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Campania: Olio extravergine di oliva nuovo: qualità al top


Le principali varietà olivicole autoctone campane sono: 
l'Ogliarola, la Marinese e la Ravece in provincia di Avellino; 
l'Ortice, l'Ortolana e la Racioppella in provincia di Benevento; 
l'Asprinia, la Tonda, la Caiazzana e la Sessana in provincia di Caserta; 
l'Olivo da olio (detta anche Cecinella o Minucciolo) in penisola Sorrentina, Napoli; 
la Rotondella, la Carpellese, la Nostrale, la Salella, la Biancolilla e la Pisciottana in provincia di Salerno.

Dai primi dati della raccolta delle olive, Coldiretti Campania stima una risalita in tutta la regione, ma a macchia di leopardo, recuperando sull’anno precedente dal +15% al +70%. 
Scontano la maggiore sofferenza le aree, in particolare in Irpinia e in parte del Sannio, che hanno subìto le gelate, ma la qualità si annuncia al top. 
Senza le gelate le zone interne avrebbe fatto segnare alla Campania numeri ben più consistenti, ricostruendo l’intero potenziale produttivo regionale.


Va evidenziato tuttavia un fenomeno che i tecnici dell’associazione dei produttori olivicoli campani stanno rilevando ovunque: le varietà autoctone dimostrano una maggiore resilienza ai fenomeni climatici estremi
Le piante che hanno subìto i maggiori danni da gelo sono quelle di varietà importate, come frantoio o leccino. 
Mentre quelle autoctone hanno reagito nettamente meglio, anche nelle rese più alte in frantoio, confermando ancora una volta che la rincorsa alla standardizzazione delle produzioni agricole impoverisce la biodiversità, con tutte le conseguenze note. 
L’olio extravergine è un prodotto totem dell’agroalimentare campano e italiano, ma è anche un bio-indicatore straordinario. (vedi oli della Campania)

L’olio nuovo esprime al meglio le proprietà organolettiche, antiossidanti e nutrizionali che tendono a deperire nel tempo.


L’Italia – afferma Coldiretti - mantiene saldamente il primato europeo della qualità negli oli extravergini di oliva, che vede in Campania 5 Dop: Cilento, Colline Salernitane, Irpinia - Colline dell'Ufita, Penisola Sorrentina e Terre Aurunche. 
La Campania possiede oltre 74 mila ettari coltivati ad oliveto, di cui il 5% circa con metodi di produzione biologica.

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