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Lombardia: Distretto dell’Attrattività dei comuni della Bergamasca prendono i turisti per la gola a km 0
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I prodotti della terra hanno messo d’accordo i 21 i Comuni che compongono il Distretto dell’Attrattività dell’Isola Bergamasca, l’organizzazione che, secondo il piano regionale, riunisce le imprese, i Comuni, le associazioni nella realizzazione di progetti integrati per lo sviluppo commerciale e turistico.
I Comuni dell’Isola
Ponte San Pietro (comune capofila del Distretto dell’Attrattività dell’Isola Bergamasca), Ambivere, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Bottanuco, Brembate, Brembate di Sopra, Calusco d’Adda, Capriate San Gervasio, Carvico, Chignolo d’lsola, Filago, Madone, Mapello, Medolago, Presezzo, Sotto il Monte GiovanniXXlll, Solza, Suisio, Terno d’Isola, Villa dAdda.
Il sito Unesco di Crespi d’Adda, il richiamo religioso di Sotto il Monte, le ville, i castelli, il percorso sul fiume e le altre mete storiche, culturali e architettoniche, col valore aggiunto delle bontà locali, sinergia d'identità materiali ed immateriali territoriali, in grado per catturare l’interesse dei visitatori e rinnovare anche l’attenzione al proprio territorio da parte dei residenti; argomento più che mai convincente nell’era dei food lovers e dei ricercatori del gusto.
Tanto più che la zona può schierare una vera eccellenza, il Mais Nostrano dell’Isola, varietà che fino agli anni '50 era la più diffusa per la preparazione della polenta “alla bergamasca”, autentico simbolo della cucina nostrana.
Il seme è stato conservato in purezza e, grazie ad un progetto partito cinque anni fa, è cominciata la rinascita, fatta di miglioramento genetico (con invii in Cile per sfruttare la controstagione e dimezzare i tempi di riproduzione), ripresa della coltivazione con tanto di protocollo, macinatura sul territorio e nascita di nuovi prodotti, come biscotti, dolci, gallette e birra.
Attorno a questa riscoperta sono state aggregate le altre produzioni del territorio, dai vini alla carne, dai formaggi ai salumi, dalle confetture al miele. Un paniere che oggi è alimentato da 17 aziende e che vuole essere il punto di partenza per portare nei ristoranti, nelle strutture dell’ospitalità e nei negozi i sapori locali.
I produttori
Azienda Agricola LA COLOMBERA - Sotto il Monte Giovanni XXIII – formaggi, salumi, vini
L’ALVEARE di Bonacina Roberto - Sotto il Monte Giovanni XXIII – miele biologico e derivati, confetture, vini
Agriturismo CASCINA BACCIA - Filago - carne, salumi, farina
Agriturismo CASA CLELIA - Sotto il Monte Giovanni XXIII - confetture
Azienda Agricola MICHELI MORRIS - Sotto il Monte Giovanni XXIII - carni e salumi
Azienda Agricola SANT’EGIDIO - Sotto il Monte Giovanni XXIII - vino, olio, grappa
Azienda Agricola BOLOGNINI CRISTIAN - Mapello - salumi e vino
Vini PRESSIANI ANGELO - Villa d’Adda - vino
Azienda Agricola SCOTTI - Mapello - vini, farine e foiade, miele e marmellate
Azienda agrituristica CASCINA RIGURIDA - Villa d’Adda - salumi e vino
Azienda Agricola ENRICA TOSI - Filago - formaggi caprini
Azienda Agricola LA ROSSERA - Villa d’Adda - vino e olio
Azienda Agricola TASSODINE - Villa d’Adda - vino
Azienda Agricola LA CÀ - Villa d’Adda - vini
HAMMER BEER . Villa d’Adda - birra
BIRRIFICIO MASPY - Ponte San Pietro - birra con Mais Nostrano dell’Isola
MOLINO PENNATI . Medolago - farine
Con questo progetto si vuole creare un brand dell’Isola, generare attrattività turistica attraverso i prodotti dell’enogastronomia.
Si sta lavorando per valorizzare e mettere in rete le produzioni, il vero snodo è però rappresentato ora dal coinvolgimento della ristorazione e delle attività commerciali; attraverso questi canali, infatti, vini e cibi a chilometro zero possono arrivare ai consumatori e ai visitatori.
Si sta lavorando per valorizzare e mettere in rete le produzioni, il vero snodo è però rappresentato ora dal coinvolgimento della ristorazione e delle attività commerciali; attraverso questi canali, infatti, vini e cibi a chilometro zero possono arrivare ai consumatori e ai visitatori.
Il progetto è accompagnato da un programma di promozione, con l’apertura di temporary store dei sapori dell’Isola, e pure la creazione di un ricettario.
Cinque anni fa hanno cominciato a parlare di mais, ora hanno una bella lista di eccellenze che permette al territorio di partecipare alle iniziative che la Regione Lombardia dedicate al turismo enogastronomico e di presentare l'offerta agli influencer del web.
Interessante, quindi, il tour del gusto tra salumi, formaggi e carne delle aziende locali, piatti della tradizione come i capù e nuove proposte come lo scrigno dell’Isola, fagottino di farina di castagne, funghi porcini, patate e caprini.
Declinato in forma di polenta, crostino o biscotto, il mais Nostrano supera a pieni voti la prova, regalando il profumo e il gusto schietto del cereale “di una volta”. Del territorio anche l’accompagnamento nei bicchieri, con i vini della cascina Drezza, dell’azienda agricola Sant’Egidio e Tassodine e la birra Amais, realizzata dal birrificio Maspy con il mais dell’Isola.
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Fotografo documentarista geografico dal 1977; 40 anni da viaggiatore resiliente in Italia, oggi Divulgatore Geografico - Storyteller - Travel Blogger - Podcaster; Meridionalista innamorato dell'Italia, narro e faccio conoscere il Bel Paese, il più grande giardino emozionale diffuso.
Nel 2005 apro il blog Penisolabella seguito da Agricoltour e Va dove (ti) Porta il Treno e mi ritrovo ad essere l'unico blogger a raccontare l'Italia minore con la M maiuscola
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