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Sicilia: Termini Imerese


Tèrmini Imerese
Comune della Città Metropolitana di Palermo (PA) in Sicilia, da cui dista 33 Km, i cui abitanti sono detti Termitesi.

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È un importante snodo ferroviario e marittimo grazie alla presenza di una stazione ferroviaria ben collegata con il territorio e di un ampio Porto Mercantile.
Culturalmente interessante per via delle vicine rovine di Himera e dell'Antiquarium ad esse connesso, per la presenza di numerose e interessanti Chiese, di ruderi di periodo romano e di reperti preistorici, nonché per l'annuale festività del Carnevale termitano, uno dei più antichi d’Italia, ed erede diretto dell'antico Carnevale di Palermo.


Nella parte bassa della città, nel cuore del centro storico termitano, si trova lo Stabilimento Termale del Grand Hotel delle Terme, dove sgorgano pregiate acque di derivazione vulcanica note sin dall’antichità.
Il sito, fortificato naturalmente, dove sorge il nucleo più antico della città, fu abitato sin dalla preistoria, grazie anche alla presenza di grotte e di ripari sotto roccia.
Una stazione preistorica dell'Epigravettiano è documentata nel cosiddetto riparo del Castello di Termini.
Dopo la distruzione di Imera da parte dei Cartaginesi, nel 409 a.C., l'insediamento fu ricostruito due anni dopo nel 407 a.C., a 12 km ad ovest del precedente, nel luogo dove oggi sorge Termini Imerese.
Il nome che esso allora assunse Thermai Himeraìai (in latino Thermae Himerae) è dovuto all'esistenza nei pressi di sorgenti di acque calde, ancor oggi utilizzate: le Terme moderne, nella città bassa, occupano lo stesso luogo di quelle romane, delle quali conservano ancora alcuni resti.
Note già molto prima della distruzione di Imera, queste acque sono, infatti, ricordate da Pindaro nella XII olimpica, in onore di Ergoteles di Imera.
Secondo il mito, esse sarebbero sgorgate ad opera delle Ninfe, che volevano compiacere Atena: in esse si sarebbe bagnato per la prima volta Ercole, dopo la lotta contro Erice. Le monete di Termini, che sul dritto hanno la testa di Ercole e sul rovescio tre Ninfe, s'ispirano a questo mito.


Secondo Diodoro Siculo, la Città, invece, sarebbe stata fondata dai Cartaginesi, con l'apporto di Coloni Libici, ma Cicerone afferma che si trattava in realtà di superstiti di Imera: è probabile del resto che le due informazioni non siano contraddittorie, e che nella colonia punica siano successivamente confluiti gli esuli d'Imera.
Ciò sembra confermato dal fatto che, quando Dionigi attaccò l'eparchia cartaginese, nel 397 a.C., egli ottenne l'appoggio dei Termitani.
Nel 361 a.C., quando la città era sotto il Dominio Cartaginese, vi nacque Agàtocle, il futuro tiranno di Siracusa, figlio di un esule di Reggio, che farà di Terme una delle sue basi nella lotta contro i Cartaginesi.

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