Post in evidenza

Sardegna: Isola di Caprera


Partendo dalla cittadina di La Maddalena, percorrendo verso est 6,1 km in 21 minuti si raggiunge l'isola di Caprera. 
Le due isole sono collegate tramite un ponte a doppia carreggiata lungo 700 metri. 
L'isola di Caprera fa parte dell'arcipelago di La Maddalena, seconda per estensione dopo quella di La Maddalena, appartenente al comune di La Maddalena nella costa nord-orientale della Sardegna.
È scarsamente popolata: la maggior parte degli abitanti risiede nel Borgo di Stagnali.
Caprera è celebre perché vi dimorò Giuseppe Garibaldi
Sembra che l'idea di fermarvisi stabilmente gli sorgesse prima d'iniziare il suo viaggio per l'esilio, il 6 settembre 1849, dopo che, avendo saputo che la sua presenza non sarebbe stata gradita al bey di Tunisi, il comandante del veliero che lo trasportava, Domenico Millelire, originario de La Maddalena, ebbe l'idea di farlo rifugiare all'isola della Maddalena, ospite per breve tempo di Pietro Susini. 
Solo nel 1854 iniziò le trattative per acquistare Caprera. 

Nel 1982 l'isola è stata dichiarata Riserva naturale orientata, fino alla costituzione del parco nazionale


ISOLA DI CAPRERA

Regione: Sardegna
Provincia: Olbia-Tempio OT
Comune: La Maddalena
Centro principale: Borgo di Stagnali 
Altitudine: 212 m slm
Superficie: 15,7 km²
Abitanti: 77
Arcipelago: La Maddalena

ISOLA DI CAPRERA NEL WEB




L'isola di Caprera fa parte dell'arcipelago di La Maddalena, appartenente al comune di La Maddalena nella costa nord-orientale della Sardegna. Scarsamente popolata, la maggior parte degli abitanti risiede nel Borgo di Stagnali.
L'isola di Caprera è interamente compresa nel parco nazionale Arcipelago di La Maddalena, un'area protetta marina e terrestre di interesse nazionale e comunitario. 
In particolare la zona marina di fronte all'area di Punta Rossa, estrema propaggine a sud dell'isola, è un'area a massima tutela ambientale, con cala Andreani e la spiaggia del Relitto.  




Booking.com

La dorsale orientale dell'isola è zona terrestre a protezione integrale, mentre l'area marina antistante Punta Coticcio, compresa Cala Coticcio, è protetta con provvedimenti dell'ente gestore del parco nazionale.



L'isola fu abitata in epoca romana, e rimase poi deserta.

Agli inizi del 1800 venne frequentata da alcuni pastori che vi sfruttarono i terreni come pascolo per le capre. Nella seconda metà dello stesso secolo vi si stabilì una famiglia inglese, i Collins, proprietaria di alcuni terreni dell'isola.

L'isola è nota soprattutto per essere stata, per oltre vent'anni, l'ultima dimora e il luogo del decesso di Giuseppe Garibaldi
Egli acquistò, infatti, con l'eredità del fratello Felice, la metà settentrionale di Caprera fin dal 1856, vivendo inizialmente in una casupola.

Qualche anno più tardi Garibaldi si fece costruire, nello stile delle fazendas sudamericane, la famosa "casa bianca", oggi museo; pochi anni dopo, una colletta dei figli e degli ammiratori gli permise di comprare anche l'altra metà dell'isola, fino a quel momento appartenuta ai coniugi inglesi Richard e Emma Collins.
 


Nella grande tenuta, piana della Tola, Garibaldi piantò molti alberi e cominciò a fare la vita del contadino, coltivando i campi ed allevando polli, ovini, cavalli (la sua celebre cavalla bianca, Marsala, è sepolta poco lontano dalla casa), e molti asini ai quali si divertiva dare il nome dei suoi nemici (il più recalcitrante dei quali fu chiamato col nome del Papa beato Pio IX). 
Nella Casa Bianca, inoltre, Garibaldi visse con i figli avuti da Anita e quelli che ebbe da una domestica e dalla terza moglie Francesca Armosino.


 
Nella stanza di Garibaldi, l'orologio e i calendari appesi a una parete segnano ancora la data e l'ora della morte dell'eroe: il 2 giugno del 1882 alle ore 18.21. Contravvenendo alle sue ultime volontà, le sue spoglie vennero imbalsamate e sepolte in una tomba, in granito grezzo, appena dietro la casa.

A Caprera sono rimasti la sua casa, le sue barche e i suoi oggetti, diventati cimeli di un museo fra i più conosciuti e visitati d'Italia. 
Il Compendio Garibaldino di Caprera è aperto alle visite, eccetto il lunedì per turno settimanale di riposo.
La vita di Garibaldi sull'isola e come egli la coltivava sono descritte nel libro di memorie scritto dalla figlia Clelia, intitolato Mio padre.


.

Garibaldi in Cucina

"Facciamo nostri i frutti della terra dove nascemmo, per farne libero scambio con altri.
Facciamo della guerra un anacronismo, e del lavoro un inno allo Eterno.
Quando le campane e i cannoni saranno divenuti macchine produttrici, il dispotismo disarmato tornerà nell'ombra donde uscì, per la disperazione degli uomini, e l'alba della felicità biancheggerà l'orizzonte, per irradiar quindi l'orbe universo."
Giuseppe Garibaldi

A seguito della lettura e ricerca tra i documenti, epistole, diari dell’illustre Agricoltore Garibaldi che, per circa 30 anni, abitò l’isola di Caprera occupandosi della nascita, cura e sviluppo della sua azienda agricola, emergono i seguenti prodotti dell’orto e/o (ma anche acquistati e commerciati) che popolavano la dispensa della sua casa. Accanto a questi prodotti sono elencati e illustrati alcuni abbinamenti ricorrenti, particolarmente graditi al Generale, come pure alcune preparazioni gastronomiche che soleva consumare per sé e per i suoi ospiti.

In generale si può affermare che Garibaldi fosse aduso ad un costume morigerato anche a tavola, e che ponesse molta attenzione alla semplicità e al rispetto delle materie prime utilizzate quasi sempre fresche e, ovviamente, di stagione.

Non sono presenti nella sua dispensa, ad eccezione dello stoccafisso e del baccalà e delle olive in salamoia e dei prodotti caseari (pecorino in particolare), prodotti a lunga conservazione come insaccati o conserve di vario tipo.

Oggi si direbbe, perciò, incline a una cucina incentrata sulla cottura a basse temperature, lenta e/o, in caso di utilizzo della carne (di cui comunque non era consumatore assiduo, preferendo il pesce), col ricorso all’uso della brace in ossequio alla tradizione sudamericana.


Una "Fortezza Bastiani" spolpata dal vento e dalle onde (di Paolo Rumiz)

Amici con la mia stessa febbre delle "rovine parlanti" mi avevano detto: "Vai alla Maddalena a vedere i forti sabaudi".
Avevo scelto quello di Punta Rossa, il più meridionale di Caprera: una costruzione lunga e stretta, come il promontorio che le serve da basamento.
Qui molte carriere militari si sono consumate in attesa di una mai avvenuta invasione francese (continua a leggere




Centro Velico Caprera

Il Centro Velico Caprera (CVC) è una delle più antiche scuole di vela italiane ed una delle più grandi del Mediterraneo.
Sin dalla sua fondazione nel 1967 ha accolto un numero complessivo di oltre 100.000 allievi.




La scuola fu creata da un'idea di Vittorio di Sambuy e di Marco Notarbartolo di Sciara, allora presidente della Sezione di Milano della Lega navale italiana, che ottennero in concessione i terreni su cui sorse il centro dall'ammiraglio Alessandro Michelagnoli, allora capo di stato maggiore della Marina Militare.
Franco Brambilla, presidente del Touring Club Italiano, si associò garantendo il supporto organizzativo ed amministrativo del Touring Club.
Infine Guido Colnaghi, che rappresentava in Italia l'associazione francese dell'École des Glénans, fornì lo spirito e la didattica d'insegnamento che contraddistinse fin dall'inizio il carattere del centro velico Caprera.

Booking.com

Come andare a Caprera

Per raggiungere l’isola potete imbarcarvi dal porto di Palau da dove i traghetti salpano con frequenze variabili. 



.


Se ti interessa vedere e/o acquistare le mie opere d'arte fotopittorica dedicata a Caprera, vai all'intera galleria online cliccando sul sottostante logo (ma prima vai a vedere sulla pagina "Art Shop") gli oggetti e i materiali sui quali possono essere stampati)
https://www.redbubble.com/people/giuseppecocco/portfolio/borrello

-

Racconto per immagini di una giornata passata sull'isola di Caprera. Appunti fotografici in bianco e nero per fermare emozioni improvvise e fugaci di tardo autunno sull'isola che fu il buen ritiro dell'eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi

Pubblicato: 17 Giugno 2015
Pagine: 51
Copertina: Rigida rivestita
Dimensioni: larghezza 32,39 cm x altezza 27,31 cm
Peso: 0,36 kg
Interno: colore
Lingua: Italiano

Prezzo: € 70,99 (IVA esclusa)
Support independent publishing: Buy this book on Lulu.
Questo album fotografico raccoglie I miei appunti fotografici trasformati in acquerelli, frutto di una giornata di fine ottobre, passata in riva al mare dell'isola di Caprera, dalle acque trasparenti color turchese di una piccola baia fino a Punta Rossa occupata da opere di difesa ormai abbandonate

Pubblicato: 20 Gennaio 2015
Pagine: 65
Copertina: Rigida rivestita
Dimensioni: larghezza 32,39 cm x altezza 27,31 cm
Peso: 0,85 kg
Interno: colore
Lingua: Italiano

Prezzo: € 77,39 (IVA esclusa)
Support independent publishing: Buy this book on Lulu.

Come ti è sembrato questo articolo? Ti è piaciuto? 
Perché non lo condividi con i tuoi amici o sul tuo social network preferito?
Aiuterai il blog a crescere e potrai suggerire qualcosa di interessante ad altri!

Se il mio lavoro ti piace, potresti anche offrirmi anche solo 1 €
per sostenere il mio impegno non profit a favore dell’Italia
Contattatemi per maggiori informazioni

Whatsapp: +39 348.2249595


Commenti