Agrigento, raccoglie questo, prezioso, testimone da Pesaro, nel centro dell'Italia.
Che, a sua volta, lo aveva ricevuto dal nord del nostro Paese: da Brescia e da Bergamo.
Una catena, di straordinario valore.
Che, anno dopo anno, evidenzia il legame fra i diversi centri italiani. Ne mostra radici e progetti per il futuro.
L'Italia, "è colma di luoghi carichi di storia, di arte, di bellezza. Un patrimonio che accumulato nei secoli ne ha contrassegnato l'identità. Nel succedersi delle esperienze dei popoli che l'hanno abitata e accresciuta. Nulla più di questa parte della Sicilia. Nulla più di questa terra, è testimone del valore del succedersi delle civiltà".
Natura, storia, cultura "sono elementi del nostro patrimonio genetico", ha spiegato il Capo dello Stato. Le metropoli italiane, "mete di turismo crescente, non sono i soli centri di gravità. La ricchezza del nostro Paese sta nella sua pluralità. Nella sua bellezza molteplice. A fornire pregio particolare all'Italia sono proprio le sue preziose diversità, le cento capitali che hanno agito, nell'arco di secoli, come luoghi capaci di esprimere comunità. Una grande ricchezza, per il nostro percorso nazionale. Eredità ricevuta dai nostri padri. E tesoro da investire per il domani dei nostri figli".
"Uno degli intenti per Agrigento, in questo 2025, è quello di non essere soltanto lo spettacolare palcoscenico della Capitale della Cultura, ma di costituire sollecitazione e spinta per tante altre realtà italiane. Tante realtà, nelle regioni d'Italia - ha affermato - detengono inestimabili risorse che rischiano di deperire senza cura adeguata. I molti tesori della penisola sono strettamente legati alle comunità che li hanno espressi, al loro peculiare sviluppo e siamo consapevoli che ci sono, oggi, aree in sofferenza, abbandoni necessitati, rischi di spopolamento. Riportare equilibrio nei luoghi dove la natura è stata forzata e in cui risiedono tanti beni della cultura italiana costituisce strada obbligata per favorire una crescita sostenibile, e per rafforzare il Paese nella sua interezza".
"Agrigento - ha proseguito il presidente della Repubblica - intende parlare al resto del Paese e all'Europa di cui è parte. Agrigento, centro irradiatore dell'antica civiltà greca già nel sesto secolo avanti Cristo. L'Akragas di Empedocle, che definì 'radici' i quattro elementi che indicava come costitutivi del tutto: il fuoco, l'aria, la terra, l'acqua. Questi quattro elementi sono ora stilizzati nel logo ufficiale di Agrigento Capitale della Cultura: per Empedocle l'unità degli elementi era la scintilla della nascita di ogni cosa, la separazione invece era causa di morte. Un simbolo che ripropone la necessità di ricomporre, di rigenerare coesione, di procedere insieme".
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