Cosa Vedere
Architetture religiose
Chiese
La chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, della seconda metà del Cinquecento, conserva un olio su tela rappresentante L'annunciazione di scuola baroccesca forse attribuibile ad Antonio Viviani (XVI secolo) e una Madonna con bambino, san Pietro martire e san Sebastiano. La chiesa ha tre navate, transetto con abside affrescata.
Dopo il terremoto del 1997 è stata restaurata e si sono dotati i tre ingressi alle rispettive navate con tre portoni in bronzo raffiguranti i santi titolari della parrocchia.
La chiesa di San Francesco di Paola (altrimenti detta "del Santissimo Crocefisso") si trova adiacente all'ex convento dei frati Minimi, ora restaurato, che ospita la sede municipale. Chiesa a navata unica.
La ex chiesa di Sant'Antonio Abate, ora sormontata dalla nuova Torre Civica ricostruita in stile neo-medievale con merlatura di coronamento nella seconda metà degli anni 1940 al posto della vecchia abbattuta nel dopoguerra, che sorgeva dirimpetto alla parrocchiale.
La chiesa del cimitero comunale, edificata nel 1855 e ristrutturata nel 1991.
Cappelle Rurali
Fuori dell'abitato si trovano alcune cappelle rurali:
La chiesetta di San Pietro martire da Verona, patrono della parrocchia, in via Vaseria.
La cappella rurale di San Martino di Tours, edificata in zona Case Nuove e Farneto nel XIX secolo.
La cappella rurale di Santa Maria del Soccorso nella contrada di Santa Lucia, edificata nel 1969.
La chiesetta di Santa Maria di Massa (popolarmente nota come "della Madonna del Vallato") in località la Fonte.
La chiesetta del Santissimo Crocefisso (detta di Santa Caterina), in contrada Pian Volpello, edificata nel 1937.
La cappella di Sant'Antonio di Padova presso la villa Pianetti, cappella gentilizia privata del XVII secolo.
Edicole Votive
Numerose sono le edicole dedicate ai santi protettori di contrade che nei secoli sono state costruite a testimonianza della devozione popolare.
Architetture Civili
Il Palazzo Compiano-Della Rovere è situato nel centro storico e possiede un portale del Cinquecento ed una graziosa corte. Il palazzo venne costruito da Ippolito Della Rovere, marchese di San Lorenzo in Campo e si ricorda per essere stato scelto come dimora per gli ultimi anni dall'ultima duchessa di Urbino Livia della Rovere. La piazzetta antistante il palazzo è stata intitolata, negli scorsi anni, alla memoria dell'illustre inquilina. In seguito all'estinzione della famiglia Della Rovere il palazzo cambiò molte volte proprietari fino a che le ultime eredi della famiglia Compiano vendettero al comune l'edificio al fine di ospitare, dopo un adeguato restauro, il museo civico archeologico della città romana di Suasa.
Siti Archeologici
Parco archeologico della città romana di Suasa
A valle del castello medievale in località Pian Volpello, si trovano i resti del municipio romano di Suasa.
Dal 1987 il dipartimento di archeologia dell'Università di Bologna, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici delle Marche, ha avviato un programma di scavi che ha permesso di rinvenire l'antica strada basolata, il foro commerciale, due aree sepolcrali, l'anfiteatro; ma soprattutto la Domus dei Coiedii ricca abitazione patrizia, la domus fu abitata a lungo, raggiungendo il massimo splendore nel II secolo d.C. Splendidi i mosaici rinvenuti al suo interno, che costituiscono il complesso unitario più importante delle Marche. Si possono ammirare scene mitologiche, floreali e geometriche, ma soprattutto un magnifico pavimento marmoreo realizzato con oltre sedici tipi diversi di pietra. Una copertura d'avanguardia e passerelle sopraelevate consentono il percorso di visita.
Adagiato ai piedi della collina si trova il poderoso anfiteatro, dove durante la stagione estiva si svolgono suggestivi spettacoli teatrali.
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