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Lettura del libro Il Bel Paese di Antonio Stoppani

Italiani e bicicletta: una passione crescente anche nel Cicloturismo


Sono ormai milioni gli automobilisti italiani pentiti che hanno abbandonato l’auto a favore della bicicletta per i loro spostamenti quotidiani, risolvendo in un colpo solo il problema del parcheggio, delle code nel traffico e del costo di benzina, assicurazione e bollo, l'aumento della CO2 e del particolato da polveri sottili. 
Per non parlare dei benefici per la salute in termini di allenamento muscolare, miglioramento della circolazione e dimagrimento per il consumo di grasso in eccesso. 

Il trend è o continua ad essere in ascesa, soprattutto nelle città del Nord Italia, dove da sempre la cultura della bicicletta è più sentita e le piste ciclabili sono più numerose, rispetto a molte regioni del Sud. 
Ma chissà se la "ciclosofia", col tempo, non attecchirà sempre più in tutta Italia, magari facendoci raggiungere i livelli di Manhattan, dove il 77% degli abitanti ha completamente abbandonato l’auto in favore della bicicletta. 
In Italia nella nordica città di Bolzano è avvenuto il sorpasso della bici sull’auto: gli spostamenti in bicicletta 29% hanno superato quelli in automobile del 27%, grazie anche all’amministrazione comunale che ha realizzato oltre 50 km di piste ciclabili

Quel che è certo è che l’elogio della bicicletta sta sempre più prendendo piede nella nostra cultura; è tutto un fiorire di titoli pro-bicicletta in libreria: dall’"Elogio della bicicletta" di Ivan Illich al "Piccolo elogio della bicicletta" di Eric Fottorino, al "Piccolo trattato di ciclosofia" di Didier Tronchet, a "Il bello della bicicletta" dell’etnologo Marc Augé, fino alle numerose guide al cicloturismo, .

Per dirla con Augé, "la bici può farci sognare la città utopica di domani, dove i trasporti pubblici e le biciclette saranno gli unici mezzi di trasporto e dove regneranno la pace, l’uguaglianza e l’aria buona, dove le esigenze dei ciclisti vinceranno sui poteri forti della politica. 
Ma prima di tutto, grazie alla bici potremo riprendere il contatto con la realtà, con il tempo e lo spazio ormai invasi dalla finzione e dal mondo delle immagini". 


Per gli amanti della bici di tutta Italia, esiste una mappa della rete di ciclovie nazionali: al 2014, 18.000 km di strade ciclabili, di cui 10.000 già mappati, 18 itinerari e ben 50 "ciclovie di qualità".

Bicitalia è la prima grande mappa delle rete cicloturistica d'Italia, realizzata grazie alla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), e al Ministero dell'Ambiente, e consultabile sul sito www.bicitalia.org.

Le Regioni italiane hanno collaborato con FIAB sul tema della rete ciclabile nazionale, in un piano di lavoro che ha avuto l'obiettivo di unire i singoli programmi locali per lo sviluppo della mobilità sostenibile (intesa come soluzione alternativa al traffico motorizzato privato) con la fruttuosa idea del cicloturismo anche oltre i confini regionali.

Tra i servizi collaterali mappati da Bicitalia, Albergabici.it, un innovativo motore di ricerca in tre lingue - italiano, inglese, tedesco - concepito per il mondo del cicloturismo che permette di scegliere tra oltre 2000 strutture ricettive italiane (hotel, bed & breakfast, campeggi, agriturismi, rifugi montani ecc.) che offrono un'accoglienza dedicata ai turisti sulle due ruote.

Il lavoro di FIAB per Bicitalia, partito nel 2002, si inserisce nel progetto europeo di EuroVelo, la grande rete ciclabile sviluppata da ECF-European Cyclists' Federation, di cui FIAB è la rappresentante in Italia, che corre su più di 70.000 km di strada secondo un principio di "continuità territoriale" tra i Paesi dell'UE basato sul mezzo di trasporto più ecosostenibile in assoluto e di crescente rilevanza anche all'interno del settore turistico.

LA RILEVANZA TURISTICA – Il Parlamento europeo ha calcolato per il cicloturismo un giro d'affari intorno ai 44 miliardi di euro all'anno. Secondo le stime, la rete Bicitalia potrebbe generare un fatturato cicloturistico pari a 3,2 miliardi di euro l'anno sull'esempio di successo della rete ciclabile del Trentino che, con oltre 400 km di piste e un costo di realizzazione al metro dai 20 al 400 euro, produce ogni anno 100 milioni di euro di indotto.

Ecco l'elenco degli itinerari illustrati della rete Bicitalia:

Ciclopista del Sole (dal Brennero a Santa Teresa di Gallura) B11- L'Italia in bicicletta dal Brennero alle isole, sulla greenway nazionale (vedi)

Ciclovia del Po (dalla sorgente al delta) B12 - Paesaggi di pianura, lungo le sponde del grande fiume (vedi)

Ciclovia Francigena (da Como a Brindisi) B13 - Francigena e varianti storiche, fino a Roma e oltre (vedi) - Variante Moncenisio (vedi) - Variante Sigerico (vedi)

LE "CICLOVIE DI QUALITÀ"

Con ciclovie di qualità si intendono quei percorsi che per infrastruttura, caratteristiche del paesaggio, sicurezza, servizi offerti, possono essere considerati al di sopra della media nazionale.

Sono percorsi segnalati e superiori ai 5 km


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