimonianza all'interno dei monitor.

Il mare e le terre intorno è un percorso intimo raccontato in prima persona da Andrea Parodi attraverso suoni e immagini: tre schermi proiettano, in perfetto sincronismo, una sorta di album evocativo.

Discografie è una sezione dedicata interamente alla musica. La stanza è costellata da postazioni dove scoprire i diversi contenuti. Il visitatore può fruire dell'ascolto dei brani su pouff disposti su una stratificazione di dischi in vinile.

Ventanas è uno spazio che apre al proseguimento del percorso artistico appena visitato, attraverso la Fondazione Andrea Parodi e le sue attività. Il tutto è mappato in uno spicchio curvo attraverso una grafica che allude ad un telaio tipico sardo, in cui i nodi sono sostituiti da pixel, ad indicare l'importanza della modernizzazione di un percorso che attinge alla tradizione.


Il Palazzo del Marchese


Il palazzo del Marchese di San Saturnino è uno dei più importanti edifici di pregio presenti in città. Affacciato sul Corso Vittorio Emanuele II, occupa un intero isolato delimitato negli altri lati da via Cavour, via Petronia e Piazza Marinaru. L’immobile, costruito nella prima metà dell’Ottocento, apparteneva alla famiglia nobiliare dei Marchesi di San Saturnino che aveva come capostipite il diplomatico Don Raimondo de Quesada (1761-1849), primo Marchese di San Saturnino, Giudice della Reale Udienza e Segretario di Stato e di Guerra. 
Dopo alterne vicende l’edificio divenne proprietà di privati, per poi essere riacquistato dal Comune di Porto Torres negli anni Novanta del Novecento..


In vetrina anche l'isola dell'Asinara, con la promozione dell'offerta turistica proposta dagli operatori del Parco dell'Asinara - Area Marina Protetta.
E spazio alla promozione dei siti culturali del territorio, accessibili ai turisti attraverso i servizi di accompagnamento degli operatori autorizzati, e alla Festha Manna, "tassello fondamentale nella costruzione del percorso turistico religioso".
La Festha Manna si svolge durante la Pentecoste in cui si rinnovano gli antichi riti in onore dei Santi Martiri Turritani.Gavino, Proto e Gianuario vivo in città ed in tutta la Sardegna. 
Il 3 maggio i simulacri lignei secenteschi raffiguranti i Martiri vengono portati in processione dalla Basilica di San Gavino sino alla chiesa di San Gavino a Mare (Balai Vicino)

Qui sostano e sono meta di un pellegrinaggio quotidiano, dalle prime luci dell'alba al tramonto, sino al pomeriggio del giorno di Pentecoste, vigilia della festa popolare più partecipata dai turritani e da tutte le popolazioni del circondario.
Nello stand depliant e audiovisivi dell'area archeologica di Turris Libisonis, delle chiesa di San Gavino a mare di Balai, del Museo del Porto, della Necropoli Ipogea di via Libio, del sito della Necropoli di Su Crucifissu Mannu.

Saranno promosse le realtà aziendali della città di Porto Torres che stanno scommettendo sul settore archeologico ed escursionistico.
L'Expo di Barumini ha un riflesso regionale, ma è importante affinché gli stakeholder, siano essi semplici visitatori o tour operator, diventino consapevoli dell'enorme potenzialità che ha la nostra città con la sua isola-parco.



Su Nuraxi

Barumini è un comune italiano di 1.127 abitanti (baruminesi) della provincia del Sud Sardegna (SU), nella sub-regione storica della Marmilla.

Abitato sin dal periodo nuragico, come testimoniato dall'importantissimo sito di Su Nuraxi, il territorio subì poi le dominazioni punica e romana. 
Nel medioevo Barumini appartenne al giudicato di Arborea e fece parte della curatoria della Marmilla, della quale fu capoluogo.
Successivamente, in seguito alla battaglia di Sanluri, passò alla corona d'Aragona a partire dal 1409. 
Nel 1541 fu incorporato nella baronia di Las Plassas, data in feudo ad Azore Zapata e fu riscattato nel 1839.

Monumenti e luoghi d'interesse

L'intero territorio comunale riserva ulteriori motivi di interesse, a cominciare dalla presenze di rilevanti ed antiche chiese quali:

chiesa dell'Immacolata Concezione o della Beata Vergine Immacolata, (XVI secolo), costruita in forme tardogotiche riconoscibili all'esterno nel campanile a canna quadrata e all'interno nel presbiterio e in alcune cappelle con volte a crociera
chiesa di San Francesco, (XVII secolo), attigua al convento eretto nel 1609 dai frati francescani, ha struttura semplice con un'unica navata e due cappelle sulla sinistra
chiesa di San Giovanni, (XIII secolo), costituita da due navate separate da archi su pilastri, con due absidi, di stile provenzale
chiesa di Santa Lucia, (XVI secolo), minuscola e graziosa chiesa campestre circondata da un loggiato con colonne in pietra reggenti nove archi a sesto acuto; all'interno vi si conserva un pregevole pulpito ligneo
chiesa di San Nicola, (XI-XII secolo), posta su una collina alla periferia del paese
chiesa di Santa Tecla, (riedificata nell'Ottocento).

Su Nuraxi
Nel suo territorio è situato Su Nuraxi, il complesso nuragico più importante della Sardegna, riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità (iscrizione nel 1997)

Palazzo Zapata e Su Nuraxi'e Cresia
Nel centro storico di Barumini si può ammirare palazzo Zapata, antica sede che i Marchesi, nei primi del Seicento, fecero costruire nel punto più alto del paese.
Durante recenti lavori di restauro del palazzo si è scoperto che il palazzo Zapata fu edificato sopra i resti ben conservati di un insediamento nuragico che, in quanto situato in prossimità della chiesa parrocchiale, è stato denominato Nuraxi 'e Cresia.

Grazie ad un progetto di restauro architettonico di grande impatto scenografico e di forte suggestione, sia il palazzo marchesale che il sottostante nuraghe, opportunamente riportato alla luce, sono diventati sede di un complesso museale (suddiviso nelle sezioni archeologia, storia ed etnografia) inaugurato il 29 luglio 2006.



Se l'articolo ti è piaciuto potresti sostenere la mia attività no profit offrendomi un contributo liberale a sostegno del mio lavoro facendo una donazione cliccando sul bottone sottostante

Commenti