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Campania: Petit Tour nel Cilento ospitale, un angolo di paradiso tra paesaggi atmosfere storia archeologia agroalimentari


Come avvenne per Goethe durante il suo Grand Tour, scendendo al sud, si è portati a uscire dall’isolamento partecipando in modo vivo a ciò che ci circonda. I paesaggi, le persone, assieme ai viaggiatori acquistano vita.
E’ impossibile, non farsi prendere dall’emozione, rimanere distaccati di fronte alle nuove grandiose sensazioni suscitate da paesaggi quasi greci, ai quali, similmente a quanto provato da Goethe nel 1786/88, ancor oggi in luoghi e atmosfere senza tempo, ci si abbandona in pienezza di sensi che rendono linguaggio e scritti, diventano più che mai saturi d’impressioni e insieme pieni di sentimenti: “Quando voglio scrivere parole” ebbe a scrivere, “mi sorgono sempre immagini dinanzi agli occhi: immagini di terre fertili, di mari sconfinati, di isole avvolte di vapori....”


Queste le stesse sensazioni, provate da me, durante i 4 giorni di itinerari nel Cilento
Un viaggio rasserenante - probabilmente simile a quello del teorizzatore della Dieta Mediterranea nutrizionista americano Ancel Keys - iniziato con la discesa alla stazione di Agropoli, in un paradiso di paesaggi affacciati sul golfo di Salerno, illuminati dal sole di primavera, tra il verde delle colline punteggiate di piccoli borghi e l’azzurroverde del mare di Agropoli, avamposto del Parco del Cilento e del Vallo di Diano.  


Il Cilento è ricco di Tradizioni, un complesso di usi e costumi antichi della terra cilentana; un patrimonio folkloristico ricco di modi di dire, motti, proverbi, credenze popolari, canti e religiosità (vedi)



Atmosfere sospese nella pace, serenità e tranquillità di luoghi lontani da ogni caos umano e automobilistico cittadino; la popolazione diradata è inversamente proporzionale alla quantità di cemento che, nonostante tutto, non è riuscito ad uccidere la soverchiante bellezza dei paesaggi; intrisi di presenze emozionanti storico artistiche culturali agricole: dall’area archeologica di Paestum (vedi servizio dedicato), al mondo filosofico di Gianbattista Vico, che a Vatolla (vedi servizio dedicato), presso il castello De Vargas Machucca, svolse attività di precettore dei figli del marchese Domenico Rocca, all’Azienda Agricola Zootecnica Chirico (vedi servizio dedicato), condotta con entusiasmo da un giovane agricoltore che ha creato un azienda a ciclo completo, dall’allevamento di bufale capre e mucche, alla produzione e vendita dei formaggi anche online; ma anche virtuoso sotto il profilo energetico, grazie alla produzione di energia attraverso l’uso delle biomasse e dei pannelli fotovoltaici.

Si è trattato di un piccolo-grande viaggio, l'assaggio di un territorio troppo vasto e ricco di suggestioni per soli 4 giorni; realizzato grazie alla squisita ospitalità di Michele Sgroi con la sua disponibilità, il suo tempo e la sua bella struttura ricettiva 4 stelle, l’Hotel Sgroi (vedi servizio dedicato), sita in Laureana di Cilento (vedi servizio dedicato), posta su un colle raggiungibile con strade ripidissime, da cui son partito, accompagnato dagli amici Michele Sgroi e Giuseppe Di stasio, per percorrere gli itinerari di scoperta, su e giù per strade di campagna dalle pendenze mozzafiato e in continuo smottamento, strade sulle quali si incontrano ranocchie verdi in amore sull’asfalto grigio; ai bordi delle quali, tra gli ullivi, ora l’asino ora la pastorella con le capre al pascolo, ai piedi di case coloniche con colombaia.

Rocche, campi coltivi e uliveti, piccoli borghi silenti; le mie visite si sono orientate su Castellabate (vedi servizio dedicato), il paese reso famoso dal film “Benvenuti al Sud”;


Rocca Cilento (vedi servizio dedicato) con il suo meraviglioso castello risalente all'età normanna, dall’alto del quale la vista mozzafiato, spazia dalla costa alle montagne del Vallo di Diano; e a valle, in riva al mare, Agropoli (vedi servizio dedicato).

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In questo seppur Petit Tour, sintesi del Grand Tour di Goethe, come avvenne al famoso tedesco, scendendo al sud, si è portati a uscire dall’isolamento partecipando in modo vivo a ciò che ci circonda. I paesaggi, le persone, assieme ai viaggiatori acquistano vita. Per questo, non si possono dimenticare gli incontri, troppo fugaci per godere appieno della ricchezza delle persone di ogni età conosciute, di affinità elettive subito riconosciute, simili a quelle del territorio che li ospita, ricche di idee, spirito d’iniziativa e capacità e voglia di fare, in campo artistico e culturale, tra i quali: Rosario Tedesco il suonatore, come ama definirsi, ingegnere elettronico, creativo, filosofo, musicista e autore di suggestive opere fotografiche dalla luce caravaggesca; Maria Grazia Caso, appassionata di cinema documentario e curatrice del Mediterraneo Video Festival di Agropoli; Dionisia De Santis che si occupa per passione e per lavoro, di natura ed ecologia, di ricerche floristiche, terapie naturali, etnobotanica, fotografia naturalistica, con particolare attenzione alle erbe e piante del Cilento; Augusto Pandolfi fondatore e presidente dell’Associazione Culturale Carmine Pandolfi, intitolata al figlio e animatore di happening artistici ad Agropoli.


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