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Passeggiata romana in una mattina primaverile di febbraio

Porta San Paolo - Piramide Cestia

Dopo circa tre mesi di eremitaggio invernale, la prima uscita primaverile per andare a Roma, in occasione di una mostra di arte antica che si tiene a Palazzo Corsini in Trastevere. L'occasione ghiotta di immergermi nella bellezza, per risollevare lo spirito, lo arricchisco ulteriormente vivendo e gustando il percorso di avvicinamento. 

Forse la forzata lontananza di qualche mese da Roma, o il tempo splendido, cielo azzurro, luce limpida romana ed aria tiepida, come si addicono a Roma, la città mi appare nuova e diversa da come la ricordavo. Da Piramide a Trastevere, le architetture, i colori, la vita che scorre tranquilla. Come saprò dai media, è giornata di sciopero tassisti, ma il traffico è regolare, forse proprio per la mancanza delle auto bianche.
Con il mio biglietto da € 1,50, preso il treno da Ostia alle 9,14, mi siedo comodamente leggo alcune pagine di un libro e arrivo al capolinea di Piramide/Porta San Paolo alle 9,45.
Porta San Paolo
 
Uscito dalla stazione, la vista è sulla porta San Paolo accanto alla Piramide Cestia bianco latte, da poco restaurata grazie alla donazione di un milione di euro offerti da un mecenate giapponese, che si staglia sul cielo azzurro. Appoggiata alla colonna esterna della stazione una donna, un fagottone nero da cui esce una mano con un sottovaso in cui c'è un soldino dorato.
 
Pochi passi e raggiungo il marciapiede dove devo prendere il 23, poca gente anche qui ragazze immerse nei cellulari.
 
Avevo già pianificato il mio viaggio, tempi calcolati al computer con l'ottimo Moovit.it "la guida per i mezzi pubblici", app con la quale ho sostituito il pur valido MuoversiaRoma.it di Atac; pertanto, tiro fuori il mio tablet, apro la app Moovit per sapere quando arriverà il 23, l'applicazione segnala 3 minuti. Puntualmente il bus arriva, salgo, mi siedo e mi godo i 15 minuti fino a Ponte Sisto. 10,15, un'ora da casa. L'appuntamento con la conferenza stampa è per le 11 ed io sono in anticipo di 45 minuti. Ottimo, mi dico, posso avvicinarmi a passo lento, godendomi passo dopo passo. 



Semaforo rosso, dall'altra parte, all'imboccatura di Ponte Sisto, attira la mia attenzione una ragazza con un piccolo passeggino, il cervello cerca di elaborare, un bambino molto piccolo o una ragazza disturbata con la bambola? Niente di tutto ciò, un bassottino; tiro fuori la macchina fotografica dal taschino e immortalo la scena.

Traversata la strada inizio il ponte a schiena d'asino, forse uno dei più belli e suggestivi, sia come architettura, con i suoi lampioncini stile antico, sia come visioni: a fronte il fontanone di piazza Trilussa coronata dal Gianicolo con l'edificio dell'Istituto culturale spagnolo e la facciata di San Pietro in Montorio,

Ponte Sisto
affacciandomi al parapetto, il Tevere, dalle acque gialle, apparentemente immobili, sulle cui acque galleggiano gabbiani e un barcone a due piani ormeggiato alla banchina, dal lungotevere sporgono le chiome dei platani ancora spogli, sul fondo scenografico, il ponte Garibaldi e, sul fondo, il cupolone di San Pietro. 

Lungo il passaggio, mamme con carrozzina, ragazzi in bicicletta. 

Ponte Sisto
Raggiungo sull'altro lato, il semaforo sul lungotevere della Farnesina, traverso e trovo il monumento a Trilussa, in un angolo della piazza omonima, detta anche piazza di Ponte Sisto, al secolo Carlo Alberto Salustri; il monumento in bronzo fu realizzata dallo scultore Lorenzo Ferri originario di Cave. 


Monumento a Trilussa
Mi soffermo a leggere il breve sonetto riportato sulla lastra di travertino, 

ALL'OMBRA
Mentre me leggo er solito giornale
spaparacchiato all'ombra d'un pajaro
vedo un porco e je dico: - Addio, majale! -,
vedo un ciuccio e je dico: - Addio, somaro! -

Forse 'ste bestie nun me capiranno,
ma provo armeno la soddisfazione
de poté dì le cose come stanno
senza paura de finì in priggione.

Trilussa

Poi mi giro a godere della vista controluce della bellissima fontana che campeggia sulla piazza, commissionata da Paolo V Borghese, è la seconda mostra dell'Acqua Paola ossia dell'antico acquedotto Traiano, a seguito del prolungamento della sua canalizzazione per alimentare, oltre ai rioni di Trastevere e Borgo, anche quelli di Regola e Ponte. 
Sulla gradinata che scende come acqua debordata dalla vasca della fontana, oziano seduti a discorrere alcuni ragazzi e nel fondo, appena visibili nella foschia della luce, le quinte dei palazzi trasteverini.


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Originariamente la fontana era situata dalla parte opposta del fiume, sullo sfondo di via Giulia, addossata all'edificio denominato dei Centopreti: l'acquerello di Roesler Franz, risalente al 1879, ci mostra la fontana nel suo luogo originario, fu qui trasferita nel 1898, 



in seguito alla costruzione dei muraglioni del Tevere, segno evidente di come possa essere ristrutturata Roma senza stravolgerla urbanisticamente, ma anzi arricchendola.
Prosieguo, per la breve via di Ponte Sisto che sbocca sulla piccola tranquilla suggestiva piazza San Giovanni della Malva su cui prospetta l'omonima chiesa, che scopro essere stata donata alla comunità albanese. 

Guardando la facciata, sul lato sinistro, in un angoletto, una fontanella e più sopra una delle famose madonnine trasteverine. 


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Sul lato opposto, una facciata di finestre con al centro un ovale con bell'affresco con adorazione dei pastori. 

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Prendo a destra per la curva via di Santa Dorotea, omonima chiesa sulla destra tra botteghe bar e ristorantini; arrivo all'incrocio con via Garibaldi che segue salendo al Gianicolo e via della Lungara dove, sulla destra, si trova la casa della Fornarina, amante di Raffaello, e subito appresso la merlata Porta Settimiana. 

 
Sul marciapiede di fronte alla casa della Fornarina non più Raffaello a farle la serenata, ma una sfilata di tavolini da bar pullulanti di ragazzi della vicina università John Cabot che si trova subito oltre il fornice della porta.


Sono quasi arrivato al mio appuntamento; ancora pochi passi e sono in via della Lungara 10, tra Palazzo Corsini a sinistra e a destra la Villa Farnesina, sede dell'Accademia dei Lincei.

 
Così dalla bellezza di fuori mi immergo nella bellezza di dentro di un palazzo che è stato progettato e costruito per dialogare in un'alternanza di bellezza dentro fuori. 


Due scaloni che finiscono e sono illuminati da due finestroni dai quali, salendo, si vedono palme, e arrivati al pianerottolo, circondati da sarcofagi antichi, la vista spazia sul giardino botanico. 


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Poi un corridoio tra due file di teste in marmo 

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e, superata la porta, un'immersione totale nella bellezza della galleria di arte antica della raccolta Corsini, 

in un ubriacatura di sculture e quadri a perdita d'occhio, fitti fitti sulle pareti, all'interno di quattro grandi stanze interconnesse attraverso porte in asse, dai soffitti decorati e due lunghi corridoi. 


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Una delle stanze, più piccola ma riccamente decorata e divisa da due colonne di marmo, 



ospitò nelle ultime ore di vita, la regina Cristina di Svezia, cosiddetta "Regina di Roma" dove, dopo l'abdicazione, venne accolta trionfalmente, visse una vivace vita culturale ed artistica, si convertì alla religione cattolica. 


In un'altra, infine, si apre oggi la mostra di due quadri di Daniele da Volterra, provenienti da una collezione privata toscana (leggi articolo).

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Palazzo Corsini alla Lungara è un palazzo romano costruito nella parte più bassa della grande Villa Corsini
Stile architettonico: Architettura barocca
Architetto: Ferdinando Fuga
Data di apertura: 1740

Indirizzo: Via della Lungara, 10 Roma

Telefono: 06 6880 2323

Sito Web: www.barberinicorsini.org

Orari: mercoledì - lunedì 08:30–19
La biglietteria chiude alle 18.30
Giorni di chiusura: martedì, 25 Dicembre, 1° Gennaio, 1° Maggio
INGRESSO Palazzo Barberini + Galleria Corsini
Intero € 10
Ridotto € 5

Prenotazione gruppi (da 10 persone in su) prima domenica del mese




Libro d'Artista con foto-acquerelli digitali, accompagnati da diario di visita ed informazioni utili, dedicato ad una Passeggiata romana da Porta San Paolo a Palazzo Corsini in via della Lungara in Trastevere.

Pubblicato: 30 Maggio 2017
Pagine: 78
Rilegatura: Copertina morbida con rilegatura termica
Dimensioni: larghezza 21,59 cm x altezza 21,59 cm
Peso: 0,37 kg
Inchiostro Contenuto: Stampa in quadricromia
Lingua: Italiano
ISBN: 978-0-244-31090-5

Prezzo: € 30,96 (IVA esclusa)

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eBook: formato PDF
Dimensioni del file: 37.13 MB
ISBN: 9780244310929

Prezzo: € 8,50 (IVA esclusa)
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