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Memorie del Sud: pagine di scrittori europei del 1700 e 1800

Mission


L'Italia non finisce mai, dovunque puoi trovare un angolino speciale, un'architettura, un borgo, un paesaggio speciale!
L'Italia non finisce mai di meravigliare, è bellezza, che commuove e conquista, identità territoriali materiali e immateriali fatte di paesaggi contenenti aree urbane ed antropizzate, che ne fanno un grande unico giardino emozionale diffuso.

L'Italia minore con la M maiuscola: «[…] accanto ad un’Italia che tutti conoscono, esiste, quando ci si inoltra nell’estremo meridione, una seconda Italia, sconosciuta, non meno interessante dell’altra, né inferiore per bellezza di paesaggi e grandezza di ricordi storici. 
[…] sinora l’estrema difficoltà di comunicazione, la mancanza di strade, il terrore dei briganti e, forse, soprattutto, il disagio degli alloggi, hanno tenuto lontano i viaggiatori da questa bella regione, dove i costumi conservano il loro aspetto pittoresco».
François Lenormant

 

Come scrisse Goethe: «se mi propongo di scrivere parole, sono sempre immagini quelle che sorgono ai miei occhi: della terra feconda, del mare immenso …» dopo 40 anni di viaggi raccontati con la fotografia, voglio continuare a viaggiare per l’Italia con lentezza, e a raccontare i miei viaggi con le immagini, non più fotografiche ma pittoriche e in compagnia dei viaggiatori di ieri e dei loro diari.

Viaggi raccontati con la guida di diari di viaggio scritti da viaggiatori del Grand Tour con le immagini sinestetiche che scaturiscono dalla fantasia.

La libreria è la mia agenzia di viaggi
Viaggiautori del Grand Tour di ieri e di oggi i mie compagni di viaggio
Libri e Diari di viaggio le mie guide
La Rete Internet la mia strada 
Il Computer il mio mezzo di Trasporto
Viaggio a km 0 in Smart Working, senza muovermi da casa con uso di internet e video
Narro con eBook e Podcast, sui Blog e condividendo 2.0 sui Social Network Indago quindi sono, Perché la cultura sinestetica non ha bisogno di spazi aperti ma solo di mente aperta e curiosa. I miei eBook di Viaggi in Italia sono Opere d'Arte, ricchi di scoperte.

Come Divulgatore, Italy Influencer digitale scrivo racconti di viaggio per farli conoscere e condividerli con i nuovi mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione: TravelSketch e-Book, Podcast, Social Network, Video e Blog.
Podcast de Voyage multimediali dedicati all'Italia "dimenticata" di un Viaggiatore Solitario monaco amanuense digitale, in viaggio alla ricerca del Senso dei Luoghi. 

La scelta di raccontare l'Italia con uso dei diari di ViaggiAutori del Grand Tour parte dall'idea di far conoscere l'Italia che fu, per conoscere le nostre radici e contemporaneamente appezzare ciò che è diventata, accompagnandola con la storia dei luoghi visitati.

Sono molti i viaggiatori della letteratura, così come molta letteratura è stata prodotta da viaggiatori. 

In quanto metafora dell’esistenza umana, il viaggio coinvolge tutti, sia che si tratti di una partenza vera, sia che si tratti di uno spostamento immaginario, un sogno della fantasia, come ci ha insegnato fin troppo bene il Des Esseints della penna di Huysmans. 

Eppure, se di viaggi sono intessute le nostre vite, dai viaggiatori (moderni o meno) nascono pagine di letteratura dall’alto valore umano e documentario, memorie di viaggio sempre attuali, se il cuore dell’uomo resta lo stesso mentre cambiano epoche e giorni.  

Sono riconducibili all’Abruzzo d’età moderna molte memorie di viaggio: una terra che ha da sempre affascinato, attirando artisti, scrittori, pellegrini, registi, turisti di ieri e di oggi, villeggianti, autori di memorie. 

Tra questi, uno dei tanti, padre Serafino Razzi, che torna indietro di anni e anni, nel tempo.

Il tema della letteratura odeporica (cioè dedicata alla descrizione di un viaggio) si arricchisce di un ulteriore capitolo con le memorie di viaggio in Abruzzo a cura del frate domenicano Serafino Razzi, scritte nella seconda metà del 1500, a testimonianza di un viaggio che il religioso compì in diverse regioni italiane, tra cui figura appunto la terra d’Abruzzi.

Il diario rappresenta un importante precedente a quelle cronache di viaggio nella regione che saranno materia ambita per i cultori settecenteschi del Grand Tour.


Dossografi [dossografia è un termine creato dal tedesco Hermann Diels - filologo e storico della filosofia - derivante dall'unione di 2 termini Greci: doxa 'opinione' (da cui il nome di una società di ricerche e analisi di mercato) e graphein 'scrivere', definisce scrittori di opinioni od opinionisti]


Il periegèta (dal greco antico «condurre intorno») presso gli antichi greci era la persona incaricata di guidare i forestieri nella visita di templi e monumenti.

La parola è stata poi usata come epiteto e per indicare l'autore di una periegèsi cioè quel filone storiografico, soprattutto di epoca ellenistica, che intorno a un itinerario geografico raccoglie notizie storiche su popoli, persone e località, verificate, per quanto possibile, dall'esperienza diretta.

Viaggiare senza muoversi: la “magia” di essere cittadini del mondo restando a casa


Un bel libro di viaggi è una gemma preziosa, tanto rara da suscitare in chi la trovi un senso di sorpresa e di stupore.
La realtà non è mai avara con chi viaggia, ma si prodiga in emozioni e regala innumerevoli esperienze in un brevissimo volgere di tempo. 

Il “νόστος” (vostos in greco “viaggio”) di ascendenza omerica, non è solo da intendere come perseguimento di una meta geografica, ma soprattutto come aspirazione all’appagamento di una nobile curiosità.


Come ebbe a scrivere l'Abate Antonio Stoppani nel suo "Il Bel Paese" che è certamente alla base della mia passione per l'Italia:
«[...] Se queste pàgine avranno la fortuna, pur tròppo rara, di uscire dalle mura delle scuòle di città, per diffòndersi nelle campagne, in seno alle Alpi, nelle montagne dell'Appennino, al piède del Vesùvio e dell'Ètna, insegneranno gli abitanti di quelle contrade ad apprezzare un po' mèglio sè stessi e le bellezze e i favori di ogni gènere di cui la natura, ministra di Dio, non fu avara alle divèrse province d'Italia.» (da “Il Bel Paese” di Antonio Stoppani - Milano 1873)
 
Come scrisse David Herbert Lawrence nel suo "Mare e Sardegna" a proposito dell'Italia e dello spirito dei viaggiatori Grand Tour:
(considerazioni sulla nascita del genius loci e dell’identità territoriale materiale e immateriale italiana)
[...] Qui da secoli interminabili l'uomo ha domato gli impossibili fianchi della montagna, trasformandoli in terrazzamenti, ha scavato la roccia, ha nutrito le sue pecore tra boschi radi, ha tagliato i suoi rami e bruciato il suo carbone, è stato mezzo civilizzato anche nei luoghi più inaccessibili. Questo è ciò che più attrae nei luoghi remoti, gli Abruzzi, per esempio. La vita è così primitiva, così pagana, così straordinariamente barbara e semi-selvaggia. Eppure è vita umana. E la campagna più selvaggia è semi-civilizzata, semi-domata. Tutto è consapevole. Ovunque ci si trova in Italia, o si è consapevoli del presente, o delle influenze medievali, oppure dei lontani, misteriosi dèi del Mediterraneo. Ovunque ci si trovi, quel luogo ha il suo genio consapevole. L'uomo è vissuto là e vi ha elaborato la sua consapevolezza e, in qualche modo, ha portato il luogo alla consapevolezza, gli ha dato la sua espressione e, in verità, lo ha completato. [...]
(Dichiarazione d’amore per l’Italia e delle motivazioni che muovono i viaggiatori del Grand Tour)
[...] La terra e stata umanizzata completamente: e noi portiamo i risultati di questa manifestazione nella nostra consapevolezza intessuta. Così che per noi andare in Italia e penetrare in Italia è come il più affascinante atto di riscoperta di noi stessi, indietro, indietro, per i vecchi sentieri del tempo. Strani e magnifici accordi che risvegliano in noi, e vibrano di nuovo dopo molte centinaia di anni di completo oblio. [...]
Io Giuseppe Cocco Borzone de Signorio Sabelli, fotografo documentarista geografico dal 1977 
(vedi curriculum), Artista, Creativo, calmo, paziente, vivo con lentezza per nascita e per scelta, praticando ozio meditativo e creativo e pause estatiche estetiche. 
NÈ RICCO NÈ FAMOSO MA SOLO UTILE E FELICE
Voglio combattere l'ignoranza indotta dai mezzi d'informazione che giornalmente ci bombardano di notizie negative e si accorgono dell'Italia minore bellissima solo in occasione di disastri.
Insomma voglio combattere tutto ciò che ha ingenerato una perdita di identità negli italiani con conseguente tristezza e depressione di fondo, crisi, insoddisfazione, disaffezione da parte degli italiani attratti da mete improbabili, sia per turismo che per lavoro, ignari di queste potenzialità, bellezze, storia e storie, siano contenute nella nostra Penisola.

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