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Puglia: A passeggio per Brindisi


Ore 23 partenza da Roma Termini con l'espresso 951, treno vecchia generazione, di quelli che amo per lo sferragliare, i finestrini che si aprono per metà, miglior modo di condizionare l'aria, gli scompartimenti a mo' di salottino per incontri inattesi (questa volta, una coppia di portoghesi e 3 amiche romane venticinquenni molto carine che, con zaini più grandi di loro, sacchi a pelo, tenda, e tanta simpatica allegria, tra un pettegolezzo e una battuta, si dirigevano nel tacco pugliese per andare poi a Corfù).
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Dopo 20 fermate (Ciampino - Colleferro-Segni-Paliano - Frosinone - Cassino - Caserta - Salerno - Battipaglia - Eboli - Sicignano Degli Alburni - Picerno - Potenza Centrale - Grassano-Garaguso-Tricarico - Ferrandina-Pomarico-Miglionico - Metaponto - Taranto - Grottaglie - Francavilla Fontana - Oria - Latiano - Mesagne), tutte stazioni alle quali si vorrebbe scendere per scoperte certe quanto inattese; 9 ore di viaggio dormendo ora seduto ora tentando di stendere le gambe, un po' a incastro, tra uno scusi e un prego con la dirimpettaia. Alle 8,08 scendo alla stazione di Brindisi
Ho viaggiato con i cinque sensi, a misura d'uomo socializzando, e come recita il biglietto, risparmiando 63 kg di Co2, e tanto stress da traffico.

Zaino in spalla e macchine fotografiche al collo, inizia una giornata a zonzo per Brindisi, che terminerà alle 23 di sera quando il mio viaggio proseguirà verso l'Albania.
Il primo impatto visivo è di una città dal disordine urbanistico che ha perso un'identità precisa.


BRINDISI

Regione: Puglia
Provincia: Brindisi BR
Altitudine: 15 m slm
Superficie: 333 km²
Abitanti: 88.302
Nome abitanti: Brindisini
Patroni: San Teodoro di Amasea e San Lorenzo di Brindisi (1a domenica di settembre)
Gemellaggi: Lushnje (Albania) - Patrasso (Grecia) - Corfù (Grecia)

Le colonne gemelle e la testa di cervo che si vedono sullo stemma civico fanno riferimento alle colonne che tuttora segnano il termine della via Appia romana, che qui giungeva allo scalo per le rotte del Mediterraneo orientale (attivi ancora oggi per la Grecia e l'Albania); la testa di cervo, in messapico "brunda" o "brendon, allude insieme all'origine del nome, alla configurazione del luogo (per la caratteristica forma dell'area marina portuale a forma di corna). 

BRINDISI NEL WEB



 

Brindisi (in brindisino Brinnisi, la latina Brundisium, in greco Brentèsion oVrindhision, in messapico Brention) è una città dell'Italia meridionale, capoluogo dell'omonima provincia della Puglia e importante centro del Salento. 
E' città antichissima, porta d'Oriente, in un crocevia di culture e genti, ha vissuto una storia altalenante, caratterizzata da periodi aurei e periodi di decadenza, sempre in stretta correlazione alla sua posizione geografica e all'importanza del suo porto e questa sua storia.


Ha rivestito storicamente un importante ruolo commerciale e culturale, dovuto alla sua fortunata posizione verso Oriente e al suo porto naturale sul mar Adriatico. 
Qui finiva la via Appia testimoniata da un'alta colonna.
Ma nel suo “Viaggio in Italia” Guido Piovene già nel 1950 aveva scrivere: “Brindisi soffre della crisi di tutti i porti adriatici e ionici, volti verso l'Oriente. Fino alla prima guerra fu Brindisi il porto d'imbarco della “Valigia delle Indie”; durante quella guerra, la base principale delle operazioni navali contro l'Austria-Ungheria; e in seguito, fruì del legame con l'Albania, conservando una tripla mansione di porto di imbarco e di sbarco per il Levante, di porto militare, di sfocio dei prodotti della provincia agricola. Della sponda adriatica occidentale è questo il più sicuro e più vasto riparo, suddiviso in un porto interno, che abbraccia la città con due profonde insenature, un porto esterno, al quale si accede mediante un canale, e finalmente un avamporto. L'attività portuale è languente, almeno in paragone di così grandi attrezzature.... ”


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Brindisi è città prevalentemente moderna, ma cresciuta in maniera discontinua e contraddittoria e non solo per il paesaggio urbano. 
Circondata ancora da molti coltivi nell'entro terra.

Verso il mare invece sono sorte svariate aree industriali comprendenti il polo industriale chimico, nelle sue più svariate accezioni (alimentare, energetica, farmaceutica, ecc.) assai sviluppato nel territorio brindisino (l'associazione Federchimica riconosce Brindisi e provincia come polo industriale chimico); Brindisi è anche leader per la produzione di energia elettrica in Italia.


Torno a guardare le architetture: alle basse palazzine di massimo tre piani che dialogano con palme delicate, sono stati aggiunti palazzoni a più piani; e in pieno centro storico, alcuni edifici abbattuti e sostituiti con un pachiderma di metallo, il Teatro Verdi, realizzato su un progetto dell'architetto Nespega, risalente al 1970, ma inaugurato solo nel 2006; un grande edificio moderno ricoperto di metallo grigio che incombe sui resti archeologici della Brindisi romana, sotto il quale sta l'area archeologica di San Pietro degli Schiavoni, in cui si riconoscono una strada lastricata di età romana e le abitazioni, le botteghe e le terme che vi si affacciavano.


Vi ho trascorso una bella giornata, se pur estiva, rinfrescata da una brezza marina, più che brezza, che scompigliava i capelli, su e giù per i vicoli, nella prima parte della mattinata ombreggiata di tanto in tanto da nuvolaglia sparsa.

La città che mi appare pressoché deserta per l'intera mattinata e il primo pomeriggio, probabilmente a causa della giornata domenicale estiva; solo spazzini e qualche cane portato a passeggio, scoprirò, essere popolata e vitalizzata da centinaia di ragazze e ragazzi, uomini, donne anziani e bambini che si riversano a sera nel corso principale e sul lungo porto, si siedono ai bar, entrano ed escono dalle gelaterie.
Ma anche qui morde la crisi economica, testimoniata dai molti negozi dismessi lungo la centrale commerciale arteria Garibaldi.


COSA VEDERE







Agricoltura

L'agricoltura brindisina raggiunge i suoi "primati" nell'orticoltura, viticoltura, frutticoltura e olivicoltura. 
Sicuramente il settore che ha segnato il territorio per secoli si basa su colture di mandorli, olivi, tabacco, carciofi, cereali.
L'agricoltura ha però conosciuto negli ultimi decenni una dinamica sfavorevole, forse da imputare una crisi dovuta all'elevata età media degli imprenditori agricoli (superiore ai 50 anni).
È, quindi, auspicabile un ricambio generazionale del settore per garantire una maggiore dinamicità ed evitare un ulteriore indebolimento, in termini di incidenza del settore nell'economia totale.

Per quanto concerne la zootecnia è consistente con allevamenti di capi bovini e ovi-caprini.


Prodotti tipici

Brindisi DOC
Carciofo brindisino
Ostuni DOC
Terra d'Otranto DOP



COSA MANGIARE

Ricetta TipicaPuddica

Vista l'ora, mi dirigo lungo il corso Garibaldi, arteria che traversa Brindisi dalla Stazione al Porto, alla ricerca di un buon bar per fare colazione con lo squisito Pasticciotto conosciuto quando andai qualche estate fa a Otranto.

Il Pasticciotto è un simpatico e delizioso dolce che appartiene alla tradizione culinaria pugliese, e del Salento in particolare. Le sue origini sono molto antiche, si fa risalire al XVIII secolo circa. L'aspetto paffuto ed invitante del Pasticciotto, è confermato dal suo squisito sapore. Si tratta di un dolce di pasta frolla, ripieno di deliziosa crema pasticciera, che va servito caldo.
Sembra che il Pasticciotto sia nato nel paese di Galatina (LE), dalle mani di un maestro pasticciere che mentre si lambiccava per inventare un dolce nuovo ed insolito che stuzzicasse la curiosità degli avventori, usò ciò che gli era rimasto da un impasto precedente, per dar vita ad una torta piccola piccola.
Caffè, Pasticciotto e via, senza sosta, per le vie di Brindisi.

All'ora di pranzo mi sono fermato per mangiare una grigliata di pesce sotto gli ombrelloni del Betty Cafè, un bel locale posizionato in uno slargo ameno a ridosso delle ultime case del centro storico, prospiciente il lungo porto nel lato sud (viale Regina Margherita 6), completo di tutto, dal Bar Gelateria e Pasticceria e Skipper Trattoria Pizzeria (via Dogana 2) nella stessa piazzetta.


Arrivato sul lungo porto, il giardinetto al lato della caserma della Capitaneria di Porto è trasformato in sala d'attesa con giovani stravaccati in ogni dove sul prato che accanto ai propri zaini, mangiando e bevendo, aspettano la partenza del traghetto che li porterà verso la vacanza greca.

COME ARRIVARE

Strade 

Autostrada Bari-Lecce, collegamento con Brindisi, Lecce, con Bari e A14.
Adriatica SS 16 è la tangenziale di Brindisi che collega la città a San Vito dei Normanni e Lecce * Brindisi-Taranto Brindisi con Taranto.


Ferrovie 

Il trasporto ferroviario è garantito dalla stazione ferroviaria di Brindisi, importante snodo ferroviario pugliese e punto di intersezione tra la ferrovia adriatica e la ferrovia Taranto-Brindisi. (clicca per andare al sito della Stazione di Brindisi)
La stazione è gestita da Centostazioni e collega Brindisi con tutte le destinazioni servite dalle ferrovie costiere adriatiche e joniche. 
La stazione ferroviaria di Brindisi Marittima è stata chiusa nel 2006.
Dalla stazione transitano e partono anche i treni locali delle Ferrovie del Sud Est che portano in tutta la regione Puglia.


Porto di Brindisi

Il porto di Brindisi è sempre stato al centro del commercio con la Grecia. 
È uno dei porti marittimi commerciali e industriali più importanti del Mare Adriatico. (clicca per andare al sito del porto)
Il commercio è principalmente a carbone, olio combustibile, gas naturale e prodotti chimici. 

Il porto è composto da due parti:

Il porto esterno: i cui limiti si trovano nel continente meridionale, a est delle isole Pedagne e ad ovest dell'isola dal molo di Costa
Il porto è formato dalla media area di mare che precede il Canale Pigott, l'accesso al porto interno, il bacino a nord come lo stretto di Puglia.
Il porto interno è formato da due lunghe ali che toccano il cuore di Brindisi sia a nord che a est, sono il "petto dell'ovest" e "all'interno dell'est".

Aeroporto internazionale di Brindisi

Brindisi è sede dell'aeroporto Papola-Casale situato a 6 km fuori dal centro della città. 
L'aeroporto di Brindisi ha collegamenti giornalieri con le principali città italiane ed europee. (clicca per andare al sito dell'aeroporto di Brindisi)
L'aeroporto serve l'intera provincia di Brindisi e in parte quella di Taranto. 
Nel 2007, sono passati 929.854 passeggeri. 
L'aeroporto è intitolato alla memoria di Horace Pierozzi, un aviatore della Seconda Guerra Mondiale. 
Ha due piste, una da nord-ovest a sud-est lunga 2.628 metri, e l'altra da nord-est a sud-ovest, lunga 1.970 metri (6.460 piedi). Le loro caratteristiche consentono l'atterraggio di aerei da trasporto di grandi dimensioni come Antonov An-124. 
Il posizionamento dell'aeroporto nell'area del Mediterraneo, insieme al suo potenziale naturale per le operazioni multimodali (il porto è a pochi chilometri di distanza), ne hanno fatto una base di importanza strategica sia per la difesa nazionale che per la NATO. 
Per gli stessi motivi strategici, l'aeroporto è stato scelto come la principale base logistica mondiale dalle Nazioni Unite per supportare le sue operazioni di mantenimento della pace e di applicazione della pace in tutto il mondo. Dalla base Onu di Brindisi, cibo e aiuti umanitari sono diretti alle regioni più remote e devastate dell'Africa e dell'Europa orientale.

Trasporto pubblico 

La compagnia di trasporti pubblici di Brindisi fornisce il trasporto pubblico in città ed è il collegamento con gli altri comuni della provincia. 
Inoltre, l'azienda fornisce il servizio di trasporto via mare nelle acque interne del porto di Brindisi. Brindisi è anche un importante porto per traghetti, con collegamenti verso la Grecia, Albania ed altre destinazioni mediterranee.

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