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Giuseppe Cocco
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L'origine del nome Marzamemi è controversa: secondo alcuni deriverebbe dalle parole Arabe marsa "porto", "rada", "baia" e memi "piccolo"; oppure deriverebbe sempre dall'Arabo marsà al-ḥamāma, cioè "baia delle tortore", per l'abbondante passo di questi uccelli, in primavera. Il Borgo nacque attorno all'approdo, poi divenuto porto da pesca, e si è sviluppato grazie a quest'ultima attività, molto praticata ancor oggi, dotandosi anche di una Tonnara, tra le più importanti della Sicilia, che risale al tempo della Dominazione Spagnola in Sicilia nel 1600 sotto il Regno di Filippo IV che nel 1655 venne venduta al Barone Simone Calascibetta di Piazza Armerina.
Nel 1912 fu costruito a Marzamemi uno stabilimento per la lavorazione del tonno salato e in seguito del tonno sott'olio. La pesca della Tonnara, infatti, fu abbondante fino al primo dopoguerra, vi si effettuavano 2 Mattanze ogni giorno: una al mattino e una nel primo pomeriggio. La Camperia era lo stabilimento conserviero addossato alla loggia ed al Palazzo del Principe. Nel 1959 un pescatore del luogo scoprì casualmente, a circa un chilometro dalla Costa di Marzamemi, il relitto di un'antica nave mercantile Bizantina, presumibilmente risalente al VI secolo (500) durante il Regno di Giustiniano, naufragata mentre trasportava elementi architettonici e decorativi prefabbricati per la costruzione di una chiesa.
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